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"Ratched": una nuova serie su Netflix che ci interessa molto da vicino

(fuoriseries.com)
 
_MduL, 7 novembre 2020_
 
Abbiamo visto su Netflix la serie "Ratched" e ve ne vogliamo parlare subito, per evitare di dimenticare qualche cosa.
 
La genesi
 
Dunque, prima un pochino di storia del cinema (e della tv) e della letteratura della secolo scorso. La serie in oggetto, "Ratched", prende il titolo e la genesi dalla figura di un celeberrimo personaggio cinematografico, nato, a sua volta, da un celeberrimo libro. Stiamo parlando di "Qualcuno volò sul nido del cuculo".
 
 
Il libro
 
(amazon.it)
Il libro, scritto dallo scrittore statunitense Ken Kesey, pubblicato negli USA nel 1962 e trodotto in Italia solo nel 1976, è un romanzo ambientato in un ospedale psichiatrico dell'Oregon, che rappresenta una critica all'istituzione psichiatrica, e più in generale, ad un sistema fondato su metodi impositivi e punitivi, che reprime ogni forma di individualità e diversità. 
Da segnalare che l'autore scrisse il libro in seguito alla propria esperienza da volontario all'interno del Veterans Administration Hospital di Palo Alto, in California.
Libro, intenso, forte, dirompente e disturbante, al punto da essere stato vietato, proprio in America, in più occasioni e momenti storici. Certo è, che è un libro così famoso, che il quotidiano britannico The Guardian lo ha inserito nella lista dei 1000 libri che tutti dovrebbero leggere ed il settimanale Time in quella dei 100 migliori romanzi in lingua inglese dal 1923 al 2005.
Ma è proprio da qui che partiamo, perché l'autore stesso, da subito, dichiarò, senza far nomi, che proprio nell'istituto dove era stato, conobbe l’infermiera che poi sarà il modello per il personaggio della caposala Mildred Ratched


Il Film
(unavitadacinefilo.com)
 
Ma passiamo al film. Dopo più di dieci anni dall'uscita del libro, infatti, e precisamente nel 1975, Miloš Forman dirige la trasposizione cinematografica omonima, che vince cinque premi Oscar.
Se il libro ha segnato la storia della letteratura americana - e mondiale - il film non è da meno. Pensate che è uno dei tre film nella storia del cinema (insieme a 'Accadde una notte' di Frank Capra e 'Il silenzio degli innocenti' di Jonathan Demme) ad aver vinto alla cerimonia degli Oscar i premi come miglior film, miglior regista, miglior attore, miglior attrice e migliore sceneggiatura non originale e che, nel 1993, è stato scelto per la conservazione nel 'National Film Registry' della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e nel 1998, l''American Film Institute' l'ha inserito al ventesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi (anche se, dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al trentatreesimo posto).
 
Fletcher/Ratched (iodonna.it)
Interpreti principali del film, entrambi premiati - giustamente - con l'oscar, sono  Jack Nicholson, che intepreta Randle Patrick McMurphy e Louise Fletcher che interpreta proprio l'infermiera Mildred Ratched.
Infermiera che nel film è un personaggio sadico, cattivo e disturbante, al punto che ben si note attrici rifiutaro di interpretarlo (Anne Bancroft, Tippi Hedren, Colleen Dewhurst, Geraldine Page, Ellen Burstyn e Angela Lansbury) e Louise Fletcher l'accettò appena una settimana prima dell'inizio delle riprese e questa fu una delle fortune del film, essendo riuscita la Fletcher a rendere perfettamente la crudeltà dell’insensibile caporeparto dell’ospedale psichiatrico di Salem.
Ora, per chi ha visto il film è tutto chiaro, ma per quante di voi non l'avessero visto, ecco cosa ha dichiarato la stessa Louise Fletcher, una decina di anni addietro, in merito al suo personaggio: «Non riesco ancora a vederlo. Il mio personaggio è troppo cattivo e non posso sopportare un film tanto disumano». 
E, ancora, alla cerimonia degli Oscar del 1976, nel discorso di ringraziamento per l'Oscar appena ricevuto proprio per la sua interpretazione di Mildred Ratched, Louise Fletcher, rivolta ad una platea commossa, ringraziando anche con il linguaggio dei segni, per farsi capire dai genitori sordomuti, così si espresse: «Grazie per avermi odiata così tanto»...
 

La serie Netflix
 
(cinefacts.it)
Ed arriviamo, così, ai nostri giorni e, precisamente, a questo - terribile - 2020, anno in cui esce sulla piattaforma Netflix la serie "Ratched", ispirata proprio all'infermiera Mildred Ratched di 'Qualcuno volò sul nido del cuculo'.
Nello specifico, si tratta del prequel di quanto narrato nel libro "Qualcuno volò sul nido del cuculo" di Ken Kesey. Siamo, infatti, a cavallo tra la fine degli anni 40  ed i primi anni 50 e ci viene dipanata l'evoluzione e la storia oscura e crudele dell'infermiera Mildred Ratched.
 
Regista della serie è  Ryan Murphy, già creatore di serie di successo come "Hollywood" e "American Horror Story", che da, anche in questo caso, il suo registro stilistico, con un mix di eleganza affettata e oscurità dalle venature horror, dove domina quello che è ad un tempo un melodramma d'epoca e un thriller psicologico.
 
La prima stagione della serie si compone di 8 episodi, con puntate di 50 minuti/1 ora. Questi i titoli degli episodi: 1. Episodio pilota; 2. Il punteruolo; 3. Angelo misericordioso: parte 1; 4. Angelo misericordioso: parte 2; 5. Il ballo; 6. Marionette; 7. La lista dell'infermiera Bucket; 8. Mildred ed Edmund. Qui, il link alla pagina Netflix con gli episodi: serie "Ratched"
 
Personaggi ed interpreti 
 
Il cast della serie (foto: tvzap.kataweb.it)

Protagonista assoluta è, come è ovvio, visto che si basa sulla vita di tale personaggio, Mildred Ratched, interpretata da una bravissima ed insuperabile Sarah Paulson, ma al suo fianco abbiamo tanti altri personaggi femminili che vi lasceranno esterefatte, come la severa capo-infermiera Bucket (Judy Davis), l'attraente aiuto infermiera Dolly (Alice Englert), la stravagante proprietaria del motel del luogo (Amanda Plummer), l'affabile portavoce del governatore (Cynthia Nixon) e, infine, la ricca ereditiera in cerca di vendetta (Sharon Stone). Si, avete letto bene, nella serie, oltre a Cynthia Nixon (la rossa avvocato di "Sex and the City", lesbica anche nella vita reale), una parte importante è riservata proprio a Sharon Stone.
 
La trama, accenni
Il racconto, corale e pieno di femme fatale, intrighi e segreti, è ambientato nel 1947, anno in cui Mildred Ratched (la bravissima Sarah Paulson) raggiunge la clinica psichiatrica di Lucia, nella Contea di Monterey, con l'intenzione di farsi assumere come infermiera. L'istituto è rinomato per le innovative tecniche del Dott. Hannover (Jon Jon Briones) e si trova sotto le luci della ribalta anche a causa dell’arrivo di un paziente come Edmund Tolleson (Finn Wittrock), giovane autore del massacro di quattro sacerdoti...e qui ci fermiamo, per non spoilerare...

Perchè ci interessa e perchè segnaliamo la serie
Ovvio, perché tanti e molto incisivi sono i riferimenti lesbici nell'intreccio di questa vicenda. Ora, per quante di voi, non vogliono conoscere in anticipo alcuni sviluppi della trama, interrompete la lettura qui, per tutte le altre, vi accenniamo che nella clinica dove va a lavorare l'infermiera Ratched, ci sono in cura anche due donne, una delle quali è lesbica e viene curata proprio per guarire da tale 'malattia', mentre l'altra soffre di altra 'patologia' psichiatrica. Tra le due, nascerà l'amore e....vabbè basta, altrimenti davvero vi roviniamo la visione.
Vi segnaliamo, poi, che si scopre quasi subito che è lesbica anche la portavoce del governatore (Cynthia Nixon), uno dei personaggi principali con i quali si dovrà relazionare Mildred Ratched...ed anche qui, non vi possiamo proprio dire altro...

Le nostre impressioni
Noi abbiamo visto la serie tutta d'un fiato, anche se, spesso, abbiamo chiuso gli occhi, vista la crudeltà di alcune scene. E' una serie davvero strana: immensamente brave ed in stato di grazia tutte le attrici, su tutte Sarah Paulson, ambienti ed atmosfere ipnotiche, colori vivaci e strani, che riescono a trasmettere emozioni più o meno inquetanti...molte scene, poi, disturbano e turbano molto, ma non si riesce a smettere di guardarlo (magari, come detto, chiudendo gli occhi fino a quando non finisce la scena cruenta). A noi, per lo meno, è successo così.
Insomma, è tutta la serie che coinvolge completamente, al punto che non vi soffermerete solo sulle storie lesbiche, ma seguirete attentamente tutta la storia...per noi è stato così. 

Ecco fatto, speriamo di avervi detto tutto e di non aver dimenticato nulla.
MduL


Fonti ed Approfondimenti:
Articolo "«Ratched», la storia vera dell'infermiera più spietata del cinema (e ora della tv)" di Paloma González per gqitalia.it del 23/09/2020
Articolo "Ratched: l’infermiera sadica della nuova serie Netflix è veramente esistita?" di Cecilia Ermini per iodonna.it del 18/09/2020
Articolo "Ratched: la nuova serie di Ryan Murphy in arrivo su Netflix" per cinefacts.it del 30/07/2020
Articolo "Su Netflix debutta "Ratched", una serie di assoluto fascino" di Serena Nannelli per ilgiornale.it del 18/09/2020
Pagina Wikipedia su Mildred Ratched

Segnaliamo alcune nuove serie tv lesbiche in questa prima parte (di questo sconvolgente) anno 2020

- SERIE TV (Lesbiche e/o con personaggi lesbici) 2020 -

_MduL, 19 aprile 2020_

Consapevoli del fatto che dovremmo stare a casa ancora per un po', abbiamo pensato di farvi cosa gradita, segnalandovi alcune nuove serie a tematica lesbica e/o con personaggi lesbici per ora in programmazione sulle varie piattaforme video. Per farlo, ci siamo avvalse anche, e soprattutto, dell'insestimabile sito cinemagay.it (impossibile non averlo tra i preferiti), dal quale abbiamo tratto la trama per molte delle serie riportate, spesso svilendo il valore della recensione stessa. Vi esortiamo, dunque, nel caso, a leggere la trama originale, cliccando sul link alla scheda della serie predisposta da cinemagay.it, così come da noi riportato. Vi segnaliamo, inoltre, che nella breve lista dei titoli che ci sono venuti in mente, vi sono anche due titoli del 2019. Titoli tra i quali, ci teniamo a dirvelo subito, vi è anche lo spin-off della meravigliosa serie, madre di tutte le altre serie a tema lesbico, "The LWorld". Ultima notazione: Netflix, come è facilmente intuibile, in tale elencazione fa la parte del leone. Ciò posto, ecco i titoli, in ordine alfabetico.


Dating Around (QQ)
USA, 2019
Dove: su Netflix
Scheda cinemagay.it

Trama:
E' una serie reality...Sono sei episodi, abbastanzi brevi, circa 25 minuti ciascuno, dove in ognuno abbiamo un single (newyorchese), di diverso colore, età e sessualità, che deve scegliere il suo partner dopo cinque appuntamenti al buio con differenti e sconosciuti personaggi: chi riuscirà ad ottenere un secondo appuntamento sarà il prescelto...La serie è molto inclusiva offrendoci un’ampia varietà di differenze, sia come persone (abbiamo anche il gay, la lesbica, l’anziano, ecc.) che come caratteri. (estratta dalla recensione di cinemagay.it)

*****

Feel Good (LLL)
UK, 2020
Dove: su Netflix
Interprete: Mae Martin
Scheda cinemagay.it
Trama:
In questo dramedy un po’ sarcastico, la comica Mae Martin parla di sobrietà, dipendenze e della nuova relazione con la sua ragazza, prima etero.



*****

Gentefield (LL)
USA, 2020
Dove: su Netflix
Interprete: Karrie Martin nel ruolo di una dei cugini, Ana Morales
Scheda cinemagay.it
Scheda Netflix

Trama:
tre cugini latinos affrontano le differenze mentre cercano di mantenere vivo il negozio di taco del nonno in un quartiere di L.A. che sta rapidamente diventando di lusso.


*****

Hunters (LL)
USA, 2020
Dove: su Amazon Video
Scheda cinemagay.it

Trama:
Ambientato nella New York del 1977, Hunters racconta di un eterogeneo gruppo di cacciatori di nazisti. I Cacciatori (The Hunters), hanno scoperto che centinaia di ufficiali nazisti di alto rango si nascondono tra le persone comuni, cospirando per creare il quarto Reich negli Stati Uniti. L’eclettico team si avventura in una sanguinosa ricerca per assicurare i nazisti alla giustizia e ostacolare il loro nuovo piano genocida.

*****

I am not ok with this (LL)
USA, 2020
Dove: su Netflix
Interprete: Sophia Lillis nel ruolo principale di Sydney
Scheda cinemagay.it

Trama:
Ci si affeziona subito alla protagonista Sydney (Syd) e al suo vicino di casa Stan, alla loro personalità anticonformista e al loro bisogno profondo di contatto e di complicità. L’atmosfera è tesa e coinvolgente; nonostante ci sia qualche momento di serenità nella vita di Syd, l’immagine iniziale della ragazza ricoperta di sangue (sogno, ricordo o premonizione?) torna a pungolarci di tanto tanto e a farci presentire una tragedia imminente. Alle varie difficoltà che Syndey incontra nel suo cammino di adolescente disadattata, si aggiunge a un certo punto la scoperta di essere innamorata della propria migliore amica, fidanzata con un super atleta molto popolare a scuola, ma decisamente antipatico (non solo a Syd). [Qui singoli estratti dalla recensione di Flavia Rampichini per cinemagay.it. Vi esortiamo con forza a leggere la bella recensione originale, per capire davvero di cosa si tratta] 

*****

Mythic Quest: Raven's Banquet (LL)
USA, 2020
Dove: su Apple Tv
Scheda cinemagay.it

Trama:
Ecco il team artefice del più grande videogioco multiplayer di tutti i tempi. In un posto di lavoro in cui si progettano mondi, si plasmano eroi e si creano leggende, le battaglie più ardue non si combattono nel gioco, bensì in ufficio.



*****

Pose
USA, 2018 (in Italia nel 2019)
Dove: su Netflix
scheda wikipedia
pagina su Netflix

Trama
Da poco in onda la seconda stagione su Netflix, Pose si candida per essere un buon compagno di viaggio anche nel 2020, soprattutto per i nostalgici degli anni ’80 e gli amanti del glamour. Una serie tv frizzante, effervescente, ma ricca di spunti interessanti. I protagonisti, infatti, sono militanti per la causa LGBTQ+ e lottano strenuamente contro l’AIDS.

*****

Russian Doll (L)
USA, 2019
Dove: su Netflix
Interpreti Lgbt: Greta Lee (Maxine) e Rebecca Henderson (Lizzy)
Scheda cinemagay.it

Trama:
L’interprete principale, la bravissima Natasha Lyonne, qui al suo debutto televisivo, rivive la stessa giornata all'infinito...Tra i vari personaggi, anche Maxine e Lizzy, due amiche lesbiche della protagonista... 



*****

Tales of the City
USA, 2019
Dove: su Netflix
scheda wikipedia
pagina netflix

Trama
Mary Ann torna a San Francisco e si ricongiunge con la figlia Shawna e l'ex marito Brian vent'anni dopo averli lasciati per perseguire la sua carriera televisiva. In fuga dalla crisi di mezza età causata dalla sua immagine perfetta che nel corso degli anni ha creato in Connecticut sarà presto riportata nell'orbita di Anna Madrigal e degli atipici abitanti di Barbary Lane
Netflix ha dato la possibilità anche ad alcune serie tv archiviate anzitempo. Tales of the city è tratta dai racconti di Armistead Maupin. È interessante vedere quanto la tv è cambiata negli anni, in più questa serie può vantare un cast eccellente. Fra i nomi noti ritroviamo anche Ellen Page.


*****

The L World-Generetion Q.
USA, 2019 (in Italia dal 2020)
Dove: su Sky-Atlantic
Scheda su wikipedia

Trama:
Ambientata oltre dieci anni dopo gli eventi di The L Word, la serie segue un gruppo di amici, la cui maggioranza sono lesbiche. È stata trasferita dalla sua collocazione originale di West Hollywood a Silver Lake, Los Angeles. E' lo spin-off della serie. Tra i volti noti ritroviamo Jennifer Beals, Katherine Moenning e Leisha Hailey, accanto a tante nuove promesse... 


***** 


Unorthodox (L)
USA, 2020
Dove: su Netflix
scheda cinemagy.it
pagina su Netflix

Trama:
Una donna ebrea chassidica che vive a Brooklyn, fugge a Berlino da un matrimonio combinato e viene accolta da un gruppo di musicisti fino a quando il suo passato non tornerà a farle visita.


*****

Visible: Out On Television (QQQQ)
USA, 2020
Dove: su Apple Tv
Scheda cinemagay.it

Trama:
Ripercorsa dai protagonisti stessi, la storia della visibilità sui media della comunità LGBTQ. Questa serie ripercorre in 5 episodi (per ora) quelli che sono stati i coming-out più clamorosi nella storia della televisione.




Ecco fatto. Buona visione.
MduL

Anche una coppia di poliziotte lesbiche nella serie tv: "The End Of The F***ing World"

The End of the Fxxxing World (foto da La scimmia pensa)
Tutti ne parlano. E' una delle serie tv della quale abbiamo trovato maggior riscontro sia sui siti che nella carta stampata. Stiamo parlando della mini-serie, composta da solo 8 puntate di 20 minuti l'una, dal titolo  "The End Of The F***ing World"
Per l'esattezza, The End Of The F***ing World è una serie televisiva britannica, creata da Jonathan Entwistle ed interpretata dai giovani Alex Lawther e Jessica Barden, che si basa sul fumetto "The End of the Fucking World" di Charles Forsman (pubblicato in Italia da 001 Edizioni) che è andata in onda nel Regno Unito su Channel 4 e All 4 dal 24 ottobre 2017. Quindi, a partire dal mese scorso (5 gennaio 2018), gli otto episodi della prima stagione sono stati pubblicati su Netflix in tutti i paesi in cui il servizio è disponibile. La serie è stata girata nel Surrey, donando così un'atmosfera da grandi spazi americani, alla Coen o Lynch di Twin Peaks, registi ai quali si è inspirato il regista di questa serie.
La Trama è presto detta: due ragazzi 17enni, James (interpretato da Alex Lawther, già visto nel film "The Imitation Game" ed in un episodio di "Black Mirror"), che è abbastanza sicuro di essere uno psicopatico (e, per noi, lo è davvero visto che tortura ed uccide gli animali eppoi decide di voler uccidere una persona...chi meglio, dunque, di Alyssa) e Alyssa (interpretata dalla 25enne Jessica Barden, già vista in "Tamara Drewe" e "The Lobster"), che è una ragazza ribelle, lunatica e insoddisfatta della sua vita, decidono insieme di scappare di casa per andare dal padre di lei e intraprendono un viaggio sfortunato per sfuggire dagli schemi delle loro noiosissime vite. 
Teri & Eunice (da Anonima Cinefili)
Ma veniamo al punto. Questa serie ci interessa perché, tra i personaggi di contorno vi sono anche le due poliziotte che li inseguono, Teri (interpretata da Wunmi Mosaku) ed Eunice (interpretata da Gemma Whelan, la 'nostra' Yara Greyjoy della serie "Il Trono di Spade").
Ebbene Alyssa e James incontrano sulla loro strada, Teri & Eunice, una coppia di poliziotte lesbiche, la cui lucidità sul caso è messa a dura prova dai loro sentimenti: diverse nell'approcciarsi ai ragazzi, Teri gioca sempre a fare il poliziotto cattivo, mentre è la materna Eunice che spinge sul tasto della comprensione psicologica dei ragazzi...ma altro non vi diciamo, altrimenti non vi resta nulla da vedere..
(da Anonima Cinefili)
Due parole però le vogliamo spendere per ricordarvi di Gemma Whelan nella serie cult "Il Trono di Spade". Anche in questo caso, infatti, interpreta un personaggio lesbico, Yara Greyjoy, sorella di Theon Greyjoy ed erede di Re Balon, sovrano delle Isole di Ferro che, in una delle ultime puntate delle sesta stagione, dichiara la sua natura lesbica, baciando in modo inequivoco e rinviando in modo parimenti inequivoco a futura notte di sesso una delle prostitute di un locale dove lei, suo fratello ed i suoi uomini si stavano ristorando. (Qui il LINK al nostro post del 19/06/2016)
Gemma Whelan. Nata a Leeds, il 23 aprile 1981, è un'attrice britannica molto attiva in tv ed in teatro che ha trovato la sua consacrazione proprio nel ruolo di Yara Greyjoy del "Trono di Spade". Di lei, poi, non sappiamo altro se non che nel 2010 è stata premiata con il Funny Woman Variety Award nella categoria stand-up comedy.
Ecco fatto, ora lo sapete.
MduL


Fonti:
-  Articolo "Della serie...Spoiler per telemaniaci: "The end of the F***ing World" di Serena La Rosa per il settimanale "Gioia"  n. 05 del 17/02/2018, in edicola dall'8/02/2018
- Articolo sito Repubblica "'The end of the f***ing world', adolescenti difficili nella serie Netflix più apprezzata" di Chiara Ugolini
-  Articolo sito glisbandati "The End Of The F***ing World" di Steiner
-  Pagina Wikipedia su serie tv

Una segnalazione anche per la serie Tv "GYPSY", con Naomi Watts, in onda dal 30 giugno su Netflix


Il presente Post solo per segnalarvi la serie tv "Gypsy", in onda dal 30 giugno scorso su Netflix, perché con intreccio anche lesbico. Ma andiamo con ordine.
La serie di cui stiamo parlando è un thriller psicologico in dieci episodi, scritto dall'esordiente Lisa Rudin e con la regia di Sam Taylor-Johnson. La trama è giocata sulle fantasie, cervellotiche e dark, della protagonista principale, certa Jean Holloway, una psicologa, interpretata da Naomi Watts (non nuova a personaggi lesbici, si pensi al film "Mulholland Drive").
La psicologa Jean, infatti, è una donna che ha una bella casa nel Connecticut, un lavoro soddisfacente a Manhattan ed un marito adorabile (Billy Crudup) con cui fa del gran buon sesso ma, questa terapeuta dal profilo per bene, con gonne al ginocchio e rassicuranti capelli biondi, non riesce ad essere pienamente appagata e le piace creare deliberatamente scompiglio.
E', insomma, una grande manipolatrice e se ne infischia delle regole, anche quelle professionali, se si tratta di scegliere il pericolo fine a se stesso...
Insomma, in pratica è spinta da uno strano desiderio di controllo che le fa allentare la distanza di sicurezza tra lei ed i suoi pazienti, facendola introdurre, sotto altre identità, nello loro vite. Jean, infatti, inizia una relazione sentimentale con la ex di un suo paziente e conosce da vicino la figlia di una signora iperprotettiva che ha in cura e via andando...
Insomma, una serie che si preannuncia interessante, non vi pare?
Ma ecco qui di seguito un trailer della serie, tanto per vedere di cosa si tratta:



Ecco fatto, ora lo sapete: per ora su Netflix la serie "Gypsy"...
MduL


Fonte: Articolo "Ora infrango le regole senza sfumature" di Elena Martelli per il settimanale "Il Venerdì" del 2 giugno 2017

Un personaggio lesbico anche nella serie tv "Supergirl"


Avete presente il telefilm "Supergirl", trasmesso per la prima volta nell'ottobre del 2015 sulla CBS (e poi, nella seconda stagione, sulla rete The CW) e che per ora viene mandato in onda su italia 1? Dai, la serie tv ideata da Greg Berlanti, Ali Adler e Andrew Kreisberg che è basata sull'omonimo personaggio dei fumetti della DC Comics creato nel 1959 da Otto Binder (e illustrato da Al Plastino) con la protagonista bionda Kara Zor-El / Supergirl (interpretata da Melissa Benoist) che, vestita con tanto di tutina con gonnellina corta corta rossa, debella con i suoi superpoteri il male in Usa...ebbene, apprendiamo dal sito LesbianNews che anche in questa serie tv pare vi sia un personaggio lesbico. 
Alex (DC Comics)
In questo caso si tratta della sorella adottiva maggiore della nostra Supergirl, Alex Danvers (interpretata da Chyler Leigh), la quale, dopo averci mostrato già evidenti problemi di 'approccio' con il genere maschile, ci delizierà, soprattutto dalla seconda stagione, con il suo viaggio verso il coming out da lesbica ed il suo innamoramento per la detective Maggie Sawyer (Floriana Lima).
Per chi fosse interessata, occhio dunque anche a questa serie tv. Serie che, in tutta onestà non sembra essere assolutamente all'altezza delle ormai grandi serie che vengono regolarmente prodotte dai vari network. Le premesse, infatti, non sono delle migliori, ecco, ad esempio, l'improbabile quanto banale trama (presa da wikipedia): « Quando ero bambina il mio pianeta, Krypton, stava morendo. Mi hanno inviata sulla Terra per proteggere mio cugino. Ma la mia capsula è stata mandata fuori rotta e quando sono arrivata mio cugino era già cresciuto ed era diventato Superman. Così ho nascosto i miei poteri, fino a poco tempo fa, quando un incidente mi ha costretta a rivelarmi al mondo. Per molti sono solo un'assistente alla C.A.T.C.O. WorldWide Media, ma in segreto lavoro con la mia sorella adottiva al DEO per difendere la mia città dalla vita aliena e da chiunque voglia farle del male. Io sono SUPERGIRL! » . Ogni altro commento appare inutile...
Comunque, se riuscite a concentrarvi solo sulla storia d'amore tra Alex e Maggie, cercate il telefilm nella programmazione tv perché, ma non vorremmo sbagliare, per ora è sicuramente in programmazione su Sky ma anche sulla tv generalista, ci pare Italia 1....controllate..

Alex (a sn, di spalle) con la detective Maggie
Peccato. Un'occasione persa, anche se, magari, le giovanissime di noi potranno meglio apprezzare questa serie.
MduL