Duduzile Zozo |
Premesso che il Sudarica, ancora oggi, "resta teatro di efferati delitti motivati dall'omofobia, che periodicamente occupano le cronache e riempiono di raccapriccio l'opinione pubblica".
L'ultimo, in ordine di tempo, l'atroce delitto della giovane, ventiseienne, Duduzile Zozo, uccisa, appunto, solo perchè lesbica.
La triste storia di questo efferato delitto è presto detta. Nella zona est di Johannesbourg (città madre del ben noto fautore liberista Nelson Mandela) è stato finalmente arrestato il ragazzo (mostro!) che ha assassinato, mutilandola ignobilmente, Duduzile.
Pensate che (e scusate se lo scrivo, ma è per farvi rendere conto fino in fondo di cosa stiamo parlando) il cui corpo della giovane è stato rinvenuto con uno scopino del water infilato senza
scrupoli dove non è nemmeno concepibile pensare. Il fatto è avvenuto di preciso
il trenta Giugno scorso, quindi diversi mesi addietro, e trova ambientazione nell’area di Thokoza. Gli
investigatori hanno confermato i sospestti e cioè che tale efferato delitto è legato alla forte e resistente componente omofoba dello stato africano. In altri termini, Duduzile è stata uccisa solo ed esclusivamente in quanto omosessuale!.
"La creatura: Lekgoa Lesley Motleleng" |
Ma chi è la "creatura" che ha ammazzato senza pietà la giovane Duduzile?
La creatura è tal Lekgoa Lesley Motleleng, 22 anni, che viveva non solo nello stesso isolato, ma proprio a pochi metri di distanza da Duduzile, con la quale si conosceva, al punto che, come ha riferito la compagna di Duduzile in più occasioni, "la creatura" sembra abbia minacciato più volte di morte la giovane e nessuno ha mai fatto nulla.
Ma la cosa ancora più orribile (come se di queste cose si potesse fare una graduatoria delle più o meno orribili) non è questa, ma il fatto, sconvolgente!, che "la creatura" dopo l'efferato delitto perpetrato, ha pure avuto il coraggio di partecipare alla veglia funebre della ragazza che aveva appena ucciso e, non contento, di offrire le proprie "sentite" condoglianze ai familiari di Duduzile, abbracciandoli uno ad uno. Certo, ora, almeno è in galera e, speriamo, sconterà la sua pena, ma che rabbia incontenibile!.
Certo l'omicidio di Duduzile non è stato il primo, assolutamente (nel periodo che intercorre fra giugno e novembre 2012, per esempio, ben cinque ragazze su sette sono state vittime di
omicidio che trova fondamento nel disprezzo “estremo” verso
l’omosessualità), né, haimè, sarà l'ultimo (avrei potuto parlare, per esempio dell'efferato - sempre efferati! - delitto di Noxolo Nogwaza,
che fu rapita e successivamente privata della
sua stessa vita nei primi mesi dell’anno in corso) ma da qualche parte bisogna pur iniziare a parlarne, vi pare?!.
Insomma, lo stato del Sudafrica sconta una profonda dicotomia tra le componenti più forti, radicate ed ataviche del paese, tra esse, appunto, la componente omofobica (bisogna non dimenticare che nella stessa Johannesbourg ci sono
ancora oggi dei veri e propri"campi di conversione"!) e quelle innovative, accoglienti e tolleranti, come la componente giuridico-istituzionale che è riuscita, grazie all'intervento della giustizia, a far recepire nella costituzione dello Stato addirittura il riconoscimento delle nozze gay e non da ora, ma già dal 2006!!.
Perchè è proprio così: il sudafrica è l'unico Stato africano che non solo tollera, ma anche tutela l'omosessualità. Questo è stato, ed è tutt’ora
possibile grazie alla volontà di Nelson Mandela che ha posto come
articolo nella redigenda Costituzione del paese, la repressione e la perseguibilità di
ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale e
l’identità di genere.
Ma, prima ancora, è stato possibile grazie di lesbiche sudafricane che, nel 2002, non potendosi sposare, fecero causa allo Stato perché, sostenevano i loro avvocati, veniva violato il principio costituzionale che proebisce ogni discriminazione legata al sesso, genere o orientamento sessuale.
Iniziato così il giudizio, la questione arrivò fino alla Corte Suprema che, all'unanimità, sentenziò in favore della coppia omosessuale, riconoscendo il loro diritto al matrimonio.
Ed ecco che, dunque, dal 2006, il Sudafrica, lo stesso paese teatro di tali orribili, efferati delitti a danno di donne e uomini gay, ammette per legge il matrimonio tra persone dello stesso sesso, quinto paese al mondo e primo, ed unico, paese dell'Africa a prevederlo (di contro, altri paesi africani ancora oggi prevedono la pena di morte per gli omosessuali).
La nazione di Nelson Mandela, dunque, "dispone così non solo di una delle Costituzioni più avanzate che ci siano, ma anche di una legislazione assai favorevole ai diritti degli omosessuali. Nei primi cinque anni in cui la nuova legge è stata in vigore, sono state celebrate oltre tremila nozze gay".
Thabo Cecil Makgoba |
A ciò, si aggiunga l'incredibile apertura del mondo cristiano che, proprio nel tentativo di arginare il fenomeno omofobo, nella persona dell'arcivescovo anglicano di Città del Capo, Thabo Makgoba, ha lanciato un video-appello in difesa dell'amore omosessuale, per conto dell'associazione Human Rights Watch, dove viene detto "Non abbiate paura. Qualcuno vi dirà che è una cosa non-africana, ma io vi dico che l'amore è più forte della cultura".
Insomma, in Sudafrica puoi sposarti con la tua compagna ma rischi magari di venire uccisa dal razzista-omofobo di turno che ti vuole punire per il solo fatto di essere gay.
In Italia, per carità, l'omofobia è molto più "civile" (lo ho sentito dire, giuro!), nel senso che è difficile (non impossibile, visto che è successo) che una donna venga uccisa perchè gay. Vero, da noi, di solito, una donna viene uccisa solo perchè donna, non importa se gay o no.
MduL
Per scrivere il presente Post mi sono avvalsa dei seguenti articoli:
"E l'arcivescovo disse: l'amore e più forte della cultura", di Pietro Veronese per la rivista "Il venerdì" del quotidiano La Repubblica;
"SudAfrica, uomo arrestato per presunto assasinio e mutilazione di una ragazza lesbica", articolo sul sito pianeta gay, qui: http://www.pianetagay.com/sud-africa-uomo-arrestato-per-presunto-assasinio-e-mutilazione-di-una-ragazza-lesbica/#.Un9TByfnbUI
"Sudafrica, l'assassino di una giovane lesbica presenziò ai funerali e offrì le condoglianze alla famiglia" di Federica, sul sito gaiaitalia.com, qui: http://www.gaiaitalia.com/2013/10/sudafrica-lassassino-di-una-giovane-lesbica-presenzio-ai-funerali-e-offri-le-condoglianze-alla-famiglia/