Ultimo aggiornamento il 29 luglio 2024

Diritti: è prevista per il prossimo 20 ottobre 2020 la discussione in aula della Legge Zan sull'omotransfobia

 
(Foto pickline.it)
_MduL, 17 ottobre 2020_ 
 
Il presente post, solo per segnalare l'approdo del disegno di legge cd "Zan" (dal nome del deputato relatore), sull'omotransfobia, nell'aula parlmentare, il prossimo 20 ottobre, martedi.

Nel ricordare che, in Italia, una legge contro l'omofobia è attesa da oltre 30 anni, riepiloghiamo velocemente l'iter che sta seguendo/affrontando tale proposta di legge nel nostro parlamento. 
Il ddl Zan è stato approvato il 29 luglio 2020 in commissione Giustizia alla Camera; il 3 agosto è iniziata la discussione generale in aula, poi interrotta dalla pausa estiva. 
Prima della ripresa della discussione in aula, però, su tale disegno di legge pende una cd "eccezione di costituzionalità" e ben 800 emendamenti, tutti, sia l'eccezione di incostituzionalità che gli 800 emendamenti, presentati dalle opposizioni, Lega e Fdi su tutti.
L'eccezione di costituzionalità, prerogativa parlamentare, può essere presentata da alcuni deputati e/o senatori, poiché si ritiene il testo di tale legge non conforme ai principi ed al dettato costituzionale del nostro paese. Così facendo, in caso di voto favorevole del parlamento su tale eccezione, si attiva la procedura avanti alla Suprema Corte Costituzionale che dovrà pronunciarsi sulla conformità o meno del testo. Tale voto, che si svolge con modalità non palese (ogni deputato, cioè, potrà votare secondo coscienza, poiché il voto è segreto), essendo pregiudiziale a tutti gli altri, avrà luogo subito, il prossimo 20 ottobre.
A seguire, l'aula parlamentare dovrà votare sugli 800 emendamenti presentati - si può supporre, come sempre accade, a scopi meramente ostruzionistici - dalle opposizioni al testo del disegno di legge.
Da segnalare che la scelta della data del 20 ottobre, non è casuale. Lo scopo è sfruttare la finestra libera prima dell'inizio della sezione di bilancio (quando l'attività del Parlamento si concentra in via esclusiva sulla manovra) e puntare a un'approvazione rapida delle legge che altrimenti rischia di rimanere in standby.
 
Dipende, dunque, da questi preliminari passaggi tecnici (con valenze di principio) l'iter della legge sull'omofobia in Italia. Una legge che, come detto, è attesa da ben 30 anni e che ancora oggi trova tanta parte della società contraria. Tante le manifestazioni dell'ultradestra cattolica e dei partiti dell'opposizione che, con pretesti più o meno plausibili, si oppongono all'approvazione di tale legge. Perfino i vescovi italiani si sono pronunciati in merito, dettando univoce e specifiche indicazioni di voto.

Ma cosa prevede questa proposta di legge, da far tanta paura e dare tanto fastidio a parte della società? Vediamolo. 
La proposta di legge sull'omofobia, da un lato estende le fattispecie previste dagli articoli 604 bis e ter del codice penale (legge Reale-Mancino contro i reati d'odio verso razza, etnia, nazionalità e religione) ai crimini legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale e all'identità di genere; dall'altro istituisce e organizza l'attività di centri antidiscriminazione e case rifugio per accogliere e proteggere le vittime di violenze e discriminazioni omotransfobiche.
Quindi, in altri termini, tale disegno di legge altro non fa che estendere le protezioni previste dalla legge Mancino del 1993 per i reati d'odio motivati dall’etnia e l’orientamento religioso, punendo con il carcere chi commette violenza o incita a commettere violenza sulla base dell’orientamento sessuale. 
Così facendo, le opposizioni gridano al reato d’opinione. Per loro, cioè, bisogna essere liberi di denigrare ed istigare all'odio delle persone Lgbtqi, senza la paura di incorrere in un reato, come è stato ed è ancora oggi.
 
Ecco, tutto qui. Non ci sembra una cosa tanto rivoluzionaria, certo non è contro la nostra costituzione ed i principi fondamentali del nostro ordinamento!.

Non ci resta che sperare in un sussulto di dignità del nostro parlamento.
MduL


Fonte:
Articolo "Omotransfobia, la legge Zan in aula il 20 ottobre. L'appello del Pd a Lega e FdI: "Ritirate le pregiudiziali di costituzionalità"" di Monica Rubino per repubblica.it del 9/10/2020
  

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