Ultimo aggiornamento il 24 marzo 2024

Omofobia - Palermo: ragazza picchiata a sangue da baby gang solo per il suo aspetto 'mascolino' e perché lesbica

Giada Tripi (foto blogsicilia.it)
 
_MduL, 12 giugno 2022_
 
Ed ecco un'altra storia, un altro episodio omofobo del quale, visto che ci siamo, riteniamo doveroso parlare per poterci indignare ancora una volta insieme. 
 
Questa volta siamo in Sicilia, a Palermo e la storia riguarda dei giovanissimi, sia per quanto riguarda i carnefici che la vittima.
'Vittima' che si chiama Giada Tripi, una ragazza di 21 anni dello Sperone, che il 31 maggio è stata picchiata a sangue per il suo aspetto e per il suo essere omosessuale da una baby gang, presso il centro commerciale Forum di Brancaccio.
 
Questo il suo racconto:
"Stavo andando al centro commerciale per un colloquio di lavoro, ero sul tram quando il branco ha iniziato a insultarmi e a deridermi per come ero vestita, per il mio taglio di capelli, per il mio aspetto secondo loro troppo mascolino per una donna. Ho cercato di farli smettere, ma ogni mia parola era come gettare benzina sul fuoco.
Sono scesa al capolinea a mi hanno seguito, sempre più vicini, sempre più aggressivi. Fino a quando, dentro il Forum, mi hanno fatto cadere a terra. A quel punto ho sentito solo i calci e i pugni in faccia e al corpo. Ho provato a difendermi ma erano in cinque". 
E, ancora, e questa è la parte più desolante, riportata da Giada a commento delle foto dell'aggressione: "Chi stava facendo shopping o si stava recando al centro commerciale si nascondeva nell'indifferenza perché "non tocca loro" e infatti, mi hanno tolto questi ragazzini di dosso solo quando tutti e cinque si stavano divertendo a picchiarmi violentemente mentre io ero a terra".
Divertimento che si è concluso, come riporta sempre Giada "Solo quando è arrivata la sicurezza del centro commerciale e la polizia sono scappati lasciandomi dolorante a terra. Quando ho visto i medici del 118 ho capito che l'incubo era finito, mi hanno portata in ospedale per medicarmi".
 
Il volto tumefatto di Giada (repubblica.it)
Insomma, un altro tristemente noto episodio di omofobia e di indifferenza civile che, come sempre, ci colpisce ed indigna fortemente lì per lì, ma del quale ci si dimentica in fretta, sennoché, questa volta, l'accadimento è stato, oltre che prontamente denunciato alla polizia, da Giada amplificato e portato alla conoscenza di tutti, prima pubblicando un lungo post su Facebook, con le
foto del viso tumefatto e dei tagli e gli ematomi del feroce pestaggio, senza filtri, anche per incoraggiare chi si è trovato nella sua stessa situazione a denunciare le violenze omofobe e poi mettendoci proprio la faccia e tutta sè stessa, rilasciando un'intervista ad un notiziario tv.
 
Intervista che abbiamo solo per caso avuto modo di vedere e che, possiamo assicurarvi, fa trasparire la grandezza di questa giovane donna, la quale, pur se di appena 21 anni, ha dimostrato e dimostra una maturità ed una consapevolezza notevoli. E ciò, come dice lei stessa in un passaggio dell'intervista, è certamente frutto suo ma anche dei suoi genitori che, come è evidente, l'hanno cresciuta proprio bene.
Insomma, ci è parsa davvero una ragazza in gamba.
 
Infine, per dovere di cronaca: la polizia ha acquisito tutti i filmati delle telecamere del Forum e sta identificando i cinque componenti della baby gang. Alcuni sarebbero già stati identificati e a breve si attendono sviluppi. Da quanto si apprende si tratta di uno dei gruppi che si muove lungo la linea 1 del tram, già responsabili di danneggiamenti ai convogli e minacce ad autisti e passeggeri.

Da segnalare che per Giada, diplomanda all'istituto turistico, non è la prima aggressione. Stante 'il suo aspetto ritenuto mascolino' (ma che brutta frase!!), a quanto racconta, ne ha subite altre due, "...ma erano soprattutto insulti e minacce. Mai un pestaggio come al Forum". 
Comprensibile e condividibile, dunque, la paura, avremmo paura anche noi. Ma poi, la giovane donna, aggiunge "Ho il terrore di uscire di casa, ma non posso più rimanere in silenzio. Con il silenzio vincono loro. E' stato molto difficile trovare il coraggio di denunciare ma in commissariato ho trovato persone che mi hanno aiutato e protetto".
E, conclude,  "Quello che mi è successo non è solamente una mia lotta, ma appartiene anche a chi subisce violenze sulla base dei suoi orientamenti o solo perché viene considerato un diverso. Chi dice che il Ddl Zan non ha senso evidentemente non sa cosa significhi passare quello che sto attraversando io e chi è come me. Non bisogna rimanere nell'indifferenza, altrimenti hanno vinto loro".
 
E' proprio così, piccola/grande Giada. 
Grazie.
MduL 
 
 
 
Fonti ed approfondimenti:
Articolo "Omofobia: Insulti e minacce, poi cominciano a picchiarla. La denuncia di una ragazza a Palermo: "Ho il terrore di uscire da casa"" di Francesco Patanè per repubblica.it del 10/06/2022;
Articolo "Palermo, la denuncia di una ragazza: “Picchiata da una baby gang per omofobia”" di F.Q. per ilfattoquotidiano.it del 10&06/2022;
Articolo "La mia vita da incubo: la storia di Giada Tripi" di Alice Marchese per blogsicilia.it del 10/06/2022.

Nessun commento:

Posta un commento