Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Diritti Lgbtqi+: ecco che cosa succede in Italia, ancora oggi, se due donne, unite civilmente, hanno la propria figlia in ospedale. Il caso di Alessia, Fabiana e della loro piccola Artemisia

Alessia Tilesi, una delle due mamme della piccola Artemisia (foto repubblica.it)

 _MduL, 14 novembre 2021_

Ma che tristezza e che rabbia dover scrivere ancora oggi, novembre 2021, di questi incresciosi fatti, frutto di una costante quanto miope guerra politica, giocata dai maggiori partiti presenti in parlamento sulle spalle, tra gli altri e soprattutto, delle persone Lgbtqi+.

Il caso di cui vi parliamo oggi riguarda Alessia Tilesi e sua moglie Fabiana, le quali, unite civilmente già nel 2017, hanno avuto due meravigliosi gemelli, Enea e Artemisia, che ora hanno quattro anni e mezzo. Artemisia, però, è affetta dalla sindrome di Rett, una malattia neurologica grave e progressiva, che la costringe a continui e faticosi ricoveri in ospedale. 

Ed è qui, come raccontato da Alessia Tilesi nel servizio di Camilla Romana Bruno e Pasquale Quaranta di cui in calce, che nascono i problemi per la coppia di mamme. Solo lei, infatti, viene riconosciuta come genitore legale di Artemisia, in quanto madre biologica, risultando invece allo Stato Italiano l'altra mamma, Fabiana, come una perfetta estranea, la quale, pur essendo quella delle due madri che passa la maggior parte del tempo con la piccola Artemisia, non può né accompagnarla in ospedale, né firmare i documenti, né, tantomeno, parlare con i medici che seguono sua figlia.

Assolutamente condivisibili, le parole di Alessia Tilesi, che così si esprime: “Già siamo una famiglia devastata, tutto questo viene vissuto come un accanimento”

Come non essere d'accordo, infatti, su tale affermazione? Abbiamo sempre parlato della grave - ed ingiustificabile - lacuna della Legge Cirinnà che nel 2016 è riuscita ad introdurre nel nostro paese, se non il matrimonio, almeno le tanto sospirate Unioni Civili tra persone dello stesso sesso e vi abbiamo anche raccontato come di tale lacuna devono farsi carico i rappresentanti del movimento 5stelle che, in quell'occasione, facendo mancare il loro fondamentale appoggio per l'approvazione anche di tale aspetto della legge, lasciando ancora oggi, e nonostante gli inviti financo della Corte Costituzionale, che, nella vita reale delle coppie omogenitoriali, si verifichino fatti di tale gravità.

Una legge specifica che tuteli i figli delle coppie omogenitoriali e le famiglie arcobaleno nel loro complesso, come è evidente, non dovrebbe aspettare oltre per essere approvata. Oltre a questi casi di vita, i più gravi, che coinvolgono la tutela della salute dei figli delle coppie arcobaleno, vi sono, infatti, i casi di affido degli stessi in caso di divorzio (divorzi tra genitori omogenitoriali che, essendo la legge Cirinnà del 2016, già stanno iniziando ad essere numerosi) e, più in generale, tutti quei casi di vita quotidiana, nei quali uno dei due genitori di una coppia omogenitoriale deve subire ogni e qualsiasi 'vessazione' burocratica per poter accudire e seguire i propri figli in tutti i contesti della vita: scuola, viaggi, attività extra-scolastiche, sport ecc...

Ma, è noto, i diritti Lgbtqi+ e di civiltà restano sempre un passo indietro rispetto alle manovre politiche dei nostri rappresentanti in parlamento. Riprova ne sia la sciagurata bocciatura del Senato al DDL Zan ad un passo dalla definitiva approvazione, affossata solo per provare le maggioranze politiche in funzione della prossima elezione del nuovo Presidente della Repubblica.

E, intanto, le mamme Alessia e Fabiana sono costrette a soffrire, rimanendo incolpevolmente impotenti di fronte agli aspetti burocratici ed umani che questo nostro Stato oppone alla tutela ed all'amore della loro piccola Artemisia. E, ciò che più conta, la piccola Artemisia non può avere tutto il supporto e l'amore di cui necessita per colpa del nostro Stato.

Approvate questa legge!!... 

MduL

 

p.s.: qui, in calce, il link all'intervista rilasciata da Alessia Tilesi a repubblica.it


Fonte:
Servizio di Camilla Romana Bruno e Pasquale Quaranta "Se una coppia di due mamme ha una figlia in ospedale: "Per lo Stato mia moglie è un'estranea"" su repubblica.it dell'8/11/2021

1 commento:

  1. Non riesco a trovare le parole,dinanzi al dramma che vivono Alessia e Fabiana.Solo che li abbraccio con tutto il cuore.Mentre la mancata e voluta non approvazione delDDL Zan e l'applauso dei "parlamentari" quello mi fa venire il voltastomaco.Scusate.

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