Lucilla Boari sul podio, medaglia di bronzo nel tiro con l'arco (eurosport.it) |
_MduL, 2 ottobre 2021_
Vi vogliamo parlare questa settimana di Lucilla Boari, una delle nostre atlete olimpiche che tante soddisfazioni, non solo sportive, ci hanno regalato alle ultime olimpiadi di Tokyo.
Ma chi è Lucilla Boari?
Lucilla Boari al tiro (fanpage.it) |
Dal punto di vista sportivo, sappiamo che ha rappresentato l'Italia ai Giochi olimpici estivi di Rio de Janeiro 2016, classificandosi al quarto posto nella prova a squadre insieme a Claudia Mandia e Guendalina Sartori (miglior risultato di sempre per la selezione femminile dell'Italia) e che già, in tale occasione, giovanissima (aveva solo 19 anni), ha dovuto subire una prima esposizione mediatica, insieme alle sue compagne di squadra, essendo tutte state apostrofate come "il trio delle cicciottelle" (ricordate? Noi si, perché è una cosa che ci ha fatto arrabbiare tantissimo: cioè, sono lì che si giocano la medaglia olimpica per la prima volta nella storia e voi, commentatori e giornalisti vari, vi concentrate solo sul loro aspetto fisico? Vergogna. Bene a fatto la Boari a non voler parlare più con i giornalisti per lungo tempo). Quindi, quest'estate, ha partecipato ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 (disputatisi nel 2021 causa Covid), vincendo la medaglia di bronzo nell'individuale femminile e diventando, così, la prima arciera italiana a vincere una medaglia olimpica.
Dallo scorso 30 luglio 2021, di lei sappiamo, infine, che è la fidanzata dell'arciera della nazionale olandese Sanne de Laat.
E chi è Sanne de Laat?
Sanne Laat (ilmessaggero.it) |
Per il resto, non sappiamo altro. Come vedete, le notizie per entrambe le atlete sono molto poche, questo perché tengono alla loro privacy ed a tenere la loro vita privata lontano dai riflettori, senza neanche postare sui social foto insieme o altro, a differenza di quanto fanno tanti altri personaggi famosi. Ora, premesso che non vi è nulla di male a postare ciò che si vuole sui social, anzi, e premesso anche che più le celesbian postano, più è facile per noi, ci sentiamo di dire che a noi queste due ragazze, per questo, piacciono anche di più.
Ma andiamo ai fatti: come è andata quella meravigliosa sera del 30 luglio?
Ebbene, in quella splendida notte estiva di Tokyo, rinviando a quanto riportato estesamente dall'articolo del mattino.it (link in calce) ecco cosa è successo.
Nella giornata del 30 luglio 2021, dopo aver vinto la medaglia di bronzo, Lucilla viene messa in "diretta video dal villaggio con Casa Italia, di fronte a
dirigenti e giornalisti, quando le mostrano due messaggi registrati. Il
primo dell'amicizia («è Sandro, grande amico e primo tifoso», spiega
aggiungendo particolari), il secondo del cuore.. «Hai fatto un grande
lavoro, sono orgogliosa di te: ti amo molto», dice Sanne, arciera
olandese, chiudendo con «I love you so much».
Lucilla in quel momento non è più il bronzo azzurro Boari, ma semplicemente Lucilla. Nasconde dietro gli occhiali le lacrime, e dice semplicemente: «È la mia ragazza»".
Condividendo pienamente con il messaggero.it, non si tratta, dunque, di un coming out, e nemmeno di un outing: "è un'altra era...Basta dire "lei è la mia ragazza", così, naturale, senza bisogno di spiegare e tantomeno di preoccuparsi del giudizio altrui".
Come è evidente, visto il mondo in cui ancora viviamo, dall'annuncio in poi vi è stata un'esposizione mediatica, come sempre, esagerata, che ha fatto passare in secondo piano perfino il miracoloso e meraviglioso risultato sportivo raggiunto dalla nostra atleta. Quasi tutti i giornali, infatti, dando la notizia della medaglia hanno aperto il servizio dicendo del coming out.
Queste, le parole a commento di Lucilla Boari, rilasciate nell'intervista a repubblica.it del 28/09/2021 scorso (link in calce), "....Alcuni ne hanno parlato con equilibrio e delicatezza, altri hanno insistito pesantemente su quell'aspetto e hanno sottolineato una cosa non vera: che io avessi dedicato la medaglia a Sanne. No, non è andata così, ma pareva bello e utile scriverlo".
E, alla domanda del giornalista Cito, su cosa rimproverava ai giornalisti, rispondeva: "L'interesse esagerato per la vita privata degli atleti. Spesso ci si dimentica che, al di là del nostro vissuto, innanzitutto siamo in gara per portare al massimo compimento le nostre qualità sportive, e di quello dovremmo soprattutto parlare. Capisco la voglia di mostrare anche il nostro lato umano, è giusto e condivisibile, ma c'è un limite che non deve essere mai superato".
Del resto, come dichiarato sempre dalla stessa Boari nell'intervista citata, lei stessa non avrebbe proprio voluto che venisse fuori la sua vita privata. Queste, le sue parole: "Non avrei voluto che la mia storia venisse fuori in quel modo. Non so come dire, volevo che fosse un fatto solo privato, che venisse trattato soprattutto come una cosa normale".
Ed infatti, per Lucilla, di soli 24 anni, così come per tutti gli altri giovani personaggi famosi odierni, avere una compagna con la quale condividere la propria vita è una cosa assolutamente "normale" e così dovrebbe essere, peccato che in Italia - e non solo - si assiste ad un reale scollamento della società che vede i giovani e giovanissimi ormai in grado di comprendere loro stessi ed il mondo senza farsi problemi e senza pregiudizi, dando per scontato di potersi innamorare sia di un uomo che di una donna e di poter essere ciò che si sentono di essere liberamente, ed i meno giovani e gli anziani ancora ancorati a vecchi/inutili/stantii/superati pregiudizi e schemi che rendono la società ancora oggi, nel 2021, così rigida e poco permiabile ai cambiamenti.
I genitori di Lucilla Boari (huffingtonpost.it) |
Grande uomo e padre. Largo ai giovani, dunque. Il guaio è che il potere giuridico-economico-sociale è ancora saldamente nelle mani delle vecchie (e superate) generazioni. A quando un reale avvicendamento?
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