Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Diritti Lgbtqi+: la Chiesa dispone del potere di impartire la benedizione a unioni di persone dello stesso sesso? Ecco la risposta della Congregazione per la Dottrina della Fede dello scorso 22/02/2021 (resa pubblica il 15/03/2021) che tanto fa discutere

Il Palazzo del Sant’Uffizio dove ha sede la Congregazione per la Dottrine della Fede (foto acistampa.com)
 
_MduL, 20 marzo 2021_
 
Con questo post, vi vogliamo parlare della notizia della settimana scorsa che tanto ha fatto discutere, in merito alla negazione alla benedizione delle coppie omosessuali da parte della Chiesa cattolica.
 
Antefatto della notizia è la risposta negativa data lo scorso 22 febbraio 2021 (e resa pubblica dal comunicato stampa del Vaticano in data 15/03/2021) dalla Congregazione per la Dottrina della Fede al seguente quesito ("dubium"): "La Chiesa dispone del potere di impartire la benedizione a unioni di persone dello stesso sesso?".
 
Quesito resosi necessario, in quanto, come riportato dalla Congregazione, "in alcuni ambiti ecclesiali si stanno diffondendo progetti e proposte di benedizioni per unioni di persone dello stesso sesso", anche sulla scia delle (bellissime) affermazioni di Papa Francesco sulle unioni civili gay, quando aveva affermato nel documentario "Francesco", a lui dedicato dal regista russo Evgeny Afineevsky, che le persone omosessuali dovrebbero essere protette dalle leggi sulle unioni civili e che tutti hanno diritto a una famiglia perché figli di Dio (ricordate? Ne abbiamo parlato anche noi nel post del 24/10/2020 scorso. Link in calce al post). 
 
Ma tant'è...che, ad alcuni mesi di distanza, è arrivata questa chiara ed univoca 'marcia indietro' nel riconoscimento delle coppie gay da parte della Congregazione della Dottrina della Fede che ha avuto anche l'avallo del Papa stesso.

(foto confraternita -sangalgano.it)
Ma quali sono le motivazioni addotte per la mancata benedizione delle coppie omossesuali da parte della Chiesa? Eccole, così come riportate nel testo del comunicato stampa diffuso dal Vaticano e da noi rese, speriamo, più comprensibili:

Tra le azioni liturgiche della Chiesa rivestono una singolare importanza i sacramentali, che, come riportato dalla Congregazione sono «segni sacri per mezzo dei quali, con una certa imitazione dei sacramenti, sono significati e, per impetrazione della Chiesa, vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali. Per mezzo di essi gli uomini vengono disposti a ricevere l’effetto principale dei sacramenti e vengono santificate le varie situazioni della vita».
 
Dunque, come specificato dal Catechismo della Chiesa Cattolica «i sacramentali non conferiscono la grazia dello Spirito Santo alla maniera dei sacramenti; però mediante la preghiera della Chiesa preparano a ricevere la grazia e dispongono a cooperare con essa».

Al genere dei sacramentali appartengono le benedizioni, con le quali la Chiesa «chiama gli uomini a lodare Dio, li invita a chiedere la sua protezione, li esorta a meritare, con la santità della vita, la sua misericordia».
 
Esse, inoltre, «istituite in certo qual modo a imitazione dei sacramenti, si riportano sempre e principalmente a effetti spirituali, che ottengono per impetrazione (cioè per preghiera, supplica) della Chiesa».

Di conseguenza, per essere coerenti con la natura dei sacramentali, quando si invoca una benedizione su alcune relazioni umane occorre – oltre alla retta intenzione di coloro che ne partecipano – che ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere e ad esprimere la grazia, in funzione dei disegni di Dio iscritti nella Creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore. 
Sono quindi compatibili con l’essenza della benedizione impartita dalla Chiesa solo quelle realtà che sono di per sé ordinate a servire quei disegni.

Per tale motivo, non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso. 

"La presenza in tali relazioni di elementi positivi, che in sé sono pur da apprezzare e valorizzare", non è comunque in grado di renderle "legittimamente oggetto di una benedizione ecclesiale", poiché tali elementi si trovano al servizio di una unione non ordinata al disegno del Creatore (cioè alla procreazione. A conferma del fatto che, per la Chiesa, l'amore tra due persone viene in secondo piano rispetto alla procreazione...)

Inoltre, poiché le benedizioni sulle persone sono in relazione con i sacramenti, la benedizione delle unioni omosessuali non può essere considerata lecita, in quanto costituirebbe in certo qual modo una imitazione o un rimando di analogia con la benedizione nuziale, invocata sull’uomo e la donna che si uniscono nel sacramento del Matrimonio, dato che - leggete bene ora - «non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppur remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia».

La dichiarazione di illiceità delle benedizioni di unioni tra persone dello stesso sesso non è quindi, e non intende essere, un’ingiusta discriminazione, quanto invece richiamare la verità del rito liturgico e di quanto corrisponde profondamente all’essenza dei sacramentali, così come la Chiesa li intende.

La risposta al dubium proposto non esclude che vengano impartite benedizioni a singole persone con inclinazione omosessuale, le quali manifestino la volontà di vivere in fedeltà ai disegni rivelati di Dio così come proposti dall’insegnamento ecclesiale, ma dichiara illecita ogni forma di benedizione che tenda a riconoscere le loro unioni
In questo caso, infatti, la benedizione manifesterebbe l’intenzione non di affidare alla protezione e all’aiuto di Dio alcune singole persone, nel senso di cui sopra, ma di approvare e incoraggiare una scelta ed una prassi di vita che non possono essere riconosciute come oggettivamente ordinate ai disegni rivelati di Dio.
 
E, a chiusura, "la Chiesa rammenta che Dio stesso non smette di benedire ciascuno dei suoi figli pellegrinanti in questo mondo", ma "non benedice né può benedire il peccato: benedice l’uomo peccatore, affinché riconosca di essere parte del suo disegno d’amore e si lasci cambiare da Lui. 
Che, detto in altri termini, la Chiesa ritiene le unioni gay peccato e le persone omossessuali degne di benedizione se vivono in castità?
Ed ecco, dunque, che, per i suddetti motivi, "la Chiesa non dispone, né può disporre, del potere di benedire unioni di persone dello stesso sesso".
 
Queste le parole, da noi rivisitate e semplificate in più passaggi del testo, della Congregazione per la Dottrina della Fede, che potete leggere e commentare nella loro integrità leggendo il testo originario, il cui link vi riportiamo in calce al post.

Card. Ladaria Ferrer (press.vatican.va)
Congregazione, per completezza di informazione, composta, a quanto è dato leggere sul sito ufficiale vatican.va, dai seguenti "Attuali Superiori":
Prefetto: Card. Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I.
Segretario: S.E. Mons. Giacomo Morandi.
Segretario Aggiunto: S.E. Mons. Joseph Augustine Di Noia, O.P.
Segretario Aggiunto: S.E. Mons. Charles Jude Scicluna
Sottosegretario: Rev.do Matteo Visioli.
Promotore di Giustizia: P. Robert Joseph Geisinger, S.I.
 
Ciò posto, inutile dirvi quante e quali le reazioni a questa risposta data dalla Congregazione della Dottrina della Fede. Su tutte, oltre alle italiche critiche da parte di Cecchi Paone, Fabio Canino, Ermal Meta, quella di Elton John che denuncia anche un'ipocrisia di fondo in tali affermazioni dogmatiche, posto che, come da lui stesso affermato, il Vaticano si rifiuta di benedire le unioni gay perche' 'sono un peccato', ma allo stesso tempo trae "felicemente profitto dall'aver investito milioni in "Rocketman", il film che celebra il modo in cui ho trovato la felicita' dal mio matrimonio con David?" (ricordiamo, infatti, che Elton John, dal 2014, e' unito in matrimonio col regista e produttore David Furnish, con il quale ha avuto anche due figli). Il riferimento è ad una serie di investimenti che avrebbe fatto il Vaticano negli anni passati nel fondo Centurion Global Fund che hanno portato alla realizzazione del film. 
 
E,  tra i cattolici Lgbt americani, le parole di Marianne Duddy-Burke, direttore esecutivo di DignityUSA, la quale ha dichiarato che i membri della sua organizzazione includono coppie dello stesso sesso che sono stati insieme per decenni, perseverando nel loro amore per l'altro di fronte a pregiudizi e rifiuto della famiglia, quindi, «Il fatto che la nostra chiesa ai suoi più alti livelli non possa riconoscere la grazia in questo e non possa estendere qualsiasi tipo di benedizione a queste coppie è semplicemente tragico».
 
Da noi, qui in Italia, per riassumere lo sconcerto di queste posizioni dottrinali, vi riportiamo le parole del pastore Alessandro Esposito, intervistato da Nev per riforma.it (link all'intervista in calce al post), che sono le seguenti: “Dio vuole l’amore e non lo giudica”. "La via da percorrere sta sempre nello spiegare le ragioni delle nostre scelte. Ragioni che in primis riguardano l’umanità e i diritti delle persone, di tutte le persone indipendentemente dalla loro affettività".

E così sia.
MduL


Fonti ed Approfondimenti:
Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede ad un dubium circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso, 15.03.2021;
Articolo "Papa Francesco vieta le benedizioni per le coppie gay e frena le richieste dei vescovi tedeschi" di Franca Giansoldati per ilmessaggero.it del 15/03/2021;
Articolo "Benedizioni vietate per le coppie gay, fioccano critiche al Papa. E anche Elton John si dice «allibito»" su ilmessaggero.it del 16/03/2021;
Articolo "Benedizione coppie gay, «Dio vuole l’amore e non lo giudica»" su riforma.it del 16/03/2021;
Post MduL del 24/10/2020: Papa Francesco: "Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia...Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo...".

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