Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Signora 'razzista e leghista' nega la casa in affitto ad una ragazza lesbica di Foggia perché meridionale...Razzismo batte omofobia (?!)

Deborah Principe nella foto del profilo facebook (foto dal sito leggo.it)
_MduL, 15 settembre 2019_

Non possiamo evitare di parlarvi della notizia di cronaca che ha tenuto banco questa settimana, ci riferiamo alla notizia riportata da tutti i tg e dai maggiori quotidiani online relativa al denegato rilascio di un immobile in affitto ad una ragazza di Foggia.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire perché questa notizia, già interessante di suo per poter capire il 'clima' del momento, è per noi lesbiche anche più importante.
Dunque, prima i fatti.

Tutto ha inizio lo scorso mese di luglio, quando Deborah Prencipe, una ragazza foggiana di 28 anni, che, vivendo in Brianza già dal 2011, decide di volersi avvicinare ancor più alla sua compagna, Laura Ortolani, 26 anni, che vive nel Milanese.
Cerca e visita, dunque, diverse case offerte in affitto fino a quando non trova a Malvaglio, piccola frazione di Robecchetto Con Induno, uno dei comuni più a Nord della provincia di Milano, a due passi dall’aeroporto di Malpensa, la casa perfetta per lei e procede quindi subitaneamente con gli accordi di rito per poter entrare nell'immobile a far data dai primi del mese di ottobre.
A questo punto, proseguendo con le parole di Deborah, l'imprevisto. Ecco quanto dichiarato dalla ragazza: “Cercavo una casa in affitto, la trovo e me ne innamoro. Così mi metto d’accordo con la proprietaria che però, quindici giorni prima dell’inizio del contratto, mi manda un messaggio posticipando il tutto di un mese con scuse poco credibili". Ma non basta, perché dopo ancora la proprietaria rincara la dose e comunica a Deborah che "non se ne fa più nulla, perché preferisce vendere la casa piuttosto che affittarla". 
A ciò, Deborah, che nel frattempo, stante gli accordi presi, non aveva cercato altri immobili e, dunque, era in difficoltà, ha risposto che non trovava "corretto cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto e che i patti erano altri”.  
È a questo punto che interviene Patrizia, la madre cinquantenne, che dice alla povera ragazza quanto segue: “In casa mia i meridionali non devono entrare”. E dopo, scrivendo su WhatsApp le motivazioni della sua decisione: “Come facciamo noi del Nord, la casa se la può acquistare. Basta avere la volontà, basta rimboccarsi le maniche”.

Ecco quindi che, in risposta a queste - terribili - frasi, Deborah prova a ragionare, spiegando a Patrizia che “l’origine non determina né la forza di volontà di una persona né la sua voglia di fare”, ma ciò, come poteva essere prevedibile, ottiene l’effetto opposto a quello sperato da Deborah, al punto che, in un messaggio vocale rilasciato su whatsapp, Patrizia si scatena e dichiara, testualmente:

“Per me i meridionali, i neri e i rom sono tutti uguali. 
Io sono una razzista al 100 per cento. 
Lombarda, proprio di Salvini. 
Lei può essere qui fin da piccolina, ma per me conta quello che c’è scritto sulla carta d’identità. 
E lei è meridionale, non è svizzera. 
Di quello che pensa lei, sinceramente, non me ne frega un cazzo”

Ma non è finita qui, perché vi è anche questa parte dell'audio file: 
“Scriva sotto il post la signora è una salviniana, il suo capitano è Salvini, da quando c’era ancora Bossi la signora era in prima linea. 
Lo scriva: ecco le leghiste cosa fanno, scriva pure, lo dica pure e metta anche questo: che sono felicissima di essere una leghista. 
Lo scriva pure e lo pubblichi pure, perché tanto non ho vergogna. 
Quello è importante da scrivere, lo scriva”.

Insomma, semmai ci fosse qualche dubbio, la signora Patrizia si definisce orgogliosamente legista e “razzista al 100 per cento”, al punto che, per lei, “i meridionali sono sempre meridionali, nell’anno 2000 come nel 4000”.

Come è di tutta evidenza, Deborah e la sua compagna Laura non potevano restare, e non sono rimaste, con le mani in mano, infatti è stata proprio Laura a rendere noto l’episodio, pubblicando su Facebook l'accaduto, ma non solo: le due donne hanno già attivato il loro avvocato e procederanno con la denuncia affinché, come dichiarato a ilfattoquotidiano.it "simili comportamenti siano sempre di meno”.

Questo, dunque, quanto successo a Deborah Principe. Ma passiamo ora alle reazioni.
Stante, infatti, le dichiarazioni di amore leghista della signora Patrizia, Deborah si è sentita in dovere di inviare un invito sulla pagina facebook di Salvini, nella speranza che, come dichiarato dalla ragazza stessa, “...Salvini si dissocerà da tutto questo visto che per lui, oggi, la distinzione tra meridionale e settentrionale non esiste più. Giusto, Matteo?”.
E, in effetti, a rigor del vero, Salvini si dissociato. Questo, infatti, il commento del leader della Lega in merito alla questione, rilasciato ai giornalisti presenti in occasione dell’assemblea degli amministratori leghisti a Milano, tenutasi il giorno dopo l'accaduto: 
“Quella signora è una cretina. Se uno è un imbecille è fuori dal tempo. Non la conosco ed e’ lontanissima dal mio pensiero”
E meno male. Ottima risposta.

Dunque, per ciò che concerne le reazioni alle parole della signora Patrizia, oltre alla subitanea dissociazione del sindaco di Robecchetto con Induno, Giorgio Braga, (sindaco di uno dei comuni con la maggior percentuale di votanti leghisti_ndr) vi è la dissociazione financo del segretario nazionale del partito del quale si sente tanto fiera di appartenere la signora Patrizia e ciò ha portato ad una clamorosa marcia indietro della stessa signora, fino al giorno prima 'orgogliosamente' razzista e leghista.
Queste, infatti, le dichiarazioni del giorno dopo, rilasciate dalla sig.ra Patrizia al programma "La Zanzara", su Radio 24: "Non sono di Salvini, non sono di nessuno, ho anche parenti meridionali. Ditemi cosa devo fare, mi devo sparare?"
“Mi ha fatto sbroccare, non so neanche io cosa mi è partito nel cervello di dire quella cosa, non so come mi è uscito”, ma “non sono né razzista, né salviniana”
E, di nuovo: “Non sono di Salvini, non sono di nessuno, mi ha fatto talmente sbroccare che non so neanche io perché mi è partito di dirle così. Ho anche parenti meridionali, non so come mi è uscito, il cervello mi è partito. Ma ditemi cosa devo fare, mi butto nel Naviglio? Mi devo sparare?” 
A chiusura di intervento, poi, la sig.ra ha spiegato di aver chiesto scusa alla ragazza, dicendosi disposta a ripensarci e ad affittarle l’appartamento. “Ma lei non mi ha più risposto - ha concluso - Le ho perfino chiesto di incontrarci, sono disposta a chiedere scusa, ma non mi risponde più”...e chissà come mai, aggiungiamo noi...

Ma eccoci arrivate al punto cruciale di tutta questa - assurda e - triste storia. La sig.ra Patrizia, prima razzista e leghista e poi non più, ha offeso, villipeso e denigrato Deborah Principe in quanto meridionale, non anche in quanto lesbica...sul fatto che Deborah volesse la casa per stare più vicino e con la sua compagna Laura, la signora Patrizia non ha avuto niente da ridire, ma sul fatto che era foggiana si...cioè, per assurdo, ha prevalso il razzismo sull'omofobia...

Non sappiamo se ridere o piangere per questo.
MduL




Fonti ed Approfondimenti:
Articolo <<Milano, 28enne si vede rifiutare una richiesta d’affitto perché nata a Foggia: “I meridionali son sempre meridionali. Uguali a neri e rom”>> di Ersilio Mattioni per ilfattoquotidiano.it del 13/09/2019
Articolo <<La donna che ha negato l'affitto a una ragazza del sud: "Mi ha fatto sbroccare, non sono razzista">> su huffingtonpost.it del 14/09/2019
Articolo <<Matteo Salvini: "La signora che non affitta ai meridionali è una cretina">> su huffingtonpost.it del 14/09/2019

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