Ed eccoci quasi arrivati alla premiazione della prima edizione del Diversity Media Awards italiano. La cerimonia, che avrà luogo domani, 23 maggio, presso l'Unicredit Pavillon di Milano, è stata voluta ed organizzata dall’associazione no-profit Diversity per premiare i media (tv, radio, web, cinema, pubblicità, stampa e tg) ed i personaggi che nel 2015 hanno rappresentato con simpatia e positività le tematiche e della comunità Lgbt.
Ma cos'è Diversity?
Diversity, presieduta da Francesca Vecchioni, con le parole contenute nel sito ufficiale, è un’associazione di persone che si impegnano per l’abbattimento del pregiudizio e della discriminazione legati al concetto di diversità, nell'ottica di favorire una visione del mondo che consideri la molteplicità come valore e preziosa risorsa per tutti. Le tematiche primarie di cui l’associazione si occupa riguardano i diritti individuali di ogni persona e la lotta contro le forme di discriminazione che ne minano lo sviluppo, con particolare attenzione nei confronti dei temi relativi all’orientamento affettivo e sessuale, all’identità ed espressione di genere, e alle diverse forme di famiglia.
Le principali attività di Diversity sono molteplici e variegate. Tra queste vi è il diffondere la conoscenza di questi temi tramite la cultura per disinnescare i meccanismi di paura derivanti dal “non sapere”, posti alla base di preconcetti negativi sul mondo lgbt che alimentano anche le reazioni omofobiche più gravi e violente.
Le principali attività di Diversity sono molteplici e variegate. Tra queste vi è il diffondere la conoscenza di questi temi tramite la cultura per disinnescare i meccanismi di paura derivanti dal “non sapere”, posti alla base di preconcetti negativi sul mondo lgbt che alimentano anche le reazioni omofobiche più gravi e violente.
A tal fine, utilizzando come riferimento i più autorevoli indici internazionali (Cei, H.R.C. Glaad), l’associazione è il principale organizzatore dei Diversity Media Awards, manifestazioni che premiando i prodotti mediali e le aziende capaci di veicolare in maniera migliore il concetto di diversità come valore.
Nello specifico, questo primo Diversity Media Awards, nasce nell’ambito di una ricerca interdisciplinare, il
Diversity Media Report, coordinata da Diversity in collaborazione con
otto università italiane: qui 42 ricercatori hanno selezionato 200 tra
programmi, produzioni e personaggi dello spettacolo attraverso una
analisi qualitativa di prodotti mediali segnalati dalla rete. La proclamazione dei vincitori si avrà grazie alla sinergia di due diversi sistemi di votazione e valutazione: per il 50% sarà il pubblico che ha votato online ad eleggere i vincitori di ciascuna delle 8 categorie; per il restante 50% i vincitori saranno invece decisi dai centri di ricerca scientifica coinvolti.
Il Diversity Media Awards
Eccoci dunque arrivate al punto, alla prima edizione del Diversity Media Awards. Il tema della serata è ‘Change is coming out’ che, con le parole della presidente di Diversity, Francesca Vecchioni, indica che "Negli ultimi anni qualcosa è
cambiato nella trattazione dei temi Lgbt, anche se ancora molto è da
fare per raggiungere una visione condivisa che consideri la diversità
come valore e risorsa per tutti". “Ogni cambiamento
inizia dalla conoscenza e solo con un’informazione corretta è possibile
superare pregiudizi e paure verso le diversità”.
La manifestazione consta di una previa selezione dei programmi dei vari media, tv-radio-cinema-stampa-web, che nel 2015 si ritiene abbiano contribuito all'abbattimento delle barriere omofobe ed al disvelamento delle tematiche lgbt ed una successiva e conseguente votazione (tenutasi in questi primi mesi del 2016) del miglior programma, in tale ottica, tra la terna di quelli individuati per ogni categoria.
LE NOMINATION:
Ma vediamo, dunque, quali sono le categorie individuate e quali le nomination e cioè le terne di "concorrenti" per ognuna di esse, in vista della proclamazione di domani sera.
> Per il CINEMA: Miglior film italiano
1. Io e lei
1. Io e lei
Perché rivolgendosi a un pubblico ampio e mainstream racconta una storia d’amore tra donne utilizzando gli stessi codici narrativi impiegati per raccontare le storie d’amore tra personaggi di sesso opposto.
2. Né Giulietta né Romeo
2. Né Giulietta né Romeo
Perché (e per come) racconta la storia di una famiglia italiana come tante, in cui il figlio fa (come tanti) coming out con genitori e parenti.
3. Vergine Giurata
3. Vergine Giurata
Perché trae ispirazione da un’antica tradizione albanese per utilizzarla come strumento per sfidare gli stereotipi di genere.
> Per la RADIO – Miglior programma radio
1. Pinocchio – Radio Deejay
Perché sa parlare di temi LGBT, tra cui il matrimonio egualitario e l’omogenitorialità, anche in chiave pop rendendoli fruibili a un’audience giovane e ampia
2. Caterpillar AM – Radio2
Perché tratta notizie e storie a tema LGBT in modo positivo, sfidando la narrazione dominante.
3. Lateral – Radio Capital
Perché inserisce in modo ordinario i temi LGBT nella rassegna stampa quotidiana con puntuale ironia e disarmante efficacia.
> Per la PUBBLICITÀ – Miglior campagna
1. Milioni di passioni – Tim Vision
1. Milioni di passioni – Tim Vision
Perché, tra le molteplici famiglie che si godono una serata sul divano, di fronte alla televisione, mostra anche una coppia gay. Una bella novità nella storia dell’advertising in Italia.
2. Microonde e gustose sorprese – Findus
Perché racconta una storia di coming out dove, tipicamente, accade: una cena in famiglia, ma cotta al microonde, per mostrare che i tempi stanno cambiando.
3. Buone feste dalla famiglia Frozen
3. Buone feste dalla famiglia Frozen
Perché Disney ci ricorda che il vero centro di tutto sono le bambine e i bambini. I suoi auguri di Buone Feste sono rivolti a loro, e alle loro famiglie, di qualunque origine o colore, anche arcobaleno, perché ogni bambina e bambino ci si possa ritrovare
> Per la TV – Miglior serie italiana
1. Un posto al sole – Rai Tre
Perché è la prima soap di produzione nostrana a incorporare temi LGBT nel suo arco narrativo, raccontando una storia di scoperta di se stessi e coming out in contesti differenti (in famiglia, con gli amici, eccetera).
2. È arrivata la felicità – Rai Uno
2. È arrivata la felicità – Rai Uno
Perché è una serie, prodotta dalla televisione pubblica, che utilizza una narrazione rassicurante e quotidiana anche per raccontare, tra le altre, la storia di una coppia di giovani lesbiche in procinto di diventare mamme.
3. Ragion di Stato – Rai Uno
3. Ragion di Stato – Rai Uno
Perché è un film per la TV, andato in onda sulla televisione pubblica, in cui l’orientamento sessuale della protagonista è un dato di fatto e non un problema.
> Per la TV – Miglior serie straniera
1. Grey’s Anatomy – La7 e Fox Life
Perché è una delle serie TV più popolari e ha portato in Italia la prima rappresentazione realistica di una storia d’amore tra donne.
2. Beautiful – Canale 5
2. Beautiful – Canale 5
Perché è una soap opera di culto che, di recente, ha introdotto un personaggio transgender attraverso cui ha spiegato, con tatto e accuratezza, argomenti delicati come il coming out e l’outing.
3. Faking It – MTV
3. Faking It – MTV
Perché parla a spettatrici e spettatori giovani raccontando i momenti tristi e quelli felici che attraversano gli adolescenti LGBT nella scoperta di se stessi e nel rapporto con genitori, parenti e amici. Il tutto mantenendo un raro equilibrio tra ironia, leggerezza e profondità.
> Per la TV – Miglior programma
1. Che Tempo che Fa – Rai Tre
Perché è un talk show che affronta temi LGBT senza controversie e polemiche. Il momento di comicità finale diventa spesso l’occasione per invitare il pubblico e, in particolare, la classe politica a ricordarsi che i diritti umani e civili riguardano indistintamente tutte le persone.
2. Pechino Express – Rai Due
2. Pechino Express – Rai Due
Perché è un reality show di successo, considerato il più gay friendly della TV, in cui la presenza di diverse persone LGBT dichiarate non ne determina la cifra narrativa principale.
3. Italia’s Got Talent – Sky Uno
3. Italia’s Got Talent – Sky Uno
Perché, per la prima volta nella storia della TV italiana, ha ospitato una proposta di matrimonio tra due uomini. Il video è diventato subito virale ed è stato ripreso da notiziari e altri programmi.
4. Sconosciuti – Rai Tre
4. Sconosciuti – Rai Tre
Perché ha raccontato le vite di tutti i giorni delle persone LGBT, riuscendo sempre a evitare sensazionalismi e stereotipi.
5. Vite Divergenti – Real Time
5. Vite Divergenti – Real Time
Perché racconta in modo innovativo e autentico le vite e le esperienze delle persone transgender attraverso la loro stessa voce.
> Per il WEB – Miglior produzione video
1. 10percento Badhole Video
2. Fuori!
3. The Jackal
> PEOPLE – Personaggio dell’anno
Chi si è distinto nel rappresentare la realtà LGBT sostenendo la causa contro pregiudizi e discriminazioni. Candidati:
1. Mika
2. Laura Pausini
3. Tiziano Ferro
4. Barbara D’Urso
5. Fedez
6. Daria Bignardi
Premi all'informazione:
> TV – MIGLIOR SERVIZIO TG
TG1, TG2, TG3, TG4, TG5, Studio Aperto
> STAMPA
– MIGLIOR ARTICOLO DI INFORMAZIONE
Corriere della Sera –
Internazionale – La Stampa – L’Espresso – La Repubblica – Panorama
> STAMPA – MIGLIOR ARTICOLO DI COSTUME
> STAMPA – MIGLIOR ARTICOLO DI COSTUME
Donna Moderna – Grazia – Oggi – SportWeek – Vanity Fair – Wired
Altri premi:
> PREMIO MEDIA YOUNG
Assegnato dai ragazzi delle scuole superiori che partecipano all’analisi utilizzando gli stessi strumenti di valutazione della ricerca qualitativa.
> LGBT AT WORK
Un premio per chi rappresenta le persone LGBT in contesti lavorativi in termini valorizzanti, anche in ragione dei bisogni di cui esse e le loro famiglie possono essere portatrici.
La cerimonia di premiazione
Siete curiose? Niente paura, come detto domani sera, nel corso della cerimonia in live streaming verranno disvelati i vincitori per ogni categoria.
Alcune ultime notazioni sulla cerimonia. La serata, condotta da Fabio Canino e Syria, vedrà presenti non solo i
nominati ma anche ospiti dal mondo dello spettacolo, della cultura e
dello sport. Tra questi: la cantante Malika Ayane, l’ex calciatore
Beppe Baresi, Chef Rubio, i giornalisti Daria Bignardi, Luca Bottura e
Luca Sofri, i presentatori Valeria Marini, Enzo Miccio, Barbara D’Urso e
Costantino della Gherardesca, il politico Vladimir Luxuria e i deejay
la Pina, Diego e la Vale. Oltre, ovviamente, al presidente dell’associazione
Diversity Francesca Vecchioni.
Diretta streaming
Diretta steaming sul sito ufficiale Diversity e su Dplay (il servizio OTT gratuito di Discovery Italia).
Ecco, ora lo sapete. Buona visione.
MduL
Articolo utilizzato per la redazione di questo post:
"Diritti Lgbt, arriva la prima edizione dei Diversity Media Awards. “Premiare l’informazione contro i pregiudizi” di F.Q. per fattoquotidiano.it del 21/05/2016