Vivian Boyack (91) & Alice 'Nonie' Dubes (90) finalmente spose, nel 2014, a Davenport (dailymail.co.uk) |
Abbiamo scelto la foto del matrimonio delle ultranovantenni Vivian Boyack ed Alice Bubes per celebrare l'amore ed il riconoscimento che di questo amore, finalmente!, forse, si sta per fare in tutti gli Stati Uniti d'America (vi ricordate di loro, vero? Ne abbiamo parlato su questo Blog lo scorso 14 settembre. Per chi si fosse persa la notizia, il link in fondo al Post). Ma andiamo con ordine. Prima l'inquadramento sistematico.
E' di questi giorni la (meravigliosa) notizia che la Corte Suprema USA è stata chiamata ad esprimersi sulla estensione del ricoscimento dei matrimoni gay su tutti gli stati della confederazione USA. Fino ad oggi, infatti, sono 37 su 50 gli Stati dove è già possibile sposarsi, ma la Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul principio di diritto che consenta l'equiparazione assoluta di tali matrimoni con quelli eterosessuali, con buona pace della pur cospicua opposizione a tale riconoscimento.
La Corte Suprema USA (lapresse.it) |
Dunque questi 9 supremi giudici americani, sono chiamati ad esprimersi su una questione della massima importanza, non solo e non tanto per la tutela dei diritti delle persone glbt in particolare, ma per il riconoscimento di un principio di evoluzione della società umana tutta. I tempi, comunque, appaiono maturi. Pensate che nessun grande studio legale, in tutta l'america, si è offerto di rappresentare i detrattori di questa rivoluzionaria riforma civile, nessuno!!. Questo è un ottimo segno sul possibile pronunciamento finale della Corte. Incrociamo le dita...
Passiamo ora alla notizia letta sul sempre inestimabile sito cinemagay.it che ha dato impulso a tale post. Tra le news, infatti, si legge la seguente: "La lezione della giudice della Corte Suprema agli Anti-Gay" di Giovanni Drogo da nextquotidiano.it
Ruth Bader Ginsburg (notablebiographies.com) |
Tale notizia riporta le argomentazioni a sostegno del riconoscimento dei matrimoni gay, anticipate da una dei nove giudici della Corte Suprema, certa Ruth Bader Ginsburg, nel contesto di una intervista rilasciata sulla questione.
In particolare, ciò che colpisce è il seguente brano estratto dell'intervista (domande di 'Argument' e risposte del Giudice Ruth Bader Ginsburg: 'RBG') dove la Bader risponde alle obiezioni classiche che vengono poste sul riconoscimento dei matrimoni gay:
Argument: “La corte non ha alcun diritto legale di cambiare una tradizione millenaria“.
RBG: “Oggi il matrimonio non è la stessa cosa di quello che era secondo la common law, sotto la civil law. Una volta il matrimonio era una relazione tra un uomo (in posizione dominante) e una donna (in posizione subordinata). Nel 1982 questa situazione è cambiata in virtù di una decisione di questa stessa Corte che ha rigettato la Head and Master Rule della Lousiana. È quella una scelta che lo stato dovrebbe poter avere? Aggrapparsi all’idea di matrimonio come era una volta?”
Anche una tradizione “millenaria” (qualsiasi cosa voglia dire) può e deve cambiare, stando al passo con i tempi ma soprattutto con l’avanzare dei diritti civili. Per tutti gli altri c’è “Sposati e sii sottomessa”. Il fatto che in passato non esistesse il matrimonio per le coppie omosessuali non significa che la situazione debba continuare a rimanere così come “è sempre stata”;
RBG: “Oggi il matrimonio non è la stessa cosa di quello che era secondo la common law, sotto la civil law. Una volta il matrimonio era una relazione tra un uomo (in posizione dominante) e una donna (in posizione subordinata). Nel 1982 questa situazione è cambiata in virtù di una decisione di questa stessa Corte che ha rigettato la Head and Master Rule della Lousiana. È quella una scelta che lo stato dovrebbe poter avere? Aggrapparsi all’idea di matrimonio come era una volta?”
Anche una tradizione “millenaria” (qualsiasi cosa voglia dire) può e deve cambiare, stando al passo con i tempi ma soprattutto con l’avanzare dei diritti civili. Per tutti gli altri c’è “Sposati e sii sottomessa”. Il fatto che in passato non esistesse il matrimonio per le coppie omosessuali non significa che la situazione debba continuare a rimanere così come “è sempre stata”;
Argument: “Il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è stato consentito per la maggior parte della storia. Perché proprio ora?”
RBG: “Le coppie gay non chiederebbero questo riconoscimento se la legge matrimoniale fosse quella di mille anni fa. Voglio dire, non era possibile. Perché le unioni tra persone dello stesso sesso non sarebbero ricadute nello schema del matrimonio, che era un rapporto di subordinazione. Certamente era un matrimonio tra un uomo e una donna, ma era sempre l’uomo a decidere dove la coppia sarebbe andata ad abitare ed era dovere della donna seguirlo.”
Di nuovo la storia non ci dice altro che come le cose andavano nel passato, non di come dovrebbero andare nel presente o di come andranno nel futuro. L’estensione dei diritti ad un maggior numero di persone possibili è il senso di quello che è lentamente accaduto in questi ultimi secoli. È un procedimento lineare che non si può fermare solo perché “una volta non era così”.
RBG: “Le coppie gay non chiederebbero questo riconoscimento se la legge matrimoniale fosse quella di mille anni fa. Voglio dire, non era possibile. Perché le unioni tra persone dello stesso sesso non sarebbero ricadute nello schema del matrimonio, che era un rapporto di subordinazione. Certamente era un matrimonio tra un uomo e una donna, ma era sempre l’uomo a decidere dove la coppia sarebbe andata ad abitare ed era dovere della donna seguirlo.”
Di nuovo la storia non ci dice altro che come le cose andavano nel passato, non di come dovrebbero andare nel presente o di come andranno nel futuro. L’estensione dei diritti ad un maggior numero di persone possibili è il senso di quello che è lentamente accaduto in questi ultimi secoli. È un procedimento lineare che non si può fermare solo perché “una volta non era così”.
La linearità, coerenza e logicità di tali risposte è evidente, dunque, detto giudice, secondo noi, merita un approfondimento. Ecco quello che abbiamo scoperto su questo giudice, RUTH BADER GINSBURG.
La Bader giovanissima (huffingtonpost.com) |
Ruth Joan Bader è nata a Brooklyn, New York, il 15 marzo 1933 da Nathan Bader e Cecelia Amster.
Sua madre è sempre stata per lei un esempio e l'ha sempre incoraggiata a diventare ciò che voleva essere, emancipandosi come donna, anche se, vivendo la Bader nei primi del secolo scorso, le è toccato, come a tante altre ragazze, di dover andare a lavorare in una fattoria per poter aiutare i genitori nelle spese per il sostentamento agli studi di suo fratello maschio. Comunque, malgrado ciò, e per fortuna, la giovane Ruth è riuscita a studiare.
Sua madre è sempre stata per lei un esempio e l'ha sempre incoraggiata a diventare ciò che voleva essere, emancipandosi come donna, anche se, vivendo la Bader nei primi del secolo scorso, le è toccato, come a tante altre ragazze, di dover andare a lavorare in una fattoria per poter aiutare i genitori nelle spese per il sostentamento agli studi di suo fratello maschio. Comunque, malgrado ciò, e per fortuna, la giovane Ruth è riuscita a studiare.
Ruth, infatti, ha sempre amato leggere ed imparare, ed il suo amore specifico per la Legge è nato alle superiori, mentre scriveva degli articoli sulla "Magna Carta" richiesti dal giornale scolastico. Carriera scolastica di tutto rispetto, visto che frequenta Cornell University e si laurea con lode in "Government".
E' di questi anni, poi, l'incontro con il suo futuro marito, anche lui studente universitario in legge, certo Martin Ginsburg, che sposerà subito dopo la laurea.
Il matrimonio, comunque, non la blocca e la Bader continua la sua carriera alla Harvard Law School, dove, suo malgrado, le viene dato modo già di mettere se stessa al servizio dell'emancipazione femminile. Le donne del suo corso, infatti, erano soltanto 8 su 500 e le discriminazioni erano evidenti. Pensate che arriverà, per protesta, a rifiutare anche ruoli di prestigio in quel contesto accademico.
E' di questi anni, poi, l'incontro con il suo futuro marito, anche lui studente universitario in legge, certo Martin Ginsburg, che sposerà subito dopo la laurea.
Il matrimonio, comunque, non la blocca e la Bader continua la sua carriera alla Harvard Law School, dove, suo malgrado, le viene dato modo già di mettere se stessa al servizio dell'emancipazione femminile. Le donne del suo corso, infatti, erano soltanto 8 su 500 e le discriminazioni erano evidenti. Pensate che arriverà, per protesta, a rifiutare anche ruoli di prestigio in quel contesto accademico.
La Bader inizi carriera(oprah.com) |
Nel proseguo della sua vita e carriera, per seguire il marito, ormai noto ed affermato avvocato, va a vivere New York e passa ad insegnare alla Columbia University.
Andrà quindi avanti con la sua folgorante quanto meritata carriera, riuscendo pure a conciliare i suoi figli e la sua famiglia con tutte le sue affermazioni, quali, per esempio, il fatto di essere stata la prima docente femminile di diritto ad Harvard e tra le 20 donne professori di diritto di tutti gli USA di quei tempi (e stiamo però già parlando degli anni '70!!).
Tra le sue principali attività e meriti anche il suo servizio come avvocato per un'organizzazione non governativa orientata a difendere i diritti civili e le libertà individuali negli Stati Uniti, denominata ACLU: American Civil Liberties Union (Unione Americana per le Libertà Civili, acronimo ACLU), con la quale collabora praticamente da sempre.
Ha quindi sempre operato per la tutela dei diritti civili ma di tutte le categorie, non solo delle donne e, essendo molto brava e preparata, sotto la Presidenza Carter, ha ottenuto anche un posto di giudice alla Corte d'Appello del Distretto di Columbia. Questo anche perché, tutelando i diritti civili delle varie categorie svantaggiate, era riuscita a vincere, come avvocato, ben cinque cause su sei presentate davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
Andrà quindi avanti con la sua folgorante quanto meritata carriera, riuscendo pure a conciliare i suoi figli e la sua famiglia con tutte le sue affermazioni, quali, per esempio, il fatto di essere stata la prima docente femminile di diritto ad Harvard e tra le 20 donne professori di diritto di tutti gli USA di quei tempi (e stiamo però già parlando degli anni '70!!).
Tra le sue principali attività e meriti anche il suo servizio come avvocato per un'organizzazione non governativa orientata a difendere i diritti civili e le libertà individuali negli Stati Uniti, denominata ACLU: American Civil Liberties Union (Unione Americana per le Libertà Civili, acronimo ACLU), con la quale collabora praticamente da sempre.
Ha quindi sempre operato per la tutela dei diritti civili ma di tutte le categorie, non solo delle donne e, essendo molto brava e preparata, sotto la Presidenza Carter, ha ottenuto anche un posto di giudice alla Corte d'Appello del Distretto di Columbia. Questo anche perché, tutelando i diritti civili delle varie categorie svantaggiate, era riuscita a vincere, come avvocato, ben cinque cause su sei presentate davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
La Bader più matura (aclu.org) |
Ed ecco che, infine, Ruth Bader Ginsburg approda come giudice proprio alla Corte Suprema USA, allorquando viene eletta (seconda donna in assoluto) dal Presidente Bill Clinton a tale carica, e ciò anche per poter fronteggiare la preponderanza schiacciante di giudici conservatori che ne facevano parte (ricordiamo che i giudici della corte sono 9).
Una donna, dunque, che seppur nata agli inizi del secolo scorso, non dimentichiamo che è del 1933 (ha da qualche mese compiuto 82 anni), riesce ancora oggi, alla sua età, ad essere innovativa e salda sulla salvaguardia dei diritti civili e politici delle minoranze, rappresentando, nel caso specifico, una delle donne - poche - che nel mondo cambiano ed hanno cambiato le cose.
Del resto, che la Bader è una donna che era destinata a cambiare in meglio il mondo si è visto: tra le prime a studiare legge, tra le prime ad insegnarla, tra le prime ad essere nominata giudice del massimo organo giurisdizionale degli USA. E tutto questo, pur essendo sposata fin da giovane e con dei figli da accudire!.
Perché è anche questo il punto, non importa se la Bader (il suo cognome da ragazza, quello che mi piace usare) è eterossesuale, oppure, magari, lesbica, bisessuale (o come altro le pare) non dichiarata, sono fatti suoi. Ciò che importa è che una donna così esista e sia esistita per rendere la posizione delle donne, e dunque il mondo, migliore.
Ecco chi è Ruth Bader.
Che dire? Complimenti e Grazie al giudice Ruth Bader.
MduL
Articoli e pagine web utilizzati per la redazione del Post:
- Post MduL "LesbianLove: il matrimonio delle meravigliose Vivian & Alice" del 14/09/2014;
- Articolo cinemagay.it "La lezione della giudice della Corte Suprema agli Anti-Gay" di Giovanni Drogo da nextquotidiano.it;
- Pagina wikipedia su Ruth Bader Ginsburg;
- Biografia (in inglese) su Ruth Bader Ginsburg:
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