In questi ultimi anni si è fatto un gran parlare dell'abolizione, ad opera del Presidente Usa Obama, della inutile quanto ipocrita norma tacita "Don't ask, Don't tell", che prevedeva per tutti i componenti e le componenti delle forze armate e statali statunitensi gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e quant'altro le espressioni della vita e del modo di essere umano possano consentire, di non dichiarare il loro orientamento sessuale in alcun modo.
Nello specifico, il "Don't ask, don't tell" ("Non chiedere, Non dire" in lingua inglese), talvolta riportato come DADT, è il termine con cui comunemente ci si riferiva alla linea politica degli Stati Uniti d'America tra il 1993 e il 2010, in merito alla questione dell'orientamento sessuale dei membri del servizio militare.
Questa politica limitava, teoricamente, i tentativi dell'esercito di individuare membri o candidati omosessuali o bisessuali non dichiarati, al contempo escludendo dal servizio militare le persone apertamente gay, lesbiche o bisessuali. Proebiva, dunque, a chiunque "dimostri propensione o intenzione di intraprendere atteggiamenti omosessuali" di prestare servizio nell'esercito, poiché questo "creerebbe un inaccettabile rischio all'alta morale, all'ordine, alla disciplina e alla coesione che sono l'essenza della potenza militare". Inoltre, proebiva anche a qualsiasi persona omosessuale o bisessuale di svelare il proprio orientamento sessuale o di parlare di relazioni omosessuali mentre presta servizio all'esercito.
Questa politica limitava, teoricamente, i tentativi dell'esercito di individuare membri o candidati omosessuali o bisessuali non dichiarati, al contempo escludendo dal servizio militare le persone apertamente gay, lesbiche o bisessuali. Proebiva, dunque, a chiunque "dimostri propensione o intenzione di intraprendere atteggiamenti omosessuali" di prestare servizio nell'esercito, poiché questo "creerebbe un inaccettabile rischio all'alta morale, all'ordine, alla disciplina e alla coesione che sono l'essenza della potenza militare". Inoltre, proebiva anche a qualsiasi persona omosessuale o bisessuale di svelare il proprio orientamento sessuale o di parlare di relazioni omosessuali mentre presta servizio all'esercito.
La proposta di abrogazione del DADT, mediante la modifica di legge, è stata approvata dalla Camera dei Rappresentanti e successivamente dal Senato degli Stati Uniti, nei giorni 27 e 28 maggio del 2010 ed è entrata in vigore nell'anno 2011. Il DADT, dunque, è stato abrogato il 20 settembre 2011 [fonte: il fatto quotidiano]. Solo un anno prima, dunque, della morte di Sally Ride.
Ma andiamo con ordine. Se abbiamo esordito proprio con questa notazione è perché la persona di cui stiamo per parlare in questo post ha avuto la vita rovinata, o, quantomeno, falsata, da questa ipocrita norma del "don't ask, don't tell".
Sally Ride Astronauta negli anni '80 |
Parliamo, infatti, di Sally Kristen Ride, nata a Los Angeles, 26 maggio 1951 e morta a La Jolla, il 23 luglio del 2012 che è stata la prima astronauta statunitense a raggiungere, il 18 giugno 1983, lo spazio a bordo della STS-7, rientrando sulla terra dopo poco meno di una settimana, il 24 giugno 1983 (prima di lei solo due donne sovietiche, Valentina Vladimirovna Tereškova e Svetlana Evgen'evna Savickaja avevano compiuto la medesima impresa).
Ma chi era Sally Ride? Sally, figlia primogenita di Dale e Joyce Ride, ha frequentato la Westlake School for Girls high school a Los Angeles (attualmente Harvard-Westlake School) con una borsa di studio per il tennis, grazie al fatto che, oltre all'interesse per le scienze, era una giocatrice di tennis a livello nazionale. Ha frequentato lo Swarthmore College e si è laureata in Inglese e fisica alla Stanford University vicino a Palo Alto, California, quindi ha conseguito il master e il Dottorato in fisica presso la stessa università mentre era ricercatrice in astrofisica e fisica del laser.
Nel 1978 è entrata alla NASA grazie al primo concorso aperto anche alle donne per tale carriera e vi è rimasta fino al 1987, rimanendo nello spazio, complessivamente, più di 343 ore. Da notare, inoltre, che Sally Ride, che era all'ottavo mese di addestramento in vista della sua terza missione, venne nominata membro della commissione d'inchiesta che ha indagato sulle cause del disastroso incidente che coinvolse lo Shuttle Challanger e da questa esperienza, venne trasferita al quartier generale della NASA a Washington DC, dove rimase fino alla fine della sua opera.
Sally Ride in età più adulta |
Ecco, questa la sua carriera, sennonché, questa donna ormai famosa ed importante, stiamo parlando degli anni ottanta, ha dovuto piegarsi comunque al sistema e mostrare la facciata ipocrita e perbenista che le era stata richiesta, sposandosi - e rimanendo sposata - con un suo collega, l'astronauta della NASA Steven Hawley fino al giorno della sua scomparsa, a soli 61 anni, per un tumore al pancreas, il 23 luglio 2012.
Quello che nessuno doveva chiedere e sapere, però, è venuto fuori lo stesso ed è stata proprio la fondazione a lei intitolata ha comunicalo dopo la sua morte: Sally Ride era bisessuale ed ha avuto una compagna che l'ha accompagnata nella vita per ben 27 anni, l'ex atleta e collega Tam O'Shaughnessy.
Sally & Tam |
Il prossimo 23 luglio, dunque, un pensiero a Sally Ride.
MduL
Fonti: