Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Il gruppo "lesbo" delle t.A.T.u. alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Sochi

Ed ecco che, inevitabilmente, occorre parlare della cerimonia di apertura dei giochi olimpici invernali che si è svolta lo scorso 7 febbraio 2014 a Sochi, in Russia.
Occorre parlarne perché, come avrete sicuramente sentito su tutti i giornali e tg, la Russia, al momento, non è certo rinomata per la sua apertura verso i gay e, anzi, l'omofobia del suo Capo di Governo, indiscusso leader, Vladimir Putin, è nota.
Ma andiamo con ordine. La cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Sochi era prevista come una delle più spettacolari nella storia dei Giochi Olimpici. Alla vigilia dello show, il presidente del comitato organizzativo Sochi 2014, Dmitry Chernyshenko, stuzzicava i giornalisti, senza svelare i dettagli. Tutto sarebbe stato svelato dopo le 20.14 ora locale (17.14 ora italiana), dopo che il presidente russo Vladimir Putin in persona, avrebbe dato il via alla cerimonia inaugurale. 
Una cosa si sapeva però, e cioè che la colonna sonora dello show d’apertura sarebbe stata la grande musica classica russa, Chaikovsky in primis, e che l’inno olimpico sarebbe stato cantato dal soprano russo di fama internazionale Anna Netrebko, ma anche che avrebbero presenziato sul palco le due giovani cantanti russe che una decina di anni addietro avevano scalato le classifiche mondiali con tre famosissimi tormentoni "All the Things She Said (2002)" seguito da "Not Gonna Get Us (2003)" e da "All About Us (2005)", le due giovani amiche Elena Katina Sergeevna e Yulia Volkova Olegovna, in arte le t.A.T.u. .

Ma come chi sono le t.A.T.u.?!. Le  "t.A.T.u." (in russo: Тату, tradotto: "Questa Quella", inteso come "questa ragazza quella ragazza", a volte anche scritto tatu) è un gruppo musicale russo nato a Mosca nel 1999 e composto dalle cantanti Lena Katina e Julija Volkova, che ha ottenuto una rilevante notorietà internazionale. Il loro album di debutto 200 Po Vstrečnoj è il primo album russo a ricevere una certificazione d'oro a livello internazionale. Nel 2002 con la pubblicazione del loro primo album di debutto inglese 200 km/h in the Wrong Lane le t.A.T.u. diventano le prime ed uniche cantanti a ricevere l'IFPI Platinum Europe Award per lo stesso album in due lingue diverse. Nel 2004 il gruppo prende una pausa dopo essersi separato dal proprio manager, finito in carcere, nel frattempo Julija Volkova è rimasta incinta del suo ex fidanzato; nel 2005 il duo ritorna in studio per registrare Dangerous and Moving e Ljudi Invalidy; nel corso del 2006 le t.A.T.u. pubblicano la compilation The Best e poi lasciano la Universal; nel 2008 il loro terzo album russo, Veselye Ulybki, viene pubblicato il 21 ottobre in Russia e sullo store digitale iTunes. Nel 2009 il gruppo t.A.T.u. cessa di esistere a tempo indeterminato, Julija Volkova e Lena Katina iniziano le loro carriere da soliste, fino alla data della cerimonia di Sochi, appunto.  

Il 7 Febbraio, infatti, le t.A.T.u. si esibiscono con Nas Ne Dogonjat (versione russa di Not Gonna Get Us) al pre-show delle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014. L'esibizione riscuote subito un grandissimo successo mediatico, tanto da far parlare nuovamente del duo in tutto il mondo. Molti gli articoli e i servizi, ma altrettanti i commenti di disapprovazione riguardo la performance: dopo le leggi "anti-gay" approvate dalla Russia nel 2013, la scelta di far esibire alle Olimpiadi invernali di Sochi un gruppo diventato famoso per una presunta relazione lesbica, viene interpretata come una decisione estremamente ipocrita agli occhi di molti. Il 28 Febbraio, Lena e Julija terranno un concerto a Minsk" [fonte wikipedia].
Ecco, la sensazionale notizia e la questione di cui venire a discutere è proprio questa: la partecipazione delle t.A.T.u. alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici russi. Questo perché, agli occhi del mondo, come riportato anche da wikipedia, la loro presenza è apparsa essere, come in effetti è stata, una risposta di Putin alle critiche ricevute dall'Occidente circa le violazioni dei diritti degli omosessuali nella Federazione, simboleggiate dalla controversa legge contro la 'propaganda gay tra i minori.
E questo anche se il produttore, a suo tempo, non aveva confermato questa lettura, limitandosi a ricordare che le ragazze sono state uno dei pochi gruppi musicali russi a raggiungere un successo di livello mondiale ed è per quello che hanno presenziato; in ciò, supportato dall'organizzatore dell'evento, il quale, nella conferenza stampa antecedente la cerimonia, ha dichiarato che, "non essendo il pop locale famoso come quello inglese, non potevamo fare come a Londra nel 2012", e, dunque, poco pop, con uno dei gruppi russi più famosi, le t.A.T.u. appunto, e tanta musica classica e balletto".
Ma perché, direte voi, la loro esibizione alla cerimonia di Sochi ha rivestito (o meglio, avrebbe dovuto rivestire) una così grande importanza? Semplice, perché la presunta relazione lesbica tra le due ragazze, già ai tempi del loro enorme successo, era sulla bocca di tutti, al punto che Elena e Yulia hanno fatto anche un documentario per smentire queste presunte voci sul loro rapporto saffico, il documentario "Anatomy of t.A.T.u." e questo, nelle intenzioni degli organizzatori dei giochi e dello stesso Vladmir Putin avrebbe dovuto essere la degna risposta alle molteplici defezioni e rimostranze portate avanti da tutti gli Stati, e da tantissimi singoli atleti, che avrebbero dovuto partecipare e/o hanno partecipato a detta cerimonia di apertura dei giochi e, più in generale, ai giochi olimpici stessi.

Su questo punto, sorvolando sulla presenza e sulle prese di posizione del nostro Stato (assolutamente inesistenti ed inconcludenti), che ha visto la partecipazione del nostro Presidente del Consiglio, Letta, alla manifestazione (uno dei pochi Capi di Stato che hanno partecipato alla cerimonia, ma, si sa, da noi le ragioni di stato e gli interessi economici prevalgono da sempre sui diritti umani!! Destra o Sinistra che sia, sigh!!), tra gli Stati che si sono strenuamente battuti contro l'omofobia russa nei confronti delle persone gay, oltre agli Stati Uniti, la Germania che, proprio alla cerimonia di apertura dei giochi, ha fatto sfilare tutti i suoi atleti con una divisa arcobaleno (Grandi!!). A riprova del fatto che un gesto può più di mille parole.
MduL


Per scrivere questo Post, ci si è avvalse dei seguenti articoli: