Ultimo aggiornamento il 24 marzo 2024

Ma se la regina fosse lesbica, l'erede chi sarebbe?


Ecco, questo è il titolo che ho visto nella rubrica "Bioritmi" di Claudia Arletti, sul numero della rivista settimanale "Venerdì di Repubblica" del 7 giugno 2013.
Sorpresa, ma convinta che lo scenario sia plausibile in un futuro prossimo nemmeno troppo lontano (speriamo!), stante il fatto che proprio in questi giorni è atteso/a un altro/a erede al trono di Inghilterra (terzo/a in linea di successione), da parte di Kate Middleton, incuriosita, mi sono messa subito a leggere l'articoletto della Arletti, che, per fare prima e per correttezza, vi riporto qui integralmente: "E se la regina fosse lesbica e si sposasse e poi facesse un figlio, quel bebè sarebbe l'erede al trono?". La sortita dell'ex ministro Tory Norman Tebbit, 82 anni, ha mandato in fibrillazione i media britannici, alle prese - anche lì - con furibonde discussioni sulle unioni gay. Un principino concepito con l'eterologa non è alle viste, però l'uscita di Tebbit è una spia; ovunque non si parla più solo di unioni gay, ma ci si concentra sulle "implicazioni", come il diritto di avere figli e il diritto che questi figli hanno di "entrare in società" a pieno titolo.
In Francia i dirigenti dell'Ump sanno di potere puntare, al massimo, a ridimensionare la legge proprio lì dove consente le adozioni. E sempre le adozioni sono il confine che Giancarlo Galan non si sente di valicare nella sua idea di legge (ci sarebbe anche il limite linguistico: "Meglio unioni, con matrimoni la legge non passerebbe mai"). Lord Tebbit commette però un errore: proietta il reale bebè nel futuro. Invece i bambini figli di coppie gay ci sono già; nati di solito all'estero grazie a semi o ovuli donati, vanno a scuola, giocano a calcetto o fanno hip pop. Ma l'Italia riconosce loro un solo genitore, quello biologico. Tommaso Giartosio (Famiglia Arcobaleno), racconta l'angoscia: in caso di separazione dei genitori, o in caso di morte del genitore biologico, bisogna convincere il tribunale che anche l'"altro" membro della coppia è un genitore, e non sempre ci si riesce. Urge cambiare prospettiva: "Per prima cosa il Parlamento garantisca i diritti dei bambini", e la legge sulle unioni verrà da sé.
p.s. Lo "scenario Tebbit" ha scatenato i commenti sui siti britannici. The answer is yes, ha tagliato corto una ragazza."
Ciò riportato, concedetemi ora di implementare il bell'articolo di Claudia Arletti con il video documentario andato in onda circa una settimana addietro (se non ricordo male) nel contesto del programma "I Dieci Comandamenti" ed intitolato "Le due Mamme".
MduL