Ebbene si, eccoci al terzo paese dell'America latina, dopo Argentina e Messico, il cui Parlamento riesce ad approvare la legge sui matrimoni gay.
Anche in questo caso non è stato facile. Anche in questo caso hanno avuto forti opposizioni, soprattutto dalla Chiesa cattolica che, si sa, nel mondo latinoamericano è più forte che mai, ma ci sono riusciti!!! Si, ci sono riusciti!!. Come è stato (quasi definitivamente) fatto in Francia, nella nostra vicinissima Francia, anche in Uruguay dei politici illuminati si sono mossi ed imposti per approvare questa legge di civiltà e democrazia.
Certo, ci sono ancora alcuni limiti, come per esempio il fatto che non sia consentito a coppie omosessuali straniere di recarsi in Uruguay per sposarsi, essendo tale permesso accordato solo alle coppie etero, ma è indiscutibile il grande merito del Presidente uruguagliano, José Mujica, che è riuscito a tenere testa alla Chiesa che aveva ordinato ai "suoi" parlamentari di votare secondo coscienza, bollando tale iniziativa di uguaglianza nel matrimonio, come un semplice pretesto per indebolire ancor più l'istituto del matrimonio.
Insomma, viva Uruguay, Argentina (la cui Presidentessa, è noto, non ha affatto buoni rapporti con il Papa Francesco), Città del Messico (preciso, infatti, che la legge sui matrimoni gay vale solo a Città del Messico), Francia, Canada e tutti gli altri paesi - in tutto soltanto 12 - che hanno modificato la loro legislazione per far spazio anche alla tutela dei diritti delle persone omosessuali.
MduL.