Elena Ethel Schlein, detta Elly (foto today.it) |
_MduL, 26 marzo 2023_
Stante i meravigliosi, quanto insperati sviluppi di queste ultime settimane, oggi vi parliamo di nuovo (avevamo già parlato di lei nel 2020, in occasione del suo coming-out nel programma "L'Assedio" di Daria Bignardi, del 12 febbraio) di Elly Schlein, il nuovo segretario/la nuova segretaria del Partito Democratico, per farvi scoprire come le sue origini, il suo vissuto ed il suo essere rispecchino, per sé stessi, i principi della sinistra. Vediamo perché.
La famiglia:
Elly Schlein con i genitori (foto corriere di bologna) |
Ha un fratello, il matematico, Benjamin Schlein, nato nel 1975 ed una sorella, Susanna Schlein, nata nel 1978, che è primo consigliere diplomatico
all'Ambasciata italiana ad Atene ed ex-capo della cancelleria consolare
dell'ambasciata italiana a Tirana (vittima di un attentato presso la sua abitazione, in Atene, lo scorso mese di dicembre, dal quale, per fortuna, sia lei che la sua famiglia sono usciti illesi).
La sua famiglia, dunque, è formata da una donna italiana che si innamora e sposa un americano, con il quale forma una famiglia che si sposterà per il mondo, in più occasioni. Più cosmopolita di così...
Intendesi per Cosmopolita, infatti, come riportato dal dizionario Treccani: "chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e i proprî interessi alla nazione dov'è nato, ma li estende alle altre nazioni e agli altri popoli". Dunque, Elly Schlein è cosmopolita.
Le origini:
Elly (il suo nome per esteso unisce quello delle due nonne: la materna Elena e la paterna Ethel, di origine lituana) è di origine ebraica aschenazita, nel senso che i suoi avi paterni erano originari di Žovkva, un villaggio vicino a Leopoli, allora parte dell'Impero austro-ungarico ed oggi situato nella martoriata Ucraina.
Al tempo, il cognome della famiglia del padre era infatti "Schleyen", modificato nell'attuale - per noi difficilissimo - Schlein dal nonno, il quale, al suo arrivo in America, ad Ellis Island, dove si era rifugiato con la famiglia per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei della seconda guerra mondiale, aveva deciso di mutare il cognome originario in quello attuale, ed il suo nome da Herschel in Harry.
Agostino Viviani (foto corriere di Bologna) |
Ne discende che Elly Schlein è, per sua stessa natura, antisemita e frutto di mescolanze etniche che l'hanno resa ciò che è oggi. Concetti come integrazione razziale, fanno il paio con la sua vita ed ora, davvero e fino in fondo anche con il partito democratico.
La sua vita:
La vita di Elena Ethel Schlein, come vedrete, da quando è in Italia, si sviluppa ed inviluppa con la politica. Ecco le tappe che l'hanno portata alla segreteria del maggiore partito di sinistra italiano.
Elly Schlein alla laurea (foto Corriere di Bologna) |
Ed è proprio negli anni universitari che diventò politicamente attiva, venendo eletta due volte
nel Consiglio di facoltà come rappresentante degli studenti.
Quale figlia di un cittadino degli
Stati Uniti, è anche cittadina americana e ciò ha molta importanza, in
quanto la sua formazione politica inizia proprio in America, in
occasione delle elezioni politiche che vedono Barack Obama come
candidato Presidente.
Nel
2008 a Chicago, infatti, partecipa come volontaria alla campagna
elettorale di Barack Obama per le elezioni presidenziali statunitensi e
nel 2012, sempre a Chicago, partecipa anche alla campagna di Barack
Obama per la sua rielezione.
Contestuale al suo impegno in America, vi è l'impegno politico in Italia, dove, nel 2011, contribuisce a fondare a Bologna l'associazione studentesca universitaria Progrè che si occupa di approfondire e sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi legati alle politiche migratorie e alla realtà carceraria, pubblicando una propria rivista e organizzando, dal 2012 e con cadenza annuale, ProMiGrè, un "festival" con incontri e tavole rotonde con la partecipazione di politici ed esperti.
Alle elezioni per Barack Obama (dagoscopia.com) |
Contestuale al suo impegno in America, vi è l'impegno politico in Italia, dove, nel 2011, contribuisce a fondare a Bologna l'associazione studentesca universitaria Progrè che si occupa di approfondire e sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi legati alle politiche migratorie e alla realtà carceraria, pubblicando una propria rivista e organizzando, dal 2012 e con cadenza annuale, ProMiGrè, un "festival" con incontri e tavole rotonde con la partecipazione di politici ed esperti.
Sempre nel 2012, collabora, in qualità di segretaria di produzione, alla realizzazione del documentario "Anija - La nave", riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013.
Nell'aprile 2013, dopo l'affossamento
della candidatura al Quirinale di Romano Prodi a causa di un centinaio
di franchi tiratori tra le file del PD, i cosiddetti 101, decide con
altri di dare vita alla campagna di mobilitazione "#OccupyPD", poi
sfociata nell'occupazione di numerose sedi del partito per dare voce al
malumore di parte della base giovanile circa la scelta dei vertici
nazionali di far nascere il Governo Letta con una maggioranza basata
sulle cosiddette "larghe intese".
Nel
dicembre dello stesso anno aderisce alla mozione che, in vista delle
elezioni primarie, sostiene la candidatura di Pippo Civati a segretario
nazionale del PD. È quindi eletta come esponente della corrente
"civatiana" alla Direzione nazionale del partito. Nel settembre 2020, a poche settimane dal referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari legato alla riforma Fraccaro avviata dal governo Conte I guidato dalla Lega assieme al Movimento 5 Stelle e ultimato dal governo Conte II rappresentato dalla coalizione tra M5S e PD, Schlein annuncia il suo voto contrario, in dissidenza con la posizione del suo presidente di Regione e con gli alleati del PD, schierati in maggioranza per il sì.
La Schlein con Civati (il Gazzettino di Reggio) |
Nel febbraio 2014 si candida con il
Partito Democratico per un seggio all'Europarlamento nella
circoscrizione nord-orientale, dando vita a una campagna elettorale,
ribattezzata "Slow Foot", all'insegna della sostenibilità e lanciando
l'hashtag, che presto diventa virale, "#siscriveschlein".
Alle elezioni europee del 25 maggio 2014 risulta eletta parlamentare europea con 53.681 voti di preferenza. Una volta eletta, nel contesto europeo, diviene vicepresidente della delegazione alla commissione parlamentare di stabilizzazione e di associazione UE-Albania (D-AL) e membro della Commissione per lo sviluppo (DEVE).
Dopo la sua prima legislatura sceglie di non candidarsi per le elezioni europee del 2019.
Nel maggio 2015, tramite un post su Facebook, annuncia l'abbandono del Partito Democratico, essendo in dissenso con la nuova linea politica del partito impressa dal Segretario Matteo Renzi, e aderisce a Possibile, il partito fondato da Giuseppe Civati, dove resterà fino al maggio 2019.
Si candida e viene eletta consigliere regionale in Emilia-Romagna alle regionali del 2020 con 22.098 voti personali, distribuiti tra i collegi di Bologna (15.975), Reggio Emilia (3.896) e Ferrara (2.227), nella lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista formata da Articolo Uno, Sinistra Italiana, èViva e realtà politico-associative locali.
Ed è con queste
elezioni che arriva il grande successo politico di Elly Schlein che
risulta la candidata con più preferenze personali in tutta la regione,
superando anche i candidati di partiti maggiori.
Indubbio, dunque, il successo personale della Schlein a dette elezioni, al punto da spingere, l'11 febbraio 2020, il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a nominarla Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, con delega al Welfare e al Patto per il Clima.
Alle elezioni europee del 25 maggio 2014 risulta eletta parlamentare europea con 53.681 voti di preferenza. Una volta eletta, nel contesto europeo, diviene vicepresidente della delegazione alla commissione parlamentare di stabilizzazione e di associazione UE-Albania (D-AL) e membro della Commissione per lo sviluppo (DEVE).
Dopo la sua prima legislatura sceglie di non candidarsi per le elezioni europee del 2019.
Nel maggio 2015, tramite un post su Facebook, annuncia l'abbandono del Partito Democratico, essendo in dissenso con la nuova linea politica del partito impressa dal Segretario Matteo Renzi, e aderisce a Possibile, il partito fondato da Giuseppe Civati, dove resterà fino al maggio 2019.
Si candida e viene eletta consigliere regionale in Emilia-Romagna alle regionali del 2020 con 22.098 voti personali, distribuiti tra i collegi di Bologna (15.975), Reggio Emilia (3.896) e Ferrara (2.227), nella lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista formata da Articolo Uno, Sinistra Italiana, èViva e realtà politico-associative locali.
La Schlein con Bonaccini (bolognatoday.it) |
Indubbio, dunque, il successo personale della Schlein a dette elezioni, al punto da spingere, l'11 febbraio 2020, il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a nominarla Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, con delega al Welfare e al Patto per il Clima.
Il 5 febbraio 2021 viene confermata nell'ufficio di presidenza di Green Italia.
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidata alla Camera dei deputati come indipendente, in posizione di capolista del collegio plurinominale Emilia Romagna 02 tra le liste del Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista, risultando eletta.
Seguono le dimissioni da vicepresidente della Regione il 24 ottobre.
Nella XIX legislatura è componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni.
Da segnalare, l'episodio che l'ha portata sulla cresta dell'onda al tempo, laddove, in chiusura della campagna elettorale del Pd prima delle elezioni politiche, a Roma, sul palco, aveva scandito queste parole: «Sono una donna. Amo un’altra donna e non sono una madre, ma non per questo sono meno donna». E ancora: «Non siamo uteri viventi, ma persone coi loro diritti». Evidente il riferimento alle parole a suo tempo pronunciate da Giorgia Meloni (a tutt'oggi un tormentone), così come la netta posizione politica della Schlein, data, ancora una volta, direttamente dal suo vissuto e non solo da posizioni più o meno ideologiche.
Elly Schlein nel febbraio 2023 (foto radiocolonna.it) |
Nelle votazioni interne ai circoli del PD, riservate agli iscritti, Schlein ottiene 52.637 voti, pari al 34,88%, contro il 52,87% del candidato avversario Stefano Bonaccini, il 7,96% di Gianni Cuperlo e il 4,29% di Paola De Micheli, arrivando così alle primarie aperte insieme a Bonaccini.
Quindi, alle elezioni primarie, tenutesi il 26 febbraio 2023, vince la segreteria del partito democratico, venendo eletta con 587.010 voti, ossia il 53,75%, contro 505.032 voti, ossia il 46,25%, di Stefano Bonaccini.
Per la prima volta nella storia del partito l'esito del voto degli iscritti è stato ribaltato nelle primarie aperte; per la prima volta nella storia, il segretario di partito è una donna; per la prima volta il segretario PD non è nato in Italia; per la prima volta nella storia, il segretario è una donna giovane e dichiaratamente bisessuale/fluida.
Elly Schlein è stata infine ufficialmente eletta nell'Assemblea nazionale del partito, lo scorso 12 marzo 2023, portando finalmente il partito lì dove doveva essere, cioè a sinistra!.
I suoi amori:
Come detto, e come qui soprattutto interessa, Elly Schlein, tra le altre cose, è anche una di noi, essendo dichiaratamente bisessuale/fluida, come da noi scoperto e riportato già nel 2020, in occasione del post dedicatole in occasione della sua intervista rilasciata nella prima puntata di stagione del programma "L'Assedio" di Daria Bignardi,
andata in onda lo scorso 11 febbraio sul canale 9, per parlare del suo
enorme successo politico nelle ultime elezioni regionali in
Emilia-Romagna e per parlare di se stessa.
Quindi, nel corso dell'intervista, dopo la prima fase nella quale, in
effetti, la conduttrice e la Schlein hanno parlato di politica, le
domande della Bignardi virano verso la parte più divertente ed
interessante, relativa alla vita privata della Schlein e qui arriva
l'inaspettato...
Queste le sue parole "Di solito sono molto riservata però faccio
un'eccezione: sì sono fidanzata, ho avuto diverse relazioni in passato: ho amato molti uomini e ho amato molte donne. In questo momento sto con una ragazza e sono felice finché mi sopporta...".
Bellissima anche la risposta alla domanda di Daria Bignardi,
che, con riferimento alla polemica di allora, scatentata da una frase di Amadeus, il quale in conferenza stampa per Sanremo, aveva lodato la capacità della modella Francesca Sofia Novello di stare "un passo indietro" rispetto al suo compagno, il campione di motociclismo Valentino Rossi, le aveva chiesto se la compagna camminasse un passo avanti o indietro la
neo vicepresidente. Questa la risposta di Elly Schlein: "Sempre fianco a fianco. Questo è l'importante".
Elly Schlein con la compagna Paola (foto Diva e Donna da firenzetoday.it) |
Certo, una cosa sulla fidanzata di Elly Schlein la vogliamo dire anche noi: è veramente bella!!! Complimenti ad Elly Schlein.
Ecco fatto, ora sapete tutto di lei (bhè, quasi tutto).
MduL
Fonti ed approfondimenti:
Pagina Wikipedia su Elly Schlein;
Post MduL del 13/02/2020 "Elly Schlein: ecco a voi il meraviglioso ed inaspettato coming out della Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna nell'intervista di Daria Bignardi per il programma l'Assedio";
Articolo "Il coming out di Elly Schlein: "Ho amato molti uomini e donne. Ora sto con una ragazza e sono felice"" su repubblica.it del 12/02/2020
Articolo "Da dove arriva Elly Schlein" su ilpost.it del 13/02/2020
Articolo "Il coming out di Elly Schlein: "Ho amato molti uomini e donne. Ora sto con una ragazza e sono felice"" su repubblica.it del 12/02/2020
Articolo "Da dove arriva Elly Schlein" su ilpost.it del 13/02/2020
Video con la parte dell'intervista di Daria Bignardi ad Elly Schlein, dove si parla dei suoi amori.
Link al video con l'intervista integrale al programma l'Assedio, sul sito del canale 9
Link al video con l'intervista integrale al programma l'Assedio, sul sito del canale 9
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