Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Diritti Lgbtqi+ e Chiesa: le posizioni 'eretiche' di Don Giulio Mignani - La negazione della benedizione alle coppie omosessuali è un errore, così come la 'concessione' e non il 'diritto' alla benedizione delle persone gay, in quanto tali

Don Giulio (foto da dietrolanotizia.it)

_MduL, 3 aprile 2021_
 
Ma quanto ci piace Don Giulio Mignani, parroco di Bonassola, un piccolo paesino sulla riviera spezzina, in Liguria, che ha avuto il coraggio di portare al conoscenza del mondo intero le sue posizioni antitetiche rispetto alla dottrina ufficiale ecclesiastica, in merito alle persone Lgbtqi+ ed alle unioni gay.
 
Il prete, infatti, ha preso formalmente le distanze dalla posizione dottrinale espressa dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, ed avallata dalla firma del Pontefice, negando la benedizione alle unioni omosessuali e lo fa non solo dichiarando il suo dissenso, ma mettendo anche in atto forme di protesta attive, come la rinuncia alla benedizione delle palme, in questo periodo di Pasqua. Ma, andiamo con ordine.
 
Non so se ricordate il trambusto creato da tali affermazioni dottrinarie, così come rese note il 13 marzo scorso, allorquando un comunicato stampa del Vaticano, portava alla conoscenza omnia la risposta negativa data dalla Congregazione per la Dottrina della Fede al quesito che le era stato sottoposto, se "la Chiesa dispone del potere di impartire la benedizione a unioni di persone dello stesso sesso", delle quali vi abbiamo parlato in un nostro post del 20 marzo 2021 scorso (link in calce).

Ebbene, tali posizioni dottrinarie proprio non sono piaciute a don Giulio, per il quale, non riconoscere la benedizione alle coppie omosessuali è sbagliato e va contro la parola di Gesù, così come è sbagliato 'concedere' la benedizione al soggetto omosessuale in quanto tale, se si astiene dal peccato.
Le famiglie arcobaleno, infatti, sono frutto dell'amore, esattamente come quelle eterosessuali e le persone omosessuali devono essere - 'sono degne di essere' - benedette dalla Chiesa nello stesso identico modo delle persone eterosessuali.
 
Queste le sue parole, pronunciate durante l'omelia della messa della Domenica delle Palme, che apre la Settimana Santa per i cristiani: "Se non posso benedire le coppie formate da persone dello stesso sesso, allora non benedico neppure palme e ramoscelli d'olivo". 
Ha spiegato, infatti, Don Giulio che, premesso che la benedizione delle Palme è "collegata alla processione in ricordo dell'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. Non potendo fare tale processione, a motivo delle norme anti-Covid, personalmente ritengo non abbia allora senso benedire le Palme", ritengo e sono "contento che questa mia decisione di non benedire le palme e gli ulivi avvenga a pochi giorni dalla pubblicazione del documento della Congregazione per la dottrina della fede". 
Così facendo, ha quindi confermato che la mancata benedizione delle Palme rappresenta "una forma di protesta attraverso la quale manifestare il mio ritenere assurdo tale divieto ribadito dalla Congregazione per la dottrina della fede. Nella chiesa si benedice di tutto, non solo le palme ma a volte, purtroppo, sono state benedette anche le armi, però non si può benedire l'amore vero e sincero di due persone perché omosessuali. Ma, ancora più grave, è il fatto che si continui a chiamare "peccato" questo loro amore. A rimetterci - ha concluso - non sono certo le persone omosessuali, le quali possono tranquillamente fare a meno della benedizione della Chiesa, perché intanto c'è Dio a benedirle. A rimetterci è piuttosto la Chiesa".
 
Che dire? Bravo Don Giulio, tutta la nostra solidarietà e, ancora una volta, la nostra riconoscenza, visto che è uno dei più grandi paladini della questione Lgbtqi+ all'interno della Chiesa.
Sue, infatti, le posizioni a favore delle unioni omosessuali e le critiche allo sportello anti gender della Regione Liguria, nel 2017, rese note in una chat ai parrocchiani, che hanno attivato una girandola di reazioni e controreazioni, con svariate critiche e con il partito Fratelli d'Italia che aveva chiesto anche la scomunica, oltre al vescovo della Spezia, monsignor Palletti, che lo aveva frenato sull'apertura della Chiesa invocata da don Mignani, senza, però, riuscire a fermare il flusso di amore e sostegno della società civile e cattolica, che ha partecipato in massa alla messa tenuta dal sacerdote in Santa Caterina, con la presenza del sindaco, Giorgio Bernardin, e della prima coppia unita civilmente della riviera spezzina, Davide e Giuseppe.

Sue, poi, le posizioni sul bio testamento nel 2018, allorquando Don Giulio aveva dichiarato «Se eutanasia vuole dire 'buona morte' penso che sarei confortato dal sapere che è predisposta una legge tale da permettermi di morire senza ulteriori sofferenze».

Sempre sua, l'iniziativa dell'aprile 2020, allorquando decise di far suonare nella sua chiesa di Santa Margherita di Antiochia, ad un trombettista tedesco, il brano "Bella Ciao" dal campanile della chiesa, facendo scatenare le ire e le reazioni della Lega, in particolare del consigliere Alessandro Rosson.
 
E come questi, altri episodi che possono indicare perfettamente di che pasta è fatto Don Giulio. Ma, per capire fino in fondo di cosa e di chi vi stiamo parlando, vi riportiamo qui il link diretto alla Video-Intervista fatta da Giulio Golia per le Iene del 2 aprile 2021, dove Don Giulio, incalzato dalle domande di Giulio Golia, espone in modo lucido, cristallino e - secondo noi - assolutamente coerente, il proprio pensiero.
 
Buona visione e Grande Don Giulio.
MduL


Fonti ed Approfondimenti:
Articolo "Liguria, il parroco di Bonassola: "Se non posso benedire coppie gay neppure le palme. Lo abbiamo fatto per le armi, assurdo negarlo a chi si ama"" di Marco Preve per repubblica.it/Genova del 28/03/2021;
Servizio tv delle Iene "Prete pro gay: “Faccio fatica a capire quale sia il vero pensiero del Papa” | VIDEO" del 2/04/2021;
Post MduL del 20/03/2021: Diritti Lgbtqi+: la Chiesa dispone del potere di impartire la benedizione a unioni di persone dello stesso sesso? Ecco la risposta della Congregazione per la Dottrina della Fede dello scorso 22/02/2021 (resa pubblica il 15/03/2021) che tanto fa discutere.

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