_MduL, 14 novembre 2020_
Apprendiamo dal sito gaypost.it (link all'articolo in calce al post), che gli Stati Uniti d'America, dopo l'era Trump, avranno finalmente non solo la prima Vice-Presidente donna della storia, Kamala Harris, ma avranno anche Karine Jean-Pierre (KJP), donna di colore e lesbica, a capo dello staff della neo-eletta Vice-Presidente.
Che in queste agguerritissime elezioni USA, alla fine abbia vinto Joe Biden, siamo tutte contente, visto il trattamento riservato dal 'precedente' inquilino della Casa Bianca (tra virgolette perché, ad oggi, non ha ancora riconosciuto la vittoria di Biden e non vuole andare via dalla Casa Bianca) alle persone Lgbtqi+ ed alle donne, oltre che agli immigrati ed alle persone di colore.
KJP con la Harris (it.finance.yahoo.com) |
Uno dei primi atti da neo Vice-Presidente ne è, del resto, la piena dimostrazione: ha nominato, infatti, come responsabile del proprio staff l'afroamericana lesbica Karine Jean-Pierre.
Sia chiaro, Karine Jean-Pierre non è stata nominata a tale importante ruolo istituzionale per il suo modo di essere, ma per la sua professionalità: analista politica, commentatrice ed accademica, Karine Jean-Pierre è stata una figura chiave nella campagna elettorale di Barak Obama nel 2008, ha insegnato alla Columbia University ed è stata responsabile degli affari pubblici per MoveOn (legata al circuito di sostenitori di Black Lives Matter). Sempre a lei, poi, di deve il successo sociale per aver indotto i cambiamenti auspicati nelle policy di lavoro del gigante delle vendite "Walmart".
Karine Jean- Pierre, dunque, è la prima donna nera e dichiaratamente lesbica a ricoprire una posizione tanto di spicco, capo del personale della VP Harris. Con un discreto elenco di impegni giornalieri che si sommeranno al ruolo di senior counselor di Biden, nonché di docente accademica, volto televisivo dell'analisi politica, attivista e portavoce della piattaforma MoveOn.
Karine Jean-Pierre (amina-mag.com) |
Se il curriculum di Karine Jean-Pierre, 43 anni, come abbiamo visto, è già indubbiamente impressionante, la sua vita personale non è da meno, piena com'è di stimoli e spostamenti.
Nata in Martinica nel 1977, da genitori haitiani in fuga dalla dittatura di Jean-Claude "Baby Doc" Duvalier, da piccolissima ha vissuto a Parigi, per poi approdare, a 5 anni, a New York, nel Queens, nel mezzo della forte comunità haitiana del quartiere.
Infanzia non certo dorata, visto che il padre, pur essendo ingegnere, per mantenere la famiglia ed i suoi tre figli, lavorava come tassista e la madre faceva la babysitter e la badante.
Questi i ricordi d'infanzia della Jean-Pierre: "I miei genitori lavoravano sei/sette giorni a settimana, dovevo fare io da mangiare. Ho otto anni più di mia sorella e 10 più di mio fratello, ero davvero giovane quando erano piccoli. Tutte queste responsabilità pesanti mi sono costate periodi duri".
A 16 fa coming out con sua madre. È il periodo più difficile della sua vita, tenta anche il suicidio. Nel suo libro "Moving Forward" Karine Jean-Pierre ha raccontato chiaramente tutto ciò che ha dovuto superare, dai pregiudizi e preconcetti legati al suo orientamento sessuale, al razzismo subito. La salvano gli ideali, in un certo senso, e la giusta pressione positiva operata dalla famiglia alla quale è molto legata.
A 16 fa coming out con sua madre. È il periodo più difficile della sua vita, tenta anche il suicidio. Nel suo libro "Moving Forward" Karine Jean-Pierre ha raccontato chiaramente tutto ciò che ha dovuto superare, dai pregiudizi e preconcetti legati al suo orientamento sessuale, al razzismo subito. La salvano gli ideali, in un certo senso, e la giusta pressione positiva operata dalla famiglia alla quale è molto legata.
L'impegno per la salute mentale esplicitato in seguito inizia al liceo e si sviluppa durante gli anni alla School of International and Public Affairs della Columbia University, dove si laurea nel 2003; la stessa università nel 2014 le darà un meritevole contratto da lecturer in affari internazionali.
La copertina del suo libro |
La politica è la sua strada segnata dopo aver compiuto 30 anni, e i risultati iniziano a vedersi presto: Karine Jean-Pierre entra a far parte dello staff della campagna presidenziale Obama For America nel 2008, coordinando i collegi del sud-est degli USA, e viene promossa quattro anni dopo a guida della sezione dei delegati, responsabile dell'accesso al voto e dell'attivismo negli stati chiave per le presidenziali.
Nel 2015 Karine Jean-Pierre affianca Martin O'Malley, governatore del Maryland, alla sua prima candidatura presidenziale per le elezioni del 2016, ma è costretta a sospendere tutto dopo gli scarsi risultati ottenuti da O'Malley in Iowa a febbraio 2016.
Il resto è storia contemporanea: a quelle elezioni i Dem appoggiarono Hillary Clinton, che perse contro Donald Trump.
Ma la carriera di Karine Jean-Pierre non subisce troppi scossoni: la caparbia studentessa della Columbia è diventata grande e sa muoversi nel magma pericoloso del public eye della politica. È ormai docente, analista politica per la NBC e la MSNBC, e dal 2016 anche portavoce e senior adviser per la piattaforma MoveOn.org, fondata nel 1998 per coordinare campagne pubbliche incentrate sull'uguaglianza sociale, l'inclusività e l'accesso alla sanità pubblica garantito per tutti.
L'ultima ciliegina è il richiamo di Joe Biden che la vuole come counselor della sua campagna elettorale, e Kamala Harris che la ipoteca come capo dello staff della vicepresidenza alla Casa Bianca in caso di vittoria, sbriciolando un altro tetto di cristallo.
Questa, infine, la sua vita privata.
Suzanne Malveaux con la piccola Soleil (birthdaywiki.com) |
Sulla coppia, aleggia il mistero sul loro presunto matrimonio: notizie pubbliche di firme e registri non ci sono, ma in tanti scommettono che prima Karine e Suzanne si sposeranno davvero, nel frattempo, in data 2014, hanno adottato una bambina, Soleil, e KJP sembra essersi particolarmente appassionata a questo incarico di madre di un nuovo sogno americano, come quello che ha vissuto e incarnato lei.
Ecco, queste le notizie su questa donna che, per fortuna, ci rappresenta tutte.
MduL
Fonti ed Approfondimenti:
Articolo "Karine Jean-Pierre: la donna nera e lesbica che guiderà lo staff di Kamala Harris" su gaypost.it del 9/11/2020;
Articolo ""Ti devono importare le cause", Karine Jean-Pierre braccio destro di Kamala Harris" di Adriana Galati per marieclaire.com del 12/11/2020
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