Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Si è appena concluso il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona. Facciamo il punto della situazione

Il Manifesto del XIII Congresso Mondiale delle famiglie (foto di Generazione Famiglia)
_ MduL, 31 marzo 2019 _

Come a suo tempo anticipato anche da questo Blog, la notizia di questi giorni, coperta da tutte le testate giornalistiche e televisive ed anche da tutti i programmi di intrattenimento e di approfondimento politico è che, proprio questo fine settimana, tra il 29 ed il 31 marzo, si sta tenendo a Verona, presso Palazzo della Gran Guardia, il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families).

LE ASSOCIAZIONI che hanno organizzato l'evento
 
(foto Sky TG24)
Le organizzazioni che hanno organizzato questo XIII Congresso mondiale delle famiglie, oltre al Comune di Verona (si, avete letto bene!), sono le seguenti:
Organizzazione Internazionale per la Famiglia (IOF)
Generazione Famiglia
ProVita Onlus
CitizenGo
National Organization for Marriage
Comitato Difendiamo i Nostri Figli.


'MISSION' del Congresso Mondiale delle Famiglie è il seguente

Sulla mission del Congresso sulle Famiglie (Foto AiBi)
Prima il sottotitolo del sito ufficiale del Congresso delle Famiglie che reca, testualmente: "Il Vento del Cambiamento: L’Europa e il Movimento Globale Pro-Family"
Dopo, la specificazione del concetto, grazie a quanto testualmente riportato sul sito di una delle associazioni che, come abbiamo visto, ha contribuito all'organizzazione dell'evento, www.generazionefamiglia.it:
<<....Si tratta di una delle più grandi iniziative internazionali che afferma e difende la famiglia naturale come unità fondamentale della società
Sono previste migliaia di persone per la tre giorni nella città di Romeo e Giulietta, ma soprattutto nella città modello a favore della vita, come è stata recentemente indicata per la sua mozione a favore dei bambini nel grembo materno, e per la sua battaglia ai libri gender.

Tra i temi del Congresso ci sono la bellezza del matrimonio, i diritti dei bambini, la donna nella storia, la crescita e il calo demografico, la dignità e la salute delle donne, il divorzio: cause ed effetti. 
E poiché la maternità surrogata deve diventare un crimine universale il Presidente del Congresso Mondiale (WFC), Brian Brown, ha annunciato che anche questo tema verrà discusso in quella occasione con tutti i presenti.
Trattandosi di un incontro prestigioso, è prevista la partecipazione di leader mondiali, organizzazioni, esperti e famiglie per affermare, celebrare e sostenere la famiglia naturale come la sola unità stabile e fondamentale della società.
Tra i relatori che hanno già confermato la propria presenza ci sono Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio; Igor Dodon, Presidente della Repubblica Moldava; Lorenzo Fontana, Ministro per la Famiglia e le Disabilità; Katalin Novak, Segretario di Stato e Ministro per la famiglia ungherese; Attila Beneda, Vice Ministro per la famiglia ungherese; Federico Sboarina, Sindaco di Verona; Massimo Gandolfini, Presidente del Family Day; Dr. Allan Carlson, autore e co-fondatore dell’Howard Center; S.E. Ignazio Giuseppe III, Patriarca della Chiesa cattolica sira; S.E. Konrad Glebocki, Ambasciatore Polacco in Italia.>>
E, in chiusura << Registratevi, fatelo per voi e per le vostre famiglie.>>


I RELATORI

I relatori ospiti del Congresso di Verona (foto corriere.it)
Ma, vediamoli più in dettaglio, questi relatori. Infatti, come già accennato nel nostro precedente post dedicato a questo Congresso (vedi infra), i relatori stranieri invitati a parlare sono l'emblematico esempio di ciò di cui stiamo parlando. Essi sono.

Dimitrij Smirnov
E' un importante esponente della Chiesa ortodossa russa. Parlando di aborto, ha affermato che «Aspettarsi qualsiasi tipo di vita felice dopo l’infanticidio è semplicemente ridicolo. Una persona non può trovare la felicità se è l’assassino dei suoi figli. Se vogliamo essere salvati questi cannibali devono essere spazzati via dalla faccia della terra».
Secondo Smirnov esiste un assioma: uomo e donna non sono uguali. In un’intervista, l’arciprete ha attaccato la «propaganda che ha spinto la donna fuori casa instillando in lei pensieri nocivi».
Nello stesso dialogo, il prelato russo ha affermato «Non dovremmo permettere alle lesbiche e omosessuali occidentali di adottare bambini russi».

Theresa Okafor
E' un'attivista nigeriana, che si oppone alle rivendicazioni della comunità omosessuale, ed è una fervente sostenitrice della legge che ha vietato i matrimoni gay (norma che, approvata nel 2014, prevede pene di reclusione che possono andare fino ai 14 anni per i membri di coppie omosessuali). La Okafor, poi, si è dichiarata a favore di qualsiasi norma «lotti contro le derive delle unioni omosessuali».
Infine, in un paese dove 3 milioni di persone vivono con l’HIV, ha condannato la contraccezione e i rapporti sessuali protetti, perché «L’aspetto di unione e procreazione del sesso non deve cambiare altrimenti porterà a promiscuità e omosessualità».

Brian Brown
è il presidente dell’Organizzazione Internazionale della Famiglia e rappresenta in America la lotta contro i diritti degli omosessuali.
Autore di numerosi post che chiedono donazioni agli utenti per «combattere i piani degli estremisti LGBT», Brown ha giocato un ruolo fondamentale nell’approvazione della "Proposta numero 8", il referendum sul divieto di celebrare matrimoni omosessuali in California. Ma anche in quella della norma che mette al bando i transessuali dall’esercito americano.
Queste le sue affermazioni in merito: “L’esercito è per la guerra, non per le erezioni”, una frase che si riferiva, appunto, alla sua opposizione all’ingresso dei transessuali nell’esercito.
Brown sta ora facendo lobbying all’estero per marginalizzare chi lotta per i diritti dei queer e per rendere illegale «la ridefinizione del matrimonio».
Recentemente, l’attivista americano ha paragonato la rivisitazione della famiglia tradizionale alla normalizzazione della pedofilia.
Ha anche affermato: «Quando si abbattono pilastri della società come il matrimonio e poi si definiscono "bigotte" posizioni bibliche sulla famiglia, ci saranno conseguenze» specificando, «una di queste potrebbe essere la normalizzazione della pedofilia».
Secondo Brown ogni bambino dovrebbe avere il diritto di «avere genitori normali: una madre e un padre».

Alexey Komov
Alexey Komov milita insieme a Brown nella CitizenGo, l'associazione internazionale pro-vita che aveva diffuso manifesti in cui si affermava che l’aborto fosse la prima cause di femminicidio.
E' il presidente onorario dell’associazione Lombardia-Russia ed ambasciatore dell’Organizzazione Internazionale della Famiglia.
Komov, uno dei promotori della legge russa contro la «campagna omosessuale», ha affermato che «lo stile di vita omosessuale non è salutare» ed ha giustificato la sua posizione spiegando che «Ci sono diverse statistiche che mostrano che il tasso di mortalità tra le persone omosessuali è 10 o 20 volte più elevato."
Ma non basta, per lui "i gay sono più colpiti da depressione, suicidi e abuso di sostanze, quindi il loro stile di vita non è dei più salutari».
Infine, sempre a suo dire, la teoria di genere e le politiche a tutela dei diritti degli omosessuali diffuse in occidente sono una nuova forma di «totalitarismo».
In Russia invece, l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole «È un complotto di Soros».

Katalin Novak
vicepresidente della Duma russa, è un'arcigna oppositrice delle famiglie omosessuali.

Lucy Akello
E' una parlamentare ugandese che sostiene che l’omosessualità andrebbe sanzionata con la pena di morte.


LE REAZIONI

Foto della contromanifestazione tenutasi a Verona il 30/03/2019 (foto Ilpost.it)

Ora, come potete capire bene e come è evidente, una tale mission, così come esposta e supportata da cotali relatori, presuppone un chiaro ed univoco pensiero che va contro, in modo chiaro ed inequivocabile, le donne, le persone Lgbtqi e la società così come oggi è strutturata ed organizzata.
Chiara intenzione degli astanti è, infatti, il disconoscimento di alcuni diritti delle donne, tipo autodeterminazione, possibilità di abortire ecc...e di quei pochi diritti faticosamente conquistati dal mondo Lgbtqi, tra tutti, la negazione delle famiglie arcobaleno, l'auspicata abolizione delle Unioni Civili, la guerra al "gender" (espressione e guerra inventate di sana pianta) ecc...
Insomma, il Congresso delle Famiglie, auspica una società nella quale esista solo ed esclusivamente una famiglia cd "naturale" (tanto, come sostenuto dal Ministro Fontana, le famiglie arcobaleno non esistono!), basata solo ed esclusivamente sul vincolo matrimoniale e composta da padre lavoratore, madre casalinga e feconda e figli ariani e cattolici...
Divorziare? Impossibile. Abortire? Sarebbe un reato, non se ne parla nemmeno. Figli gay? Basta curarli, perché l'omosessualità è una malattia dalla quale si può guarire...
Ecco il pensiero che verrà condiviso e discusso in questo Tredicesimo congresso mondiale delle Famiglie. Pensiero che, è bene sottolinearlo subito, non appartiene neanche più alla Chiesa Cattolica che, suo malgrado, si è trovata a dover prendere le distanze da tale Consesso.

Con tali premesse, potete capire lo scandalo e le rimostranze che stanno arrivando da tutte le parti del mondo. Rimostranze che vertono su più questioni e che sono state - e sono tutt'oggi - indicate ed analizzate da tutte le maggiori testate giornalistiche italiane e non solo. Lo scorso 23 febbraio, ne abbiamo parlato anche noi, nel nostro post "Mala tempora currunt": si terrà a Verona il prossimo "XIII Congresso mondiale delle famiglie", ma solo di quelle 'naturali', perché, tanto, per gli organizzatori le famiglie arcobaleno "non esistono"; post che, stante i continui spunti problematici che sono stati via via individuati, abbiamo dovuto aggiornare già una volta, lo scorso 3 marzo e che ora richiederebbe un nuovo aggiornamento.
Aggiornamento che, come avete avuto già modo di intuire, non faremo più nel modo classico, il Congresso in questo momento è in corso, ma rinviandovi a tutti gli articoli - e, credeteci, sono davvero tanti - che in questo periodo hanno parlato di tale evento.
Ciò che preme in questa sede evidenziare, invece, è che, a nostro modesto parere, tanto-troppo se ne è parlato e così facendo si è perso di vista il punto nevralgico di tutta la questione: il punto, infatti, non è chi parla di cosa. Questo Congresso mondiale delle famiglie è arrivato alla sua 13esima edizione, ospitato da svariati paesi del mondo e continuerà le sue edizioni negli anni a venire ospitato da questi o altri paesi.
I relatori, bene o male, sono sempre gli stessi così come gli argomenti affrontati e le risposte e le politiche proposte. Nulla è cambiato da 13 anni a questa parte.
Il clamore che sta suscitando qui in Italia non dovrebbe essere dovuto, quindi, all'oggetto del Congresso: un gruppo 'sparuto' di persone la pensa in un determinato modo e si riunisce per parlarne e per poter diventare gruppo di pressione su eventuali future scelte politiche dei governi e delle società. Gruppo che, volenti o nolenti, in ossequio al principio di democrazia e di libera manifestazione del pensiero, deve essere non solo accettato, ma tutelato, anche da tutti coloro, noi tra le prime, che non solo non sono d'accordo, ma addirittura aborrono tali pensieri.
Insomma, era necessario e corretto un atteggiamento come quello avutosi nel periodo dello scontro ideologico tra le cd "sentinelle in piedi" e tutti i movimenti ad esse contrapposti (tra cui noi stesse).
In quel periodo vi furono manifestazioni degli uni e degli altri, contestuali o successive e basta. Ognuno è stato libero di manifestare così il suo pensiero ed il suo modo di sentire senza ulteriori conseguenze pratiche.


I PARTECIPANTI AL CONGRESSO

I partecipanti al Congresso sulle Famiglie (foto gaypost.it)

Ebbene, ciò che in questo contesto, con riferimento a questo Congresso delle Famiglie è venuto a mancare è proprio il distacco ed il rispetto delle ideologie contrapposte da parte dell'unico soggetto istituzionale che non doveva e poteva permetterselo: IL GOVERNO.

Cerchiamo di spiegarci meglio. Ben vengano tutti gli invitati al Congresso stesso, ben vengano i sostenitori e gli auditori di tali oscuranti e retrogadi pensieri di vita, ciò che non è concepibile nè scusabile è la partecipazione, prima preannunciata e poi effettivamente avvenuta e/o in corso, di esponenti di primo piano del nostro governo della repubblica italiana.
Partecipano al Congresso, infatti:
Il VicePremier e Ministro degli Interni, Matteo Salvini
Il Ministro della Famiglia e della Disabilità Lorenzo Fontana
Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti
Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani (ma sembra abbia, infine, rinunciato)
Il senatore Simone Pillon
La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni


Giorgia Meloni (foto youtube)
Ora, mentre è del tutto evidente che la leader di un partito politico, nel caso specifico Giorgia Meloni, sia libera di presenziare a tutte le manifestazioni e Congressi che ritenga più opportuni, ciò non possono fare i tre membri (e si sottolinea 3!!) del Governo della repubblica italiana.
E' altresì evidente che, il sig. Matteo Salvini, in quanto segretario del partito della Lega ed il sig. Fontanta, in quanto esponente di tale partito, avrebbero potuto tranquillamente presenziare e relazionare in tale contesto, così come tutti gli altri esponenti di governo sopra elencati. Ciò che non potevano e non possono fare e presenziare a nome e per conto del Governo Italiano!!.
I Ministri, infatti, nell'assolvimento della loro funzione, debbono rappresentare gli italiani tutti e non una loro piccola e sparuta parte. La loro partecipazione è inconcepibile ed imperdonabile! E non solo dal punto di vista dell'opportunità politica ma anche, e soprattutto, di quella istituzionale!.
Stessa cosa dicasi, anche solo dell'annunciata partecipazione di Antonio Tajani, che, in quanto Presidente del Parlamento Europeo, avrebbe creato un 'vulnus' istituzionale anche a livello europeo!! Non si fa, non si può fare!!.
La questione, dunque, è inscindibilmente connessa con il patrocinio istituzionale dato all'evento a più livelli: nazionale e locale.


I PATROCINI 

Ecco la dicitura, ancora ben visibile, del patrocinio della Presidenza del Consiglio (foto repubblica.it)
Lo stesso dicasi per i patrocini riservati a tale evento. Anche in questo caso, infatti, non abbiamo proprio nulla da obiettare sul fatto che tale Congresso sia stato organizzato dalle associazioni pro-famiglia 'tradizionale' e 'naturale' che, da sempre, lavorano in Italia per lottare contro il mondo Lgbtq, la donna, le unioni civili, l'aborto ecc....Il rispetto della manifestazione di pensiero, con i soli limiti delle ipotesi di reato, pensiamo debba essere garantito a tutti, indistintamente.
Nulla di nuovo, dunque, o di deprecabile anche in tale contesto. Queste associazioni, in coerenza con il loro 'credo', hanno organizzato un Congresso Mondiale delle Famiglie.

Ciò che non torna e non può essere né tollerato né accettato, di nuovo, è che, per la prima volta nella storia della nostra repubblica, un tale Congresso venga sponsorizzato e patrocinato anche e, soprattutto, dalle maggiori istituzioni repubblicane.

Questi i soggetti istituzionali che hanno dato il proprio patrocinio all'iniziativa:
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Regione Veneto
Provincia di Verona
Comune di Verona (che, come abbiamo visto sopra, è pure tra i promotori ed organizzatori dell'evento). 

Ma non basta, perché, vi è anche, addirittura, il Patrocinio del Ministero per la famiglia e la disabilità (dicastero retto, è bene ricordarlo, dal Ministro Lorenzo Fontana) e tale è rimasto anche dopo la lunga querelle che era scoppiata allorquando si era saputo che perfino la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva dato il proprio patrocinio a tale iniziativa.
Infatti, dopo vari tira e molla e finti passi indietro, finalmente, solo pochi giorni fa, si è riusciti a far eliminare tale sponsorizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ma è rimasta quella del Ministero della Famiglia e della Disabilità.
Ministero che, come è di tutta evidenza, dovrebbe tutelare le famiglie, ampiamente intese. Le famiglie, cioè, degli italiani: etero o gay, con figli o senza figli, in costanza di matrimonio, di convivenza o di unione civile, con divorzi o senza divorzi ecc...Non certo, solo ed esclusivamente la famiglia intesa nel senso restrittivo ed assolutamente difforme dalla struttura sociale attualmente esistente.
Sul punto, poi, onde evitare di far saltare le coronarie, evitiamo di approfondire il fatto che, ad oggi, mentre il Congresso è in svolgimento, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri sia ancora in bella vista nei vari opuscoli delle manifestazione. Evitiamo anche, e soprattutto, di riportare quanto in merito ha dichiarato l'organizzatore dell'evento (una cosa tipo: non avevamo i soldi per ristampare il materiale del Congresso. Se ce li davate voi, li avremmo stampati di nuovo, corretti...).

Insomma, a noi è parso che sia stato perso di vista il punto nevralgico della questione: non è cosa viene detto e sostenuto al Congresso e da chi, ognuno è libero di pensarla come crede e vuole, ma il fatto che allo stesso partecipino dei Ministri della repubblica italiana e che tale manifestazione abbia il patrocinio delle nostre istituzioni.
Questo si che è vergognoso ed imperdonabile!! Ed è questo che andrebbe con tutte le forze combattuto, stigmatizzato e portato all'attenzione di tutta la società civile a che non debba mai più ripetersi...


ALTRI PUNTI EMERSI CON IL CONGRESSO - ACCENNI.

(Foto ilfattoquotidiano.it)
Altre questioni, poi, sono sorte ed andrebbero approfondite con l'avvenuta indizione e svolgimento di questo Congresso delle Famiglie, prima tra tutte, la grande mobilitazione 'contra' che vede coinvolte le maggiori associazioni femministe e Lgbtqi, l'università (il Rettore a suo tempo aveva chiuso le porte dell'Università agli organizzatori di tale Congresso e più di 200 accademici avevano fatto appello affinché la Presidenza del Consiglio dei Ministri toglesse il suo patrocinio all'evento) e della società civile più in generale. L'apice delle proteste, ieri, 30 marzo, con la grandiosa partecipazione alla manifestazione tenutasi a Verona contro tale Congresso.

Sen. Tiziana Drago (foto repubblica.it)
Altro punto che, se volete, potete approfondire, è quello della netta contrapposizione tra la Lega ed i 5 stelle sugli argomenti trattati nel Congresso delle Famiglie. Di Maio, che ha più volte definito i temi dell'incontro "una visione del mondo da Medioevo", e tutti gli altri esponenti del partito non hanno perso occasione per delegittimare e sminuire, per fortuna, l'importanza e la valenza, anche e soprattutto istituzionale, di tale evento.
Su quest'aspetto, da citare, comunque, la partecipazione al Congresso della 'profuga' grillina, la senatrice Tiziana Drago, che si è presentata a Verona violando il diniego alla partecipazione pronunciato nei giorni scorsi dal suo capo politico Di Maio. A giustificazione, questa la sua dichiarazione: "Il problema della natalità è oggettivo e va affrontato"...

Mon. Piero Parolin (foto repubblica)
Non possiamo omettere poi di trattare la posizione defilata della Chiesa Cattolica in merito a tale evento. Queste, le parole del Segretrio di Stato Vaticano, Piero Parolin:” Siamo d’accordo sulla sostanza, le differenze ci sono sulle modalità”.
Ed a seguire, ecco la nota del vescovo di Verona Mons Giusepper Zenti: “La Diocesi di Verona si astiene dal prendere parte al conflitto politico su di un tema che, ritiene, non meriti il linguaggio violento e ideologico di questi giorni”.

Altro punto molto dibattuto in questi giorni, il costo di tale evento e chi, in effetti, si è fatto caso delle ingenti spese sostenute per la sua organizzazione e realizzazione. Anche in questo caso, infatti, nulla da eccepire se i soldi venissero solo ed esclusivamente dalle associazioni e dai rappresentanti delle categorie coinvolte, il dubbio - atroce - che è sorto, però, riguarda il presunto sostegno anche economico riconosciuto a tale evento dalle istituzioni, primo tra tutti il Comune di Verona, convinto sponsor dell'evento.

Il 'Gadget' del Congresso delle Famiglie (foto repubblica.it)
Ulteriore punto molto controverso al quale accennare è stato poi il terrificante gadget dato ai partecipanti al Congresso stesso, un mini-feto di plastica assolutamente inquietante che ha suscitato reazioni - giustamente - veementi. Tra queste, solo per citarne alcune, quella delle donne del Pd di Towandadem, l'associazione di donne nata per cambiare il Pd e combattere le disuguaglianze nel Paese, che così si esprimono: "Come ben sapevamo il cosiddetto Congresso mondiale delle famiglie è in verità un meeting internazionale di gruppi d'odio. La distribuzione di un feto di plastica come gadget conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, che i rappresentanti di governo della Lega, Regione Veneto e Friuli-Venezia Giulia sono i principali sponsor di un incontro di barbari". O come quella della deputata Leu, Laura Boldrini, la quale così si esprime: "È semplicemente mostruoso fare un'operazione di questo genere. Se l'obiettivo è quello di suscitare sdegno collettivo nei confronti delle donne che sono costrette a interrompere la loro gravidanza sappiano, questi signori, che a vergognarsi dovrebbero essere loro". O, come, infine, la reazione della segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, che definisce il gadget "robaccia feticista". Questa la sua dichiarazione: "Ecco il valore che questi individui danno alla vita e alla maternità. Il feto diventa un gadget per perorare una battaglia ideologica, che vuole imporre la propria abominevole visione a tutte. Questa robaccia è contro il rispetto della vita e della maternità ed è di una violenza raccapricciante. E trova l'appoggio del governo. Più che feto, è feticismo".

Salvini con maglietta del Congresso (foto repubblica.it)
Dovremmo poi parlare dell'intervento tenuto da Salvini a tale manifestazione e del suo discorso pieno di equilibrismi tra le posizioni retrograde degli astanti e quelle che, suo malgrado, se non vuole perdere troppi voti, sono proprie della società civile tutta...e senza dimenticare che tra qualche mese si vota per le europee...



O, ancora, del nuovo ed ulteriore scontro interno al Governo, questa volta tra la Presidenza del Consiglio, dunque, tra il Premier Conte e Matteo Salvini, con l'appoggio a/del Ministro della Famiglia Fontana, in merito alla mancata attivazione delle procedure previste per lo snellimento e la velocizzazione delle adozioni internazionali. Conte dice la competenza essere del Ministro Fontana che ha esplicita delega. Fontana sostiene di aver rinunciato a tale delega; Conte dice che non è vero e Salvini che ha dato fuoco alle polveri, attribuendo la responsabilità dello stallo, appunto, al Presidente del Consiglio Conte...ecc...la questione è ancora in discussione...vedremo come va a finire...


LE LORO CONCLUSIONI

Ma ecco che, proprio in questi minuti, è finito il Congresso. Queste le risultanze e le conclusioni, nell'immediato, con le parole estratte dell'articolo di repubblica.it <<Verona, si chiude il congresso della famiglia. Gli organizzatori: "Alle europee vedremo chi è con noi e chi ci insulta. Di Maio studi">>, pubblicato pochi minuti fa:
Jacopo Coghe (foto La Fede Quotidiana)
Come previsto e come facilmente intuibile, il messaggio conclusivo di tale evento, per bocca di uno degli organizzatori, il vicepresidente del Congresso mondiale, Jacopo Coghe, contiene un riferimento esplicito alla prossima scadenza elettorale, quella delle europee.  "Le famiglie non hanno colore politico ma alle prossime elezioni europee prenderemo atto di chi è dalla nostra parte e di chi ci insulta". E, ancora, "In questo incontro volevamo parlare alle istituzioni. Abbiamo mandato inviti a tutti, il vicepremier Di Maio non ci ha risposto, altri lo hanno fatto. E il silenzio vuol dire tanto".
Che, detta in altri termini e più chiaramente: il nostro voto ed il voto degli integralisti cattolici, nelle imminenti elezioni europee, andrà a Salvini ed al partito della Lega; Di Maio piangerà sangue per averci dato contro...
Toni Brandi (foto Avvenire)
Su Di Maio e sulla sua affermazione che ha paragonato tale consesso al Medioevo, infatti, un'altro degli organizzatori dell'evento, Toni Brandi, ha dichiarato: "Di Maio studi la storia del Medioevo! È stato invitato a questo Congresso e fa molto male sentire che abbia scelto di insultarci, invece di venire qui ad esporre le sue idee". E, continua: "È molto triste vedere che dei politici non pensano a ciò che è giusto ma agli interessi del proprio partito". E, sul medioevo, questo il pensiero di Brandi: "Le prime sante sono state donne. Si è mai domandato perché? E' il cristianesimo che ha rivalutato la donna. La storia nel Medioevo l'hanno fatta le donne, filosofe, pensatrici, badesse. Per pietà, informatevi" (si, avete letto bene). 
Insomma, come riporta giustamente repubblica.it, "tra benedizioni e invettive, il messaggio all'elettorato è chiaro. E gli strascichi dello scontro andato in scena nelle ultime ore tra Salvini da una parte, Conte e i 5Stelle dall'altra - sulle adozioni e non solo - potrebbero essere difficili da gestire".Del resto, sul punto, Coghe, che, come abbiamo visto, ha dato una vera e propria indicazione di voto a favore della Lega, così ha concluso il suo intervento: "Siamo soddisfatti per la presenza e l'assonanza delle istituzioni che hanno partecipato ieri al congresso. Siamo rimasti molto soddisfatti delle loro risposte ma ovviamente non ci fermiamo, da qui parte una nuova politica per la famiglia non più in difesa ma in attacco. Bisogna pensare alle nuove generazioni".

Infine, haimé, dobbiamo dare conto del documento finale del congresso, dove non manca l'attacco al gender e alla maternità surrogata con queste parole: "Contrasto alla pratica dell'utero in affitto tramite una rogatoria internazionale e la protezione dei minori, a partire dai loro diritti ad avere una mamma e un papà, a non diventare oggetti di compravendita, di abusi sessuali e pedopornografia e a ricevere un'educazione che non metta in discussione la loro identità sessuale biologica e non li induca a una sessualizzazione precoce".


LE NOSTRE CONCLUSIONI

Una meravigliosa famiglia arcobaleno (foto espresso.it)
In merito alle nostre conclusioni, invece, non abbiamo proprio null'altro da dire, convinte del fatto che chi legge sappia capire bene da che parte stare e vivere.
Se così non fosse, vi esortiamo a leggere i molteplici articoli che le maggiori testate on line hanno riservato all'argomento e/o a vedere i programmi che hanno dedicato all'argomento molto spazio e che sono andati in onda su praticamente tutti i maggiori canali della tv generalista.
Per chiudere, vi ricordiamo, solo, che nel prossimo mese di maggio ci saranno le elezioni europee, a voi il voto....


Viva le famiglie (tutte!), viva le donne, viva i componenti del mondo Lgbtqi+ e viva i diritti di tutti!...
Amen.
MduL

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