Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Nel programma di Rai Tre "Le ragazze del '68" le tappe della vita di Lorenza, 'lesbica' negli anni sessanta anche se l'omosessualità 'non esisteva'

Il logo del programma di rai tre "Le ragazze del '68" (panorama)

"Le ragazze del '68" è un programma prodotto da Pesci combattenti per Rai Tre, che va in onda ormai da diverse settimane.

Protagoniste del programma, così come riportato sul sito di raiplay, sono dodici donne che nel 1968 avevano circa 20 anni e che hanno vissuto in prima persona il grande cambiamento del ruolo femminile nella società dell'epoca, quando l’onda delle contestazioni degli Stati Uniti raggiunse l'Europa e anche l'Italia, dando il via ad una vera e propria rivoluzione politica, ideologica e sociale che ha cambiato in profondità l’immagine della donna italiana. 
Donne di ogni estrazione sociale e cultura e di ogni parte d'Italia che vengono intervistate oggi, che hanno tutte circa 70anni, per testimoniare e far ricordare e/o apprendere cosa è stato il periodo della fine degli anni sessanta, il '68 appunto, e quali enormi sconvolgimenti sociali ha comportato. Tra i vari cambiamenti epocali, il femminismo e la posizione della donna che porteranno in pochi anni ad enormi riconoscimenti anche giuridici della diversa figura femminile. Sono di quegli anni la legge sul divorzio, la riforma del diritto di famiglia, la legge sull'aborto ecc...tutte leggi che oggi, a noi, sembrano scontate, ma che a quei tempi sono state oggetto di lotte incredibili che hanno trovato in queste donne, nostre madri e nonne, le paladine di una vera e non ipocrita battaglia per il riconoscimento dei nostri diritti civili. Onore al merito, dunque, a queste donne e grazie a Rai Tre per questo bellissimo programma che andrebbe trasmesso in primis nelle scuole, per tentare di rendere consapevoli le giovani donne di oggi di che cosa significhi avere la possibilità di divorziare, di abortire, di avere la responsabilità condivisa sui figli, di poter lavorare come magistrato ecc...e di quanto possa essere facile perdere tali diritti se non si è avvedute sul passato.

Una foto di Lorenza, tratta dal programma "Le ragazze del '68"
Un bel programma, dunque, che merita di essere visto a prescindere. Ma noi non ve lo segnaliamo solo per questo. Ve ne parliamo perché in una di queste puntate, e precisamente nella puntata andata in onda domenica 5 novembre, si narra, oltre alla storia di Diana di Napoli (ai tempi una 24enne di famiglia borghese, insegnante di educazione fisica in un istituto d'arte che ha saputo integrare i nuovi principi del '68 con il suo impegno cattolico), la storia di Lorenza, che ci interessa ancor più da vicino, visto che è anche una donna lesbica.
Lorenza, infatti, nata a Milano, anche lei in una famiglia borghese, nel '68 conduce una "doppia vita": ha 21 anni, è fidanzata e sta per sposarsi, ma contemporaneamente inizia a provare attrazione per una sua collega, conosciuta in uno studio di architettura. Il coming out è arrivato dopo 7 anni. Da qui, il collettivo femminista, l'attivismo gay, il gruppo di autocoscienza e, nel 2016, l'unione civile con la sua compagna. "Avevo un personaggio da portare con me e non ero io. E questa è una roba che non si può reggere a lungo. La parola lesbica era assolutamente impronunciabile, era il silenzio, non esisteva. L'omosessualità stessa non esisteva".
Ecco, tutto questo per farci/vi capire anche che cosa significava allora essere lesbiche e che cosa può significare oggi, con tutte le conquiste che in mezzo ci sono state e che a noi, a volte, paiono poca cosa ma che, invece, sono incredibili. In fondo, sono passati meno di cinquant'anni, meno di una generazione di differenza, incredibile... 
Per finire, vi riportiamo qui di seguito il link alla puntata del programma indicata, ricordandovi però che, ormai, sul sito raiplay.it occorre essere registrate (la registrazione è gratuita):
 
 
Grazie, dunque, madri e nonne del '68 e grazie a Lorenza anche per questo.
MduL

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