Aula magna del Palazzo di Giustizia di Milano (dal sito fondazionetriulza.org) |
Questa settimana, haimè, occorre dare notizia e diffondere questi incresciosi episodi che coinvolgono il nostro povero, ed ormai allo stremo, paese. Nel post precedente si è parlato dell'operato del solerte Prefetto di Roma che ha dato attuazione alla circolare ministeriale Alfano cancellando d'ufficio la registrazione dei matrimoni gay all'anagrafe del comune di roma fatta dal sindaco Marino nei mesi scorsi. Nel presente post, occorre dare atto di quest'altra notizia, letta sempre sull'inestimabile sito cinemagay.it, che lascia sgomenti: il Convegno relativo a "La tutela dei diritti nelle famiglie omogenitoriali", organizzato dalla Scuola superiore della Magistratura del distratto di Milano in collaborazione con l'Associazione degli avvocati per la famiglia (Aiaf) e per i minori, è stato spostato di due mesi perché, a quanto si apprende, qualcuno aveva espresso il timore vi fossero troppi interventi a favore della famiglia omogenitoriale, quindi troppo a favore dei diritti delle famiglie omosessuali!!.
Le parole, anche in questo caso, mancano, vi riporto dunque l'articolo "Slitta in tribunale un convegno sui genitori gay. E' polemica" di Franco Vanni per la Repubblica riportato dal sito cinemagay.it
«LA TUTELA dei diritti nelle famiglie omogenitoriali ». È il tema del convegno organizzato dalla Scuola superiore di magistratura (Ssm, distretto di Milano) e Aiaf, l’associazione degli avvocati per la famiglia e per i minori. L’incontro era previsto per il 15 dicembre nell’aula magna del palazzo di Giustizia, ma ieri i partecipanti hanno ricevuto via email la notizia del rinvio al 27 febbraio, per «arricchire il seminario con ulteriori opinioni e spunti », come scrive Giuseppe Buffone, giudice della nona sezione civile e docente della Ssm. Una scelta presa dopo che, nei giorni scorsi, diversi magistrati avevano espresso la volontà di intervenire nel dibattito.
L’annuncio del rinvio solleva polemiche fra le correnti in cui è divisa la magistratura, di cui ha dato notizia per primo il blog giustiziami. It. Per i magistrati “di sinistra” di Area Milano, che riunisce Magistratura Democratica e Movimento per la Giustizia, il rinvio «sarebbe in realtà originato dalla perplessità di alcuni colleghi », che avrebbero ritenuto il convegno «troppo “a favore” dei diritti delle famiglie omosessuali ». Questo sarebbe «francamente preoccupante», dal momento che «l’incontro voleva trattare sotto un profilo tecnico-giuridico argomenti di interesse per gli operatori del diritto». E la nota rincara: «È impensabile che possano intervenire veti o pressioni», che comprometterebbero «l’indipendenza della scuola di magistratura».
Nel pomeriggio, la risposta dei magistrati “moderati” di Unità per la Costituzione: «La formazione dei magistrati non può prescindere dal pluralismo culturale. Solo occasioni di confronto prive di ipoteche ideologiche costituiscono vera formazione, offerta ai colleghi ed alla loro elaborazione critica, e non indottrinamento». E ancora: «Il rinvio è stato disposto per favorire il pluralismo, non per comprimerlo». A questo punto, la corrente assicura che «continuerà a contrapporsi alle omologazioni culturali, di qualsiasi segno ».
Il giudice Buffone — non riconducibile a correnti — non scende in polemica e osserva: «A Milano mancano casi di famiglie omogenitoriali, il convegno servirà proprio a fare il punto». Cinzia Calabrese, presidente di Aiaf Lombardia, dice: «Se ci fossero state pressioni sarei sbalordita, abbiamo organizzato convegni in altre città senza alcun problema». Tra i relatori ci sono Giuseppe Spadaro, presidente del tribunale di Bologna che firmò una sentenza di affido di una bambina a una coppia gay, lo psichiatra Vittorio Lingiardi, autore del saggio Citizen gay, e il giudice civile Olindo Canali."
L’annuncio del rinvio solleva polemiche fra le correnti in cui è divisa la magistratura, di cui ha dato notizia per primo il blog giustiziami. It. Per i magistrati “di sinistra” di Area Milano, che riunisce Magistratura Democratica e Movimento per la Giustizia, il rinvio «sarebbe in realtà originato dalla perplessità di alcuni colleghi », che avrebbero ritenuto il convegno «troppo “a favore” dei diritti delle famiglie omosessuali ». Questo sarebbe «francamente preoccupante», dal momento che «l’incontro voleva trattare sotto un profilo tecnico-giuridico argomenti di interesse per gli operatori del diritto». E la nota rincara: «È impensabile che possano intervenire veti o pressioni», che comprometterebbero «l’indipendenza della scuola di magistratura».
Nel pomeriggio, la risposta dei magistrati “moderati” di Unità per la Costituzione: «La formazione dei magistrati non può prescindere dal pluralismo culturale. Solo occasioni di confronto prive di ipoteche ideologiche costituiscono vera formazione, offerta ai colleghi ed alla loro elaborazione critica, e non indottrinamento». E ancora: «Il rinvio è stato disposto per favorire il pluralismo, non per comprimerlo». A questo punto, la corrente assicura che «continuerà a contrapporsi alle omologazioni culturali, di qualsiasi segno ».
Il giudice Buffone — non riconducibile a correnti — non scende in polemica e osserva: «A Milano mancano casi di famiglie omogenitoriali, il convegno servirà proprio a fare il punto». Cinzia Calabrese, presidente di Aiaf Lombardia, dice: «Se ci fossero state pressioni sarei sbalordita, abbiamo organizzato convegni in altre città senza alcun problema». Tra i relatori ci sono Giuseppe Spadaro, presidente del tribunale di Bologna che firmò una sentenza di affido di una bambina a una coppia gay, lo psichiatra Vittorio Lingiardi, autore del saggio Citizen gay, e il giudice civile Olindo Canali."
Ma per questo, come per tutti gli altri articoli che trattano l'argomento, vi rinvio alla pagina dedicata a tale news dal sito cinemagay.it, qui: "Rinviato il Convegno sui genitori gay"
Buona lettura.
MduL