Solo per segnalare anche l'iniziativa dei lacci arcobaleno, portata avanti dai calciatori a sostegno dei diritti glbt |
Visto l'argomento di cui stiamo parlando in questo Post, prima una parola anche su questa meravigliosa, quanto coraggiosa, iniziativa portata avanti da alcuni, pochi, calciatori italiani a sostegno dei diritti glbt: "i lacci arcobaleno" (che non so se si chiama così, ma rende l'idea).
L'iniziativa è semplice quanto efficace: i calciatori scendono in campo senza alcuna azione eclatante o appariscente, semplicemente sostituiscono i loro lacci delle scarpette da calcio con altri, color arcobaleno, come la bandiera simbolo del movimento per i diritti glbt.
E' una spendida idea che, vista l'omofobia marcata del mondo del calcio, richiede una dose di coraggio notevole e tanto, tanto appoggio...ed allora, per quel che può valere, anche da questo Blog: Bravi!! Coraggio, siamo tutti/e con voi..
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Ma che paese strano che siamo e che cose strane succedono: mentre in Trentino, l'arcigay del luogo, in persona del suo presidente, Flavio Romani, ha dovuto far fronte ad una proposta shock presentata al consesso comunale dal consigliere comunale Claudio Cia della Lista civica Trentino, con l'appoggio di alcuni colleghi della destra, per ottenere che alle coppie o ai single gay venissero tolti i figli!, dall'altra parte (in questo caso anche fisicamente) cioè in Sicilia, si assiste ad un'apertura senza precedenti in materia di diritti GLBT: è di questo mese infatti la conferma della notizia che anche il Comune di Taormina ha adottato il regolamento di disciplina delle unioni civili per le coppie di fatto!.
Ma andiamo per ordine. Dicevamo della proposta del "nostro" Claudio Cia, a Trento, che chiedeva al Consiglio Comunale di togliere i figli affidati alle persone glbt, siano esse in coppia o single. E notate bene: non di "non affidare" ma "di togliere"!. Ma si, avete letto bene: non chiedevano di non affidare i figli a coppie glbt ma di togliere eventuali figli che già erano in custodia, per collocarli in "un ambiente che favorisca il suo pieno sviluppo umano". Secondo il testo presentato da Cia, infatti, "il sindaco che si trovasse di fronte ad una famiglia omogenitoriale, dovrebbe disporre immediatamente la collocazione del bambino in un ambiente che favorisca il suo pieno sviluppo umano sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione riferendo nel contempo all'Autorità giudiziaria"".
La segnalazione, nelle intenzioni dei firmatari dell'ordine del giorno, ambiguamente intitolata "Save the Children" (e vergogna per tale accostamento proposto!_scusate il commento), dovrebbe partire dai servizi sociali del comune che, "individuati sul territorio casi di omogenitorialità singola o multipla, verifichino l'ambiente di crescita del bambino, in considerazione dell'assenza di una figura materna o paterna, per deliberata scelta che sottende motivi di illegalità e la segnali immediatamente al sindaco".
Ma quello di Cia è stato un attacco a tutto tondo alla comunità lgbt trentina, perché lo stesso ordine del giorno chiedeva alla giunta di non promuovere più "azioni culturali orientate a confondere e a sminuire il significato e il valore del matrimonio tra uomo e donna e della famiglia eterosessuale".
La segnalazione, nelle intenzioni dei firmatari dell'ordine del giorno, ambiguamente intitolata "Save the Children" (e vergogna per tale accostamento proposto!_scusate il commento), dovrebbe partire dai servizi sociali del comune che, "individuati sul territorio casi di omogenitorialità singola o multipla, verifichino l'ambiente di crescita del bambino, in considerazione dell'assenza di una figura materna o paterna, per deliberata scelta che sottende motivi di illegalità e la segnali immediatamente al sindaco".
Ma quello di Cia è stato un attacco a tutto tondo alla comunità lgbt trentina, perché lo stesso ordine del giorno chiedeva alla giunta di non promuovere più "azioni culturali orientate a confondere e a sminuire il significato e il valore del matrimonio tra uomo e donna e della famiglia eterosessuale".
Famiglia eterosessuale, ma si, certo, magari tipo quella formata da Alessandra Mussolini ed il marito, Mauro Floriani, prostitute minorenni comprese?! E non si commenta oltre.
Si ricorda soltanto, a cotal esempio di italico ingegno, che, come si è avuto modo di scrivere lo scorso mese di aprile, perfino la Suprema Corte di Cassazione, sez. I civile, 11 gennaio 2013, n. 601 (pronunciata l'8/11/2012, è stata depositata l'11/01/2013) si è ormai pronunciata confermando l'affidamento di un bambino alla madre separata dal marito ed ora convivente con un'altra donna!!. Di più, per i supremi giudici "Non risulta alcuna specificazione delle ripercussioni negative, sul piano educativo e della crescita dle bambino, dell’ambiente familiare in cui il bambino viveva presso la madre (...). Alla base della doglianza del ricorrente non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza, bensì il mero pregiudizio che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale. In tal modo, si da per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità di quel contesto familiare per il bambino, che dunque, correttamente la Corte d’Appello ha preteso fosse specificamente argomentata."
Vista di Taormina dal Teatro Greco (in fondo l'Etna) |
Per quel che riguarda, invece, la bella iniziativa del Comune di Taormina, che segue, in ordine di tempo, quella degli altri comuni siciliani di Mazzarà Sant’Andrea, Torregrotta e Milazzo, che hanno già completato le procedure per l’approvazione e l’adozione dei registri delle unioni civili, non resta che dire: hip hip urrà!! Dai, una cosa è "sposarsi" a Torregrotta (?), altra farlo a Taormina (très chic).
Intendiamoci, qui, non stiamo parlando dei primi comuni che approvano il registro delle unioni civili; tanti-tantissimi e sempre più sono i comuni che lo hanno già approvato, magari anche da diverso tempo, ma stiamo parlando di comuni siti in territori da sempre considerati "più resistenti" alle istanze glbt. Nella stessa Sicilia, poi, pare che la provincia Messinese fosse meno aperta di altre provincie...fa piacere in questa sede notare il cambio di direzione e lo segnaliamo per questo.
Insomma, occorre gioire per questa conquista anche in terra sicula. I diritti conseguenti a questa vittoria, sono tanti e tutti molto importanti: l'iscrizione nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica; le graduatorie per l’agevolazione sui servizi rivolti alle coppie; l'utilizzazione della medesima classe di rischio nell’adozione di una assicurazione RC auto prevista per il convivente; il rilascio permessi di sosta e circolazione in zone a traffico limitato Z.T.L. (convivenza di fatto); l'ottenimento di informazioni circa lo stato di salute del convivente ed il risarcimento di danni morali e materiali in caso di morte del convivente causata colpevolmente da terzi.
Fantastico, non trovate?. Per completezza, si aggiunge che, sempre in Sicilia, stante la congiuntura astrale che ha visto un presidente di regione, Crocetta, gay dichiarato, oltre che di sinistra, anche Messina, comune capoluogo, oltre che Sant’Agata di Militello, Barcellona Pozzo di Gotto (sindaco, in questo caso, una donna: Collica Maria Teresa), Sant’Alessio, Valdina e a Monforte San Giorgio stanno adottando il registro delle unioni civili. Per tutti questi ultimi comuni citati, manca "soltanto" il passaggio in consiglio comunale...e noi incrociamo le dita.
MduL
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