Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

"La vita di Adele": il Film vincitore di Cannes ora al Cinema

Premesso che il film "La vie d'Aèle" (in italiano "La vita di Adele") è l'adattamento cinematografico del fumetto francese "La Blue est une couleur chaude" (Il blu è un colore caldo) di Julie Maroch, che racconta appunto la storia di amore assoluto tra due donne, una con la passione per la pittura e l'altra per l'insegnamento, e la storia di una ragazza che poi diventerà insegnante. Ed è proprio questa sottotraccia del fumetto che il regista Abdellatif Kechiche ha tradotto prima nel film del 2003 intitolato "La schivata" ed ora, dieci anni dopo, nel bellisimo (dicono) film vincitore a Cannes "La vie d'Aèle".
Si era già scritto di questo film nel giugno di quest'anno non appena avuta la bellissima notizia che aveva vinto la palma d'oro al Festival del Cinema di Cannes. 
Nel contesto di quel post si era detto, con malcelata speranza, che, per fortuna in Italia sembrava essersi trovato il distributore per le sale cinematografiche, che avrebbe dovuto essere la Lucky Red.....
Ebbene, ci si è fatta, il film riesce ad essere distribuito anche nelle nostre sale, in Italia!, dal prossimo 24 ottobre. 
Torno, quindi, con gioia a parlare di nuovo di questo film. Ricapitolo la storia. 
"La vita di Adele", che racconta la storia d'amore e passione tra e di due donne: la loro totale passione ma anche i loro normalissimi problemi di coppia: la gelosia, i contrasti e le differenze sociali e culturali ecc...Insomma, una storia lesbica a tutti gli effetti, con due donne che si amano per un lungo periodo della loro vita.
Più in dettaglio, la loro storia inizierà quando le due donne sono poco più che adolescenti e si snoderà per un lungo e fondamentale tratto della loro vita.....La storia, infatti, inizia quando Adele, liceale di 15 anni, intraprende una storia con il bel Thomas, ma lo stesso giorno incontra una ragazza dai capelli blu che diventerà il soggetto dei suoi sogni più veri e proebiti...(ma non è il caso qui di scrivere tutta la trama, altrimenti che gusto c'è ad andare poi al Cinema).
Occorre invece spendere due parole sulle due bravissime - e giovanissime - protagoniste di questo film.

La Seydoux (a sin) con la Ecarchopoulos (a ds)
Le due giovani e belle protagoniste sono interpretate dalle attrici Léa Seydoux (27 anni) e Adèle Exarchopoulos (di soli 19 anni).
Adèle Exarchopoulos è davvero troppo giovane e, dunque, possiamo solo aspettare di vederla alla  prova di nuovi film, si segnala, invece, l'attrice Léa Seydoux, perchè, pur essendo ancora abbastanza giovane, è già apparsa in diverse pellicole che avete sicuramente visto.
Nel 2009, per esempio, viene scelta da Quentin Tarantino per un piccolo ruolo in "Bastardi senza gloria", nel ruolo di Charlotte LaPadite. L'anno successivo, il 2010, lavora con Ridley Scott in "Robin Hood", interpretando Isabella d'Angoulême, consorte del Principe Giovanni ed è anche la protagonista nel film "Belle Épine" di Rebecca Zlotowski (presentato alla 49ª Settimana della Critica al festival di Cannes). 
Léa nel film Les Adieux à la Reine
Dopo aver quindi partecipato ad alcuni cortometraggi, quali "Petit tailleur" di Louis Garrel ed ad altri film vari, tra i quali "Roses à crédit" di Amos Gitai e "Mystères de Lisbonne" di Raoul Ruiz, la Seydoux compare in un piccolo ruolo in "Midnight in Paris" di Woody Allen (dove interpreta la ragazza che lavora al mercato delle pulci) e nel film "Mission: Impossible - Ghost Protocol" di Brad Bird.
Il film, però, che la vede interprete principale e che è necessario segnalare in questa sede è "Les Adieux à la Reine" ("Farewell my Queen") di Benoît Jacquot, inserito, a torto o ragione, tra i film a tematica lesbica che ci possono interessare (relativo alla storia degli ultimi giorni della regina Maria Antonietta ed al suo rapporto saffico con Madame de Polignac. La Seydoux, qui, interpreta Sidonie Laborde, una delle serve della regina), dove la Seydoux è indubbiamente bravissima.

Infine, una notazione sul regista del film, il franco-tunisino Abdellatif Kechiche, che ha dedicato la vittoria allo spirito di libertà del suo paese, la Tunisia che vede ancora oggi, di nuovo oggi forse è meglio dire, una lotta per la libertà in ogni sua forma e quindi anche, e soprattutto, per la donna.
Il film pare sia molto bello ed ha avuto un consenso e dei riconoscimenti unanimi, di critica e pubblico, per chi può e vuole, dunque, un ottimo film da vedere al Cinema.
Ecco qui di seguito i link utili:
Scheda del film
Trailer del fillm
MduL