Ultimo aggiornamento il 24 marzo 2024

Diritti Lgbtqi+: brutte notizie. "Sui bimbi delle coppie gay, la Cassazione ferma i Sindaci"


 MduL, 15 gennaio 2023

Apprendiamo dall'articolo di Claudia Arletti per la rubrica "Bioritmi" del settimanale "Il Venerdì" di Repubblica, dal titolo "Sui bimbi delle coppie gay la Cassazione ferma i sindaci", che tutti i sindaci, come Beppe Sala a Milano ed i tanti altri in giro per l'Italia, disposti a registrare all'anagrafe i bambini nati all'estero da maternità surrogata, oppure biologicamente figli di un solo patner della coppia, dovranno ora fermarsi e, dunque, non potranno più riconoscere detti bimbi, figli di famiglie arcobaleno.

Ciò, in quanto, la suprema Corte di Cassazione ha appena respinto la richiesta di potere registrare "integralmente", cioè facendo risultare e registrare, oltre al genitore biologico anche quello cd "intenzionale", l'atto di nascita di un bimbo venuto al mondo all'estero.

Il caso è quello di due padri veneti, i quali avevano fatto richiesta per la registrazione "integrale" del proprio figlio all'anagrafe del proprio comune. Richiesta rigettata e, quindi, proposta per le vie legali, con l'instaurazione di un giudizio che, dopo i vari gradi di giudizio è approdato alla Corte di Cassazione, la quale ha dato detto "infausto" pronunciamento.

Infausto perché, ancora una volta, porta indietro, suo malgrado, il nostro paese, posto che il genitore "intenzionale" e, soprattutto, il bambino, così sentenziando, rimarrà ancora una volta senza alcuna tutela reale, non potendo tale genitore risultare tale a tutti gli effetti di legge.

Certo, oggi, per noi Lgbtqi+, la situazione è megliore di quella antecedente all'anno 2016, allorquando, con l'entrata in vigore della cd legge "Cirinnà", quantomeno, si può provare a dare una "pezza" di diritti alle coppie omosessuali con figli, ma, appunto, solo di una "pezza" si tratta.

E' noto, ormai, infatti, che l'unica strada che ancora oggi ha il genitore "intenzionale" per essere riconosciuto come tale nella vita del bimbo/a, è quella di adire il Tribunale dei minori, facendo richiesta di adozione in casi particolari.

Motivo della denegazione di tutela della Cassazione? Sempre il solito e cioè che, mancando una legge che disciplini questi casi e non potendosi la Corte sostituire al legislatore, le famiglie arcobaleno rimarrano ancora e sempre cittadini di serie B ed i bimbi senza una reale tutela.

Insomma, eccoci ancora una volta al nodo, già segnalato tempo addietro financo dalla Corte Costituzionale: manca una legge che disciplini queste fattispecie, dunque, i bambini delle coppie omosessuali sono e rimarranno ancora senza tutela e pari dignità con i figli delle coppie eterosessuali, fino a quando il parlamento italiano non legifererà sulla materia.

Ora, vista la maggioranza politica che governa il paese in questi anni, permetteteci di essere pessimiste in merito al raggiungimento di tale obiettivo in tempi brevi.

MduL


Fonte:
Articolo cartaceo "Sui bimbi delle coppie gay la Cassazione ferma i sindaci" di Claudia Arletti per la rubrica "Bioritmi" del settimanale "Il Venerdì" di Repubblica del 13 gennaio 2023

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