Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Celesbian: confermata la squalifica di 2 anni alla judoka brasiliana Rafaela Silva che tanto ci ha fatto sognare in occasione del suo coming-out alle Olimpiadi di Rio De Janeiro del 2016

La judoka Rafaela Silva (oasport.it)
_MduL, 11 gennaio 2021_
 
Prima la notizia: pochi giorni fa il Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna (Tas) ha confermato alla judoka brasiliana Rafaela Silva la squalifica di due anni, inflitta dalla Federazione internazionale del judo lo scorso gennaio. 
I fatti risalgono al 2019, allorquando, dopo un controllo, nelle urine di Silva, subito dopo la vittoria dei Giochi Panamericani, è stato riscontrato il fenoterolo, un broncodilatatore incluso nella lista dei farmaci dopanti, che, però, solitamente produce squalifiche leggere in chi risulta positivo, stante il fatto che detta sostanza viene comunemente usata anche nei banali spray da banco contro l’asma.
Solitamente, perchè invece, in questo caso, la Federazione ha ritenuto di dover escludere la campionessa mondiale brasiliana addirittura fino al novembre 2021, impedendole, di fatto, di poter difendere il titolo ai Giochi di Tokyo.
Controproducente, al riguardo, si è rivelata la linea difensiva dell'illustre principe del foro brasiliano ingaggiato dall'atleta, Avv. Marcelo Franklin, il quale le ha suggerito di presentarsi ai giudici svizzeri senza ammettere l’uso incauto della sostanza, che avrebbe potuto portare ad una riduzione di pena, puntando al proscioglimento pieno, sostenendo che, quattro giorni prima dei Panamericani, Rafaela si era presa cura del figlio di pochi mesi della compagna di allenamenti, Flavia Rodrigues, che le avrebbe «trasmesso» il fenoterolo con cui il bimbo veniva trattato. 
Tesi che non ha affatto convinto i giudici, i quali hanno ritenuto di doverle comminare una pena pesantissima, confermando i due anni di squalifica, ponendo così fine al sogno olimpico della Silva.

Vabbè, direte voi, peccato, ma a noi in che modo può riguardarci?
Bhè, ci riguarda perché Rafaela Silva non è solo la judoka campionessa, vincitrice, come detto, della medaglia d'oro nei giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, ma è anche una persona indomita e speciale, un esempio per tutte le ragazze e le donne, vieppiù perché lesbica. Ma andiamo con ordine.
 
Rafaela Silva (en.wikipedia)
Rafaela Lopes Silva
, nasce in una favela di Rio de Janeiro il 24 aprile 1992 (dunque, oggi ha 28 anni). Silva, quindi, nata e cresciuta in estrema povertà nella famigerata favela di Cidade de Deus, da bambina sfuggì a violenza e discriminazione dedicandosi anima e corpo alla nobile arte del judo. 
Dedizione che, accompagnata da un immenso talento, l'ha portata a vincere, ai Giochi di Rio de Janeiro 2016, il primo oro olimpico nel judo della storia brasiliana, divenendo, così per il suo paese, una eroina da emulare.
Eroina da emulare, però, non solo per il pur strepitoso successo sportivo ottenuto ma anche per il messaggio che ha avuto il coraggio di dare al mondo nel contesto della premiazione.
Proprio ai piedi del podio, infatti, ha fatto coming out sulla sua omosessualità, diventando, così, l'idolo delle donne e degli invisibili abitanti dei barrios della capitale, fino a quel momento concentrati solo sulla sfida di Neymar e dei colleghi nel calcio. 
«Rafaela — disse il presidente del Cio, Thomas Bach — è una donna straordinaria, un modello non solo per il Brasile ma anche per tutto il mondo».
Brasile, è bene ricordarlo, dove l’Onu continua a denunciare la discriminazione degli omosessuali e il crescente «mancato rispetto dei diritti di donne e bambine alla dignità e all’integrità fisica», Rafaela Silva è un simbolo di coraggio e resistenza civile.
 
Rafaela Silva e la sua compagna Thamara Cezar (revistaquem.globo.com)

Di lei, comunque, a parte il suo coming-out, sappiamo anche, grazie a en.wikipedia, che, come dichiarato in un'intervista rilasciata al Globo Sports, confermandosi gay, ha una relazione con la studentessa Thamara Cezar.
 
Ecco, questo è quanto. Non resta che augurare di cuore a Rafaela Silva di poter superare al più presto questo brutto stop, per tornare ad essere il cima al mondo nella sua disciplina sportiva e, ciò che più conta, di poter continuare a vivere la sua vita in un mondo più sereno ed inclusivo.

MduL


Fonti:
Articolo "Rafaela Silva-judo: dalla favela all’oro di Rio allo stop per doping, così è finita la favola del simbolo del Brasile" su corriere.it del 3/01/2021;
Pagina Ita Wikipedia su Rafaela Silva;
Pagina en Wikipedia su Rafaela Silva.

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