Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Addio a Ruth Bader Ginsburg (RBG): il giudice della Corte Suprema USA che ha sempre lottato per i diritti civili di ognuno di noi e per noi donne e donne lesbiche.

Ruth Bader Ginsburg (RGB) (foto tusciaweb.eu)
 
_MduL, 19 settembre 2020_
 
E' con profonda tristezza e preoccupazione che vi diamo la notizia della morte del Giudice della Corte Suprema USA Ruth Bader Ginsburg (definita ormai da tutta l'America con l'acronimo RBG). Tristezza perché se ne è andata una donna che, da sempre, ha lottato strenuamente per l'emancipazione ed i diritti delle donne e per la tutela e l'ampliamento, dove possibile, dei diritti civili per tutti, gay e lesbiche comprese (uno dei suoi maggiori successi è stata l'approvazione da parte della Corte Suprema, di cui lei era membro, dei matrimoni gay, nel 2015); preoccupazione perché venendo meno il suo forte argine alla deriva repubblicana, la Corte Suprema, con la probabile nuova nomina del suo sostituto, si ritroverà fortemente sbilanciata a destra (già ora i giudici repubblicani sono 5 su 9), con le ovvie implicazioni per il mondo intero.
Preoccupazione che, per altro, ha spinto RGB, sul letto di morte, a Washington, circondata dai suoi familiari, ad esprimere come ultimo desiderio che il nuovo giudice, suo sostituto, venisse nominato solo dopo le elezioni presidenziali usa. Queste le sue parole: "La mia ultima e fervente volontà è di non essere rimpiazzata fino a quando non ci sarà un nuovo presidente alla Casa Bianca".

Ciò posto, rimandando al post MduL del 3/05/2020, "Diritti GLBT: sui matrimoni gay e sul giudice della Corte Suprema USA Ruth Bader Ginsburg" (link in fondo al post) dove avevamo riportato la dettagliata biografia della Ginsburg, ci piace qui ricordare - così come riportati dalla giornalista Anna Lombardi per il suo articolo su repubblica (link in fondo al post) - i punti principali di questa sua inestimabile vita, conclusasi ieri, a Washington, all'età di 87 anni per colpa di un cancro al pancreas, di cui soffriva da tempo e che l'aveva già fatta finire cinque volte in ospedale.
 
RGB (aclu.org)
<<Nata in una famiglia di immigrati ebrei, laureatasi nel 1955 in quella Harvard che aveva appena iniziato AD ammettere le donne (fu una delle prime 9 su 500 colleghi maschi), dopo la laurea fu a lungo impossibilitata ad esercitare perché nessuno voleva assumere un avvocato donna.
E si fece dunque inizialmente strada tenendo un corso universitario su "genere e legge": diventando, così una pioniera del femminismo. 
Nelle aule del tribunale approdò solo nei primi anni 70: vincendo la prima causa di discriminazione sessuale, la celebre Frontiero versus Richardson, sostenendo le ragioni di una sottotenente dell'aeronautica discriminata dai colleghi maschi per ragioni di indennità. Per poi arrivare, in seguito, a chiedere che la discriminazione sessuale venisse equiparata a quella razziale.
Costantemente impegnata a difendere i diritti delle donne ovunque venissero violati, la sua vita è stata un susseguirsi di battaglie sociali: dal diritto all'aborto al matrimonio gay, dall'immigrazione all'assistenza sanitaria per tutti. >>

Ecco, in poche righe è stata condensata una vita incredibile e molto importante per lo sviluppo della società civile. Una vita che ci ha donato tanto e che, per questo, volevamo ringraziare.
Per farlo, vorremmo riportare qui le ultime parole scritte su di lei nel nostro articolo del 2015, eccole:
"Del resto, che la Bader è una donna che era destinata a cambiare in meglio il mondo si è visto: tra le prime a studiare legge, tra le prime ad insegnarla, tra le prime ad essere nominata giudice del massimo organo giurisdizionale degli USA. E tutto questo, pur essendo sposata fin da giovane e con dei figli da accudire!.
Perché è anche questo il punto, non importa se la Bader (il suo cognome da ragazza, quello che mi piace usare) è eterossesuale, oppure, magari, lesbica, bisessuale (o come altro le pare) non dichiarata, sono fatti suoi. Ciò che importa è che una donna così esista e sia esistita per rendere la posizione delle donne, e dunque il mondo, migliore.
Ecco chi è Ruth Bader.
Che dire? Complimenti e Grazie al giudice Ruth Bader"...

Rip RBG.
MduL



Fonti:
Articolo "Usa, addio a Ruth Bader Ginsburg, giudice icona liberal della Corte Suprema. Le sue ultime volontà: "Sostituitemi dopo le elezioni"" di Anna Lombardi per repubblica.it del 19/09/2020
Post MduL: "Diritti GLBT: sui matrimoni gay e sul giudice della Corte Suprema USA Ruth Bader Ginsburg" del 3/05/2015

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