Marielle Franco (foto tratta da articolo di Daniele Mastrogiacomo per repubblica.it) |
_MduL, 12 ottobre 2019_
Come abbiamo già detto, non abbiamo intenzione di lasciar perdere e di dimenticarci di Marielle Franco, meravigliosa attivista politica, parlamentare, femminista e lesbica, brasiliana che è stata barbaramente uccisa nella notte del 14 marzo 2018, alle 21.30, a Rio de Janeiro, da una scarica di proiettili, con un vero e proprio agguato mafioso, una esecuzione messa in atto da un sedicente commando, dopo che l'autista (morto anche lui), che l'aveva raccolta all'ultimo appuntamento a Lapa, per una riunione con un gruppo di donne di colore, la stava riportando a casa (per il racconto dettagliato cfr post MduL, link in calce).
Ne parliamo perché è di qualche settimana fa la notizia che vi sono stati altri 4 arresti per il suo omicidio, che confermano la pista delle milizie (bande di ex
agenti, pompieri e soldati, alcuni ancora in servizio), presenti in
numerose favela della città, che si spartiscono il territorio con
gli altri Cartelli più o meno forti a suon di incursioni e sparatorie.
Il controllo di certe aree, infatti, significa estorsioni, taglieggi, traffico di
droga in cambio di protezione.
Gli esecutori materiali Ronnie Lessa, considerato il killer che ha premuto il
grilletto della mitraglietta, ed un suo complice,
Elcio Vieira de Queiroz, espulso dalla Polizia militare, che guidava
l'auto degli assassini, sono in carcere da sei mesi, questi nuovi arresti riguadano però personaggi parimenti importanti per l'inchiesta, quali Eliane de Figueirero Lessa, moglie di Ronnie Lessa, il fratello Bruno e due amici, tutti accusati di occultamento di prove.
Queste le accuse e l'iter della vicenda, così come riportato da Mastrogiacomo nel suo articolo per repubblica.it di cui in calce (articolo nel quale troverete, scritta molto meglio, l'intera vicenda che qui vi riportiamo):
Eliane de Figueirero Lessa, secondo gli investigatori, il giorno dopo l'arresto del
marito, avvenuto il 13 marzo di quest'anno, si sarebbe recata nella casa
del fratello Bruno nella zona ovest della città carioca e insieme a lui avrebbe
portato via una grossa scatola ed altre due borse che contenevano armi e
munizioni, tra cui la famosa mitraglietta HK MP5, usata dai sicari
durante l'agguato a Marielle Franco.
Poche ore dopo, quindi, Bruno si sarebbe recato in un supermercato di Barra de Tijuca, a sud di Rio, e qui avrebbe consegnato a un complice, Josinaldo Freitas, detto Djaca, istruttore di arti marziali, sia lo scatolone sia le due borse.
Poche ore dopo, quindi, Bruno si sarebbe recato in un supermercato di Barra de Tijuca, a sud di Rio, e qui avrebbe consegnato a un complice, Josinaldo Freitas, detto Djaca, istruttore di arti marziali, sia lo scatolone sia le due borse.
A questo punto, Djaca, sempre secondo
la ricostruzione degli inquirenti, si sarebbe poi recato nel borgo di
pescatori Quedra-Que, che sorge a sud di Barra, dove avrebbe noleggiato
una barca con la quale si sarebbe sbarazzato delle armi e dell'arsenale, buttando le borse a mare.
Ora, premesso che gli autori materiali dell'efferato delitto sono stati incarcerati e dato atto che ora, con questi nuovi arresti, si arriva al secondo livello, quello dei fiancheggiatori, resta da capire chi e perché ha armato l'arma nei confronti della Franco. Chi aveva interesse ad ucciderla? A chi rispondeva Ronnie Lessa? Chi è il mandante??!!
Un fatto è certo, Ronnie Lessa, che ovviamente si proclama innocente, viveva vicino alla
casa del presidente del Brasile Jair Bolsonaro a Tijuca e, anche se tra i due non c'è
alcun rapporto o relazione, sussiste un'amicizia, dimostrata ed ostentata, con il figlio Carlos, che avevano messo in imbarazzo il
leader dell'estrema destra.
Certo, direte voi (e noi con voi), questi sono solo indizzi e coincidenze e da ciò non si può in alcun modo desumere un coinvolgimento diretto del Presidente brasiliano. Ma allora, chi c'è dietro? Chi è il mandante dell'omicidio di Marielle Franco?
Ecco la foto che ritrae Bolsonaro con Djaca (foto da repubblica.it) |
Per rispondere a questa domanda, il settimanale Veja, ha tirato fuori una foto nella quale Jair Bolsonaro, Presidente del Brasile dall'inizio del 2019 (quello che, per intenderci, sta bruciando la foresta amazzonica a fini speculativi...) si fa un selfie con Djaca, si, proprio lui, il maestro di arti marziali, sospettato di
aver gettato in mare la mitraglietta dell'agguato e probabilmente altre
armi usate in altre operazioni.
Su questa foto, ovviamente, nessun commento da parte di Bolsonaro che, sempre con le parole del giornalista Mastrogiacomo, "liquida la faccenda come ha
fatto in passato: tanti chiedono una foto a cui il presidente non si
sottrae. L'immagine, postata su Twitter, non dimostra nulla. Tanto meno
un coinvolgimento di Bolsonaro con l'attentato a Marielle. Ma il cerchio
si stringe: si sa che l'omicidio è stato appaltato all'Ufficio del
Crimine, un network delle milizie attivo a Rio a cui ci si rivolge per
gli assassinii su commissione".
Certo è, che sena la prova regina, l'arma del delitto, è difficile restituire
giustizia alla parlamentare che aveva difeso le donne, i diversi, gli ultimi e, soprattutto, denunciato l'irruzione delle
milizie nelle favela di Rio.
Un'altra certezza, poi, c'è e cioè che il nome di Bolsonaro appare già in due o più contesti di indagine. Certo, come detto, ciò non fa una prova, ma si potrebbe pensare che sia necessario almeno un chiarimento da parte del Presidente, anche solo per dissipare ogni dubbio su un suo eventuale coinvolgimento.
Che dire allora? Speriamo che la giustizia riesca a trionfare, noi comunque cercheremo ancora di seguire questa vicenda, fino alla verità ultima...se mai si troverà, così come sta facendo la sua ex-compagna, Monica Benicio che ha preso l'eredità della Franco e guida con il suo attivismo l'opposizione alla destra di Bolsonaro.
Tanto dovevamo.
MduL
Fonti:
Articolo "Brasile, sempre più legami fra Bolsonaro e l'assassinio di Marielle Franco" di Daniele Mastrogiacomo per repubblica.it del 4/10/2019;
Post MduL <<Marielle Franco: “Nera, lesbica e attivista politica, madre a 19 anni e femminista”, così amava definirsi e per questo è stata uccisa>>
Articolo cartaceo "La mia Marielle non c'è più ma sta cambiando il Brasile" di Alberto Riva per il settimanale "Il venerdi" di Repubblica del 4/10/2019
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