La protagonista Kabi Nagata del manga "La mia prima volta-My lesban experience with loneliness" (foto del sito manga.eveyeye.it) |
_ MduL, 3 febbraio 2019 _
Con questo post vi segnaliamo "La mia prima volta - My lesbian experience with loneliness", un manga autobiografico di genere yuri/slice of life, scritto e disegnato da Kabi Nagata e portato nel nostro Paese dall'editore J-POP.
Per farvi capire di cosa si tratta, vi proponiamo ampi stralci della recensione che di questo manga ha fatto Manuel Crispo, nell'articolo "La mia prima volta : Recensione del manga autobiografico di Kabi Nagata" per il sito anime.everyeye.it del 25/01/2019, che, per quante di voi fossero interessate, vi esortiamo a leggere per esteso, nella sua versione integrale (noi abbiamo eliminato tanti, troppi, pezzi di tale recensione, snaturandola. Chi vuole può renderle giustizia, leggendola dunque per esteso...).
<<Intitolato originariamente Sabishisugite Lesbian Fuzoku Ni Ikimashita Report, "La mia prima volta" è un manga realizzato da Kabi Nagata e da quest'ultima pubblicato sulla piattaforma online Pixiv nel corso del 2016.
Il successo immediato del manga ha portato a una ripubblicazione da parte di East Press Co. Nominato come miglior manga ai Crunchyroll Award nonché agli Harvey Award e agli Amazon Best Graphic Novel e 3° ai Kono Manga ga Sugoi del 2017, La mia prima volta di Kabi Nagata è una storia autobiografica che della prima volta della omonima protagonista (che da qui in avanti chiameremo K.) in effetti parla poco e nulla, con buona pace dei pastori del Maine che hanno cercato di far rimuovere l'opera dalla vetrina della Rumford Public Library.
In effetti i cinque capitoli di La mia prima volta non sono incentrati tanto sul sesso o sulla scoperta della propria omosessualità quanto sul difficile percorso di crescita di un'anima fragile in un'epoca di solipsismo autistico e riferimenti disgregati.
Dopo una breve anticipazione del climax dell'opera, che vede K. e una escort nude sul letto di un love hotel, la narrazione torna indietro per descriverne la vita e le disavventure esistenziali tramite un lunghissimo flashback che parte dal diploma e dall'abbandono dei corsi universitari dopo appena sei mesi. I tormentati anni successivi sono raccontati da K. con semplicità del tutto priva di malizia e autocompiacimento: anoressia, bulimia, autolesionismo, tricotillomania (un disturbo ossessivo-compulsivo caratterizzato dal bisogno compulsivo di strapparsi i capelli, che causa alla protagonista una fastidiosa alopecia che ella poco si cura di nascondere), la insicura e immatura protagonista colleziona un disturbo psicologico dietro l'altro alla ricerca di una propria identità. Il suo vuoto esistenziale la porta a interrogarsi su ciò che definisce un individuo, se questo sia ad esempio il lavoro o le proprie passioni o un ruolo definito all'interno della società.
In questo intenso percorso di autoanalisi il sesso ricopre un'importanza tutto sommato minore: K. è in cerca più che altro di un atto intimo e familiare, di un momento di vicinanza, di un abbraccio, e lo desidera da parte di una donna matura, una versione non consanguinea di sua madre, che la protegga e la rassicuri. La dolce K., che non si è mai rassegnata a vedersi come una donna, che non ha mai curato il proprio aspetto fisico riservando all'igiene personale il minor tempo possibile, che a ventott'anni non ha mai baciato (né desiderato baciare) nessuno, coltiva una visione del tutto desessualizzata del contatto carnale e giungerà a ricorrere alla escort Yuka per un misto di solitudine e curiosità.
L'esperienza le lascerà un misto di eccitazione e delusione, ma risulterà un prezioso momento del suo percorso di maturazione personale. In La mia prima volta il sesso è visto come l'apice di un processo di comprensione e accettazione del sé, la quest finale nel duro gioco del relazionarsi agli altri. Come la protagonista, la escort è una ragazza moe dai tratti morbidi, vestita semplicemente, priva di qualunque connotazione fan-service.>>
Insomma, un altro manga con protagonista una ragazza lesbica che, alla ricerca del suo sé, approda al sesso saffico a pagamento con delle escort...il sesso, infine, sarà il mezzo per arrivare, come auspicato, alla conoscenza di sè...
Buona lettura.
MduL
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