Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Un'altra buona notizia per noi: anche il sindaco di Parma, Pizzarotti, riconosce i figli delle coppie omosessuali - Il botta e risposta con il Vescovo della città

Il Sindaco, Federico Pizzarotti, mentre trascrive il riconoscimento del figlio di una coppia omogenitoriale (foto da articolo in calce)
Sapete quanto ci piace scrivere questi post. In questo odierno, vi raccontiamo della meravigliosa iniziativa del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, il quale ha registrato all'anagrafe comunale i figli di quattro coppie omogenitoriali, facendoli così diventare cittadini ad ogni effetto.
Certo, Pizzarotti, per fortuna, non è stato il primo sindaco - e speriamo non sia l'ultimo - che ha applicato la carente normativa oggi in vigore nel modo corretto (nel modo, cioè, auspicato anche dai massimi consessi giurisprudenziali e di legge). Prima di lui, hanno agito in tal senso la Appendino, sindaco di Torino, De Magistris, sindaco di Napoli e Sala, sindaco di Milano, dunque non è, ripetiamo, per fortuna, una novità e quindi non scriviamo di questo, ma ciò che qui vi riportiamo è la bellissima reazione del sindaco stesso, Pizzarotti, alle parole che sulla vicenda ha voluto spendere il Vescovo della città di Parma, Enrico Solmi.
Il Vescovo Solmi (gazzettadiparma.it)
Solmi, infatti, durante l'omelia della messa solenne celebrata nella parrocchia della Famiglia di Nazareth, in via Navetta, aveva sottolineato che "due uomini e due donne che vivono assieme come marito e moglie non sono famiglia, anche se mettono al mondo dei figli, dirattamente o indirettamente" E non si è fermato qui. Ha aggiunto "Anche se viene ratificata da una legge o in qualche comune di Italia, questa non è famiglia. Vivere sotto lo stesso tetto non basta per essere una famiglia. Fondamentale è la presenza di un uomo e una donna uniti nel matrimonio. La verità non è un pesce da tirare in faccia ma deve aiutare a fare chiarezza".
Il Sindaco Pizzarotti (Parma Repubblica)
A queste parole, la risposta del sindaco di Parma, Pizzarotti che scende sul terreno del Vescovo e cita proprio il Vangelo secondo Giovanni: "Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me". 
Continua, poi, il Sindaco: "Ribadisco che sono felice di averlo fatto. Lo rifarei oggi, domani e nei giorni a venire. Dove c'è amore e cura, chi sono io per dire chi è o cos'è una famiglia ? La sottoscrizione di due genitori dello stesso sesso è un puro atto di anagrafe, un riconoscimento legale, non concettuale. Non sottoscrivere gli atti di anagrafe non farà di quelle persone dei genitori meno di tutti gli altri, ma farà di quei bimbi dei bambini con meno diritti di tutti gli altri.
E noi istituzioni dobbiamo per primi saper riconoscere e tutelare diritti rispetto ad una società che cambia, che non va giudicata, ma compresa. L'amore è la forza che muove il mondo, non può essere arginata ma solo accompagnata, e soprattutto difesa. Guai a noi se perdessimo questo sguardo sulla società, ci rinchiuderemmo da soli dentro un nostro steccato dividendo il mondo tra 'noi e gli altri'".
Insomma, le due massime autorità cittadine, religiosa ed istituzionale, si sono invertite i ruoli e le parole. Nelle parole del Vescovo, la chiusura agli altri e l'intolleranza, oltre che la mancanza di rispetto; nelle parole del Sindaco, l'amore, l'inclusione ed il rispetto...
Decidete voi da che parte stare e, soprattutto, da che parte vi sembra possa stare, se pensate che esiste, il "Capo Supremo".

Meraviglioso Pizzarotti.
MduL


Fonte:
Articolo "Parma, Pizzarotti riconosce i figli di coppie gay. Vescovo: "Non sono una famiglia"" della redazione di parma.repubblica.it del 31/12/2018

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