Ultimo aggiornamento il 4 maggio 2024

Reazioni (più o meno 'scomposte') alla partecipazione del sottosegretario alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora, al Gay Pride di Pompei

La senatrice Monica Cirinnà e, ultimo a ds, il sottosegretario Vincenzo Spadafora, al Gay Pride di Pompei (foto del ilfattoquotidiano.it)

Ed ecco un'altra notizia che, se proprio non ci far ben sperare, almeno non ci fa disperare (e scusate il giro di parole).
Stiamo parlando della notizia data dai maggiori quotidiani online ieri, 30 giugno, in merito alla partecipazione ed alle dichiarazioni del sottosegretario alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora al Gay Pride di Pompei. 
Ha dichiarato, infatti, Spadafora "Sono qui per testimoniare il mio sostegno e quello del governo. So che in una parte del governo non c'è la stessa sensibilità ma l'Italia non tornerà indietro, non si perderanno i diritti conquistati".
E, ancora, "Nel contratto di governo non ci sono questioni riguardanti il mondo Lgbt, ma convocherò prestissimo le associazioni di settore per avviare un percorso di ascolto e confronto". E, aggiunge, "Nessuno mi ha chiesto di non esserci, altro che veti. Nei prossimi giorni parlerò con il ministro Fontana. Sono sicuro che non ci siano pregiudizi sull'argomento", pur ammettendo la presenza di diverse "sensibilità" all'interno dello stesso esecutivo.
Parole di una meravigliosa ed ineguagliabile forza e bellezza, parole completamente inaspettate, visti i precedenti del Governo gialloverde (dai colori dei simboli dei partiti al governo: cinquestelle e lega) dallo stesso Spadafora rappresentato. Come non dimenticare, infatti, la dichiarazione del Ministro 'della' famiglia Lorenzo Fontana, appena insediatosi, il quale ci ha tenuto subito a far sapere che, per lui, "Le famiglie arcobaleno secondo la legge non esistono". O, ancora, le dichiarazioni espresse in merito dal Vicepremier Matteo Salvini, il quale ha dichiarato: "Farò tutto quello che è legalmente, umanamente e civilmente possibile fare perché la mamma continui a chiamarsi mamma e il papà continui a chiamarsi papà"....
Parole che vorrebbero farci ben sperare per le sorti dei figli nati da coppie omogenitoriali e per il loro riconoscimento.
Lorenzo Fontana (corriere.it)
Parole che però sono state subito contraddette e smentite, di nuovo, dal Ministro Fontana, il quale, dimostrando una volta di più che, invece, i pregiudizi forse esistono eccome, ha dichiarato, a stretto giro di 'posta', "Con tutto il rispetto, il sottosegretario Spadafora parla a titolo personale, e non a nome del governo, né tantomeno della Lega. Per quanto ci riguarda, la famiglia che riconosciamo e sosterremo, anche economicamente, è quella sancita e tutelata dalla Costituzione".

Del resto, per far capire quanto il Minsitro Fontana, haimè, sia in buona compagnia, basta segnalare come la sola partecipazione di Spadafora al Pride, abbia subito ingenerato la polemica fra gli esponenti politici ultracattolici. 
Carlo Giovanardi (senato)
Così, infatti, si esprime Carlo Giovanardi: "Per la prima volta (non è vero_ndr) nella storia della Repubblica un membro del Governo, il sottosegretario alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora, sostenitore delle adozioni da parte delle coppie gay", che, continua, "rappresenta ufficialmente l'esecutivo ad una manifestazione di cui sono noti i toni sguaiati, volgari e offensivi nei confronti di convinzioni religiose radicate nel popolo italiano". 
E ciò, volutamente dimenticando, forse, che già in passato è accaduto che personaltà di governo prendessero parte alla manifestazione. E' il caso, tra gli altri, delle ex ministre alle Pari opportunità Mara Carfagna nel 2008 e Barbara Pollastrini nel 2006.

Lucio Malan (senato)
Ma quella che più ci ha colpito non è la dichiarazione di Giovanardi, ma quella di Lucio Malan, vice capogruppo vicario di Forza Italia al Senato, il quale esordisce così, dichiarando: "Sarebbe meglio si (riferito a Spadafora_ndr) dedicasse ad altro, viste le posizioni già assunte in passato e ora con l'adesione al Pompei Pride, che non è semplicemente quella festa spesso sguaiata, talora oscena, che appare, ma ha un ampio e dettagliato manifesto politico, che include la richiesta dell'indottrinamento dei bambini a scuola in materia di omosessualità e le adozioni gay" (e si, avete letto bene...).

Giorgia Meloni (wikipedia)
E per chiudere sulle reazioni 'indignate' alla presenza ed alle dichiarazioni del sottosegretario Spadafora al Gay Pride di Pompei, le dichiarazioni della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, la quale su facebook testualmente riporta: “Ha ragione a dire che i ‘diritti in Italia non si perderanno’: il più importante di questi è il sacrosanto diritto di un bambino ad avere un padre e una madre”. Continua poi asserendo che il suo partito chiederà al governo un impegno chiaro per difendere questo diritto e di sancirlo in Costituzione perché, “nel silenzio del legislatore, l’ideologia di certi tribunali e di certi sindaci sta sostanzialmente autorizzando la pratica dell’utero in affitto e l’adozione da parte delle coppie omosessuali”.

Ecco, queste alcune delle reazioni degli esponenti politici e degli amministratori del nostro paese. Non dobbiamo quindi stupirci se, come in effetti è successo, a poco più di venti chilometri dalla città che ospita il santuario mariano è arrivata poi la notizia che il primo cittadino di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno (Pd), che due anni fa si era unito civilmente al suo compagno, ha ricevuto una busta contenente due proiettili inesplosi e un foglio di carta con su scritto “gay di m… dimettiti o facciamo del male a te e alla tua famiglia”. Da pelle d'oca...

Uno scatto al Milano Pride 2018 (repubblica.it)
Ma, per fortuna, l'altra meravigliosa notizia di questi giorni (anzi, per l'esattezza, dello stesso giorno, il 30/06/2018) riguarda l'oceanica participazione al Milano Gay Pride tenutosi ieri tra le vie della città.
I numeri 'parlano' di ben 250 mila persone!! Duecentocinquantamila persone che hanno marciato per le vie della città per dimostrare il sostegno alla campagna #civilimanonabbastanza, oggetto del Pride di quest'anno.
Tante, dunque, le persone e le associazioni presenti, sia del mondo Lgbtq che dei semplici cittadini che fanno del rispetto degli altrui diritti un punto di onore e vanto!. E, a proposito di onore. Onore al merito anche alla Coca Cola che si è fatta partner della festa, realizzando per l'occasione anche una lattina in edizione limitata con la scritta ‘Love’ in sostituzione del logo.
Ed onore al merito anche a Netflix che ha sponsorizzato la decorazione, con i colori dell’arcobaleno, della fermata della metropolitana di Porta Venezia.

Insomma, notizie pro e notizie contro; successi ed insuccessi...in questa fase storica apertasi con le ultime elezioni politiche e che, questo è certo, ci porterà anni di altalenanti vicende, e non solo in Italia.

E, allora, 'Stay Soul'...
MduL



Fonti:
* Articolo <<Gay Pride, scontro Lega-M5s. Spadafora: "Non si torna indietro sui diritti". Il ministro Fontana: "Parla a titolo personale">> di Serena Riformato per repubblica.it del 30/06/2018
* Articolo <<Gay Pride, sottosegretario Spadafora (M5s) a Pompei: ‘Su diritti non si torna indietro’. Fontana: ‘Parla a titolo personale’>> di F.Q. per ilfattoquotidiano.it del 30/06/2018

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