Il Governo Conte (3o da sinistra, in prima fila, è il ministro Fontana) [foto ilfattoquotidiano.it] |
Come ormai tutte voi saprete, è stato formato il nuovo governo, in quota 5stelle/Lega, con Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Matteo Salvini al Ministero degli Interni e Luigi Di Maio ministro del lavoro e dello sviluppo economico (ha accorpato due ministeri), più altri ministri tutti in quota lega o cinquestelle (e con davvero pochissime donne. Due sole di esse con un Ministero importante, la Grillo alla Sanità e la Trenta alla Difesa).
Un Governo, dunque, nelle parole e nei fatti assolutamente di destra (anzi, a detta di quasi tutta la stampa nazionale ed estera, "il più a destra di sempre"), ma non è di questo che vogliamo scrivere. Siamo qui per scrivervi di uno solo dei rappresentanti di questo governo, del Ministro della Famiglia e Disabilità. Un ministero nuovo, istituito ad hoc, con l'encomiabile scopo della tutela delle persone disabili e dei loro parenti (e ce ne era proprio bisogno. Ancora oggi, in molti-troppi casi, il nostro Stato non è in grado di assicurare a queste persone una vita dignitosa, come sarebbe loro diritto!) e per la tutela della 'famiglia'.
Già 'famiglia'. Come vedete, mettiamo questa parola tra virgolette perché è proprio su questo che occorre intendersi e fare alcune precisazioni ed è proprio su questo che, non appena abbiamo sentito che sarebbe stato istituito tale ministero, con tale denominazione, ci siamo subito premurate di fare attenzione e di studiare attentamente chi potesse essere nominato a cotanto ministero.
Ebbene, la nostra attesa è terminata allorquando, finalmente, è stata data la lista dei ministri. Il ministro della 'famiglia' e disabilità, ci dicono, è Lorenzo Fontana.
Chi?
Come è di tutta evidenza, ci precipitiamo a cercare notizie ed informazioni su questo neo ministro della repubblica italiana ed i nostri timori hanno subito trovato avveramento. Leggiamo cose su di lui talmente lontane dalla nostra mentalità e cultura che ci sembrano addirittura tutte esagerazioni. Decidiamo allora di aspettare e di fare sedimentare la cosa. Attendiamo, insomma, articoli di commento su tale nomina scritti dalle più svariate testate anche nei giorni a venire, per vedere se, in effetti, la prima impressione ricevuta da noi fosse sbagliata...
Ebbene, abbiamo letto, e tanto, ma tutto ciò che abbiamo letto, haimé, non ha fatto altro che confermare la nostra prima impressione e cioè che il Ministro Fontana, secondo noi, donne e lesbiche, non è assolutamente adatto a rappresentare e tutelare tutti i cittadini italiani, ma solo una piccolissima loro parte. Ma vediamo perché.
Chi è Lorenzo Fontana
(foto biografieonline.it) |
Prima di tutto, cioè prima di conoscere il suo pensiero politico, vediamo chi è Lorenzo Fontana, da dove viene, come si forma e come vive. Per fare ciò, vi riportiamo i dati trovati sulla pagina a lui dedicata da wikipedia ed i dati estratti dall'ottimo articolo di Di Francesca per chedonna.it (in calce il link).
Lorenzo Fontana nasce a Verona il 10 aprile 1980 (età 38 anni) e, dopo una Laurea in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di
Padova ed in Storia della Civiltà Cristiana all'Università Europea di
Roma, aderisce da subito al partito della Lega Nord. Componente della Liga Veneta-Lega Nord, infatti, Fontana è stato vicesegretario
del Movimento Giovani Padani, la sezione giovanile della Lega Nord, già dal
2002.
Più in dettaglio, Fontana cresce sotto l'astro e l'ala di Flavio Tosi, con cui poi si scontrerà
pesantemente, che non a caso è stato l'uomo che per il partito coltivava
i rapporti con la Russia. Matteo Salvini lo considera il suo uomo di
fiducia, l'uomo che gli sugggerisce la linea.
Comunque, nel 2009 inizia la sua carriera politica, sempre con la Lega e con Salvini, presso il Parlamento Europeo, dove viene riconfermato anche alle elezioni politiche del 2014 (per vedere il suo operato come europarlamentare, vi rinviamo al link in calce alla pagina dedicata dal sito del Parlamento europeo).
Fontana con la moglie e la piccola Angelica (foto da chedonna.it) |
In questi anni di frequentazione del Parlamento Europeo si suppone poi aver conosciuto la sua futura moglie, Emilia Caputo, nata a Napoli ed assistente al Parlamento Europeo, appunto, nonché madre, ad oggi, della sua unica figlia, la piccola Angelica, che abbiamo visto su tutte le reti tv il giorno del giuramento.
Sappiamo anche, sempre grazie all'articolo di Di Francesca, che il matrimonio tra Emilia Caputo e Lorenzo Fontana fu celebrato in due
diverse riprese: con rito tridentino, celebrato da don Wilmar Pavesi,
sacerdote pre-conciliare vicino ai tradizionalisti cattolici, e con rito
civile, celebrato dall’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, con Matteo
Salvini testimone.
E qui, quello che sappiamo della sua vita privata è terminato. Torniamo quindi di nuovo ai dati della sua vita, relativi alla sola politica, che ci portano ai giorni nostri. Oggi, infatti, Fontana, oltre ad essere il vicesegretario federale della Lega Nord, è, dal 29 marzo 2018, anche uno dei quattro vicepresidenti della Camera dei deputati e, dal l 1º giugno 2018 Ministro per la famiglia e le disabilità nel Governo Conte.
Una nota poi è d'obbligo, per completezza, anche sul Fontana/scrittore. Ha scritto, infatti, insieme ad Ettore Gotti Tedeschi, il libro, edito nei primi mesi di quest'anno "La culla vuota della civiltà. All'origine della crisi",
con la prefazione di Salvini.
Lorenzo Fontana Cattolico.
Foto Fondazione Magna Carta |
Ma per completare il quadro della formazione e del modo di essere del neo ministro della famiglia e delle disabilità, non possiamo anche parlare della forte componente cattolica che lo caratterizza.
E' lui stesso, infatti, che su Twitter si definisce: “Veronese e cattolico”.
Anche, e forse soprattutto per questo, è stato fortemente ed aspramente attacato, in risposta alle sue prime dichiarazioni pubbliche da ministro (su tutte, quella che qui ci occupa e cioè l'affermare convintamente che le famiglie composte da coppie di uomini o di donne, quindi gay, "per la legge in questo momento non esistono"), tanto da spingerlo a rispondere come segue:
...“non è stato previsto nulla sul contratto tra Lega e M5s, è una polemica strumentale, tanto che c’è chi mi ha criticato anche perché vengo da Verona e nel calcio tifo Hellas. Il mio obiettivo è quello di invertire la rotta per quanto riguarda la crisi demografica e quindi per farlo bisogna aiutare la natalità, la maternità, le famiglie. Pensavo che fosse una cosa condivisa, è un problema sociale ed economico; lo dice anche Cottarelli nel suo libro, lo dice l’ultimo Def fatto dal governo. Però evidentemente a qualcuno dà fastidio se uno è cattolico, mi sembra che sia un marchio di vergogna. Ma siamo in Italia, non in Arabia Saudita”
Continua, poi, “Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà”
Continua, poi, “Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà”
Il pensiero di Lorenzo Fontana
Perché è di questo che si tratta ed è di questo che vi vogliamo parlare e cioè del pensiero filosofico/politico e morale del ministro della repubblica italiana, Fontana, che, inevitabilmente, si traduce in azioni, azioni da ministro e non da semplice cittadino, è bene ricordarlo!.
Ed allora, vediamo tale pensiero. Per fare ciò, vi riportiamo pezzi estratti dagli articoli utilizzati come fonte di questo post. Articoli ai quali vi rinviamo per un degno approfondimento delle questioni. In calce troverete i singoli link.
Aborto:
Una prima indicazione su ciò che pensa, la troviamo nell'articolo di Samuele Cafasso per lettera43.it (in calce il link), dove ci viene riferito che Fontana, in occasione della sua partecipazione alla recente marcia per la vita, tenutasi a Roma il 19 maggio scorso, ha dichiarando che «l’aborto lo si è fatto diventare ufficialmente un "diritto umano": in realtà è uno strano caso di "diritto umano" che prevede l’uccisione di un innocente… Bisogna sostenere la Marcia per la Vita! Fino a quando ci sarà chi vuole eliminare la persona umana, scendere in piazza non solo è auspicabile, ma doveroso».
Dove invece potrebbe divampare la polemica, il neoministro si mostra
pompiere: “Restringere il diritto all’aborto è un tema che nel Contratto
non c’è, credo anche che nella maggioranza non esista una sensibilità
di questo tipo. Purtroppo, a mio modo di vedere”, dichiara Fontana.
“Voglio intervenire per potenziare i consultori così di cercare di
dissuadere le donne ad abortire. Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è
per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale,
dove un bambino deve avere una mamma e un papà”. Già, le famiglie
arcobaleno: “Per la legge non esistono in questo momento”, dice.
Tuttavia, “nel programma che è stato steso con i 5 Stelle non si sono,
volutamente, toccati i temi etici. E io rispetterò quel programma.
Quindi le varie realtà omosessuali, Lgtb, eccetera non si devono
preoccupare”. Ma, su questo punto, vedi infra...
Russia come "riferimento per chi crede in un modello identitario di società":
Questa dichiarazione viene riportata sempre da Cafasso, dopo averla trovata sul sito dello stesso Fontana (ora chiuso), nell'articolo/post "Famiglia tradizionale sotto attacco. Vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo" che riporta brani di un discorso pronunciato a un convegno dell'associazione ProVita onlus nel 2016. Brani che così vengono riportati: «C’è una deriva nichilista e relativista della società occidentale, ma la Russia – rappresentata qui dall’amico Alexey Komov – è l’esempio che l’indirizzo ideologico e culturale in una società si può cambiare. Infatti se trent’anni fa la Russia, sotto il giogo comunista, materialista e internazionalista, era ciò che più lontano si possa immaginare dalle idee identitarie e di difesa della famiglia e della tradizione, oggi invece è il riferimento per chi crede in un modello identitario di società».
E su questo punto una nota: attenzione, perché il rapporto di Fontana, Salvini e di tutta la Lega con la Russia è molto più profondo e pregnante di quanto non possa sembrare. Basti solo pensare ai legami tra esponenti della Lega, Fontana in particolare e l'associazione russa "World Congress of families"...Ma, per un approfondimento su questo punto, vi rinviamo all'articolo "Aborto, gay e famiglia: per Lorenzo Fontana la Russia è un modello" di Samuele Cafasso per lettera43.it del 1/06/2018, in calce al post.
Immigrazione, matrimoni gay e 'teoria Gender':
Contro la 'teoria gender' da sito destatevi |
E poi: «La propaganda dominante mette in discussione e indebolisce la famiglia naturale, ecco che ci dicono che l’immigrazione serve per colmare il gap del decremento demografico. Ecco, dunque, da un lato l’indebolimento della famiglia e la lotta per i matrimoni gay e la teoria del gender nelle scuole, dall’altro l’immigrazione di massa che subiamo e la contestuale emigrazione dei nostri giovani all’estero. Sono tutte questioni legate e interdipendenti, perché questi fattori mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni. Il rischio è la cancellazione del nostro popolo».
Questo, poi, il suo commento a una sentenza di marzo 2017 della Corte di Appello di Trento che riconosce due padri come genitori di una coppia di gemelli: «L’ordinanza della Corte d’Appello di Trento sulla doppia paternità è una sconfitta per la società. Pezzi di Stato continuano nel tentativo di minare la famiglia tradizionale rendendo il peggior servizio alle nostre comunità, nate e cresciute proprio grazie a un modello di famiglia basato su madri e padri (senza i quali, è opportuno ricordarlo, in natura non è possibile generare una nuova vita)».
In particolare l'inciso «Le famiglie gay non esistono»:
Come abbiamo visto il pensiero di Fontana appare molto chiaro ed inequivocabile: immigrati, gay e 'teoria gender' uccidono la 'famiglia'.
E già così ce ne sarebbe abbastanza per fare almeno alcune legittime osservazioni e puntualizzazioni, ma, volendo anche provare a tacere, ecco che arriviamo al punto che più ci ha indignato. Il 2 giugno, infatti, sui giornali vengono riportate le prime interviste e commenti del neo-ministro Fontana. Si apprende così che il Ministro ha dichiarato al Corriere della Sera: «Le famiglie gay? Non esistono». Come è di tutta evidenza, tale affermazione, trascendendo il lecito, ha dato il via ad una serie di reazioni da parte di tutte le componenti della società.
E già così ce ne sarebbe abbastanza per fare almeno alcune legittime osservazioni e puntualizzazioni, ma, volendo anche provare a tacere, ecco che arriviamo al punto che più ci ha indignato. Il 2 giugno, infatti, sui giornali vengono riportate le prime interviste e commenti del neo-ministro Fontana. Si apprende così che il Ministro ha dichiarato al Corriere della Sera: «Le famiglie gay? Non esistono». Come è di tutta evidenza, tale affermazione, trascendendo il lecito, ha dato il via ad una serie di reazioni da parte di tutte le componenti della società.
Foto Tgcom24 |
Ha reagito il cantante Tiziano Ferro, diversi attori, tra i quali Gullotta (intervistato se non ricordiamo male, dal tg2), Geppi Cucciari (ospite al programma Amici) e chi più ne ha più ne metta, ma anche i politici, finalmente e per fortuna, anche se in ritardo, si sono fatti sentire. Su tutti, Monica Cirinnà (firmataria, ricordiamolo, della legge sulle unioni civili), la quale, oltre al meraviglioso gesto di essere andata in parlamento con la maglietta con Le famiglie Arcobaleno, a stringere la mano a Fontana ed a scrivere dei tweet sul sito di Fontana stesso che, è di queste ore la notizia, ha bloccato il suo account!!, a così risposto alle sue parole: “Negare l’esistenza di chi chiede diritti e riconoscimento equivale a voler oscurare dei cittadini, silenziarli, relegarli fuori dal dibattito politico e sociale”.
Contro Fontana anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala che conferma di proseguire la battaglia per i diritti e che, proprio in queste ultime ore, ha regolarizzato la posizione di alcuni figli di coppie omosessuali, registrandoli all'anagrafe come figli di entrambe le madri e/o padri, mentre il segretario nazionale dell’Arcigay Gabriele Piazzoni chiede la reintroduzione della delega alle Pari Opportunità, assente in questo governo, affinché “investa sulle politiche dell’uguaglianza, risolva le diseguaglianze e le discriminazioni”.
Critiche, comunque, non solo a sinistra e nel pd, ma anche da parte di esponenti dei 5stelle. Queste, le parole del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, su facebook: “Ci sono valori che per noi sono inderogabili a Livorno siamo stati i primi a trascrivere i matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero. Siamo stati tra i primi a celebrare in Comune i matrimoni gay. E non intendiamo fare mezzo passo indietro. Giusto per mettere le cose in chiaro. Tutto ciò premesso, buon lavoro al neo ministro”.
Ed è proprio in questo contesto, per rispondere a queste reazioni che il ministro Fontana ha rilasciato in riposta la dichiarazione riportata più sopra, sul fatto che tali politiche non siano nel programma di governo, come confermato anche dallo stesso Salvini e sul diverso concetto di famiglia che scaturisce da tali diverse posizioni.
La natalità:
Foto documentazione.info |
Non possiamo poi tacere che il primo punto all’ordine del giorno del Minstro è la natalità. Dichiara al riguardo: "Voglio lavorare per invertire la curva della crescita che nel nostro Paese sta diventando davvero un problema. Lo ha detto anche Cottarelli. È a rischio la tenuta sociale, perché si sta invertendo la piramide fra anziani e giovani. Anche economicamente, la situazione è insostenibile. Si dice che l’Europa che invecchia abbia bisogno di immigrati. Io credo invece che abbia bisogno di rimettersi a fare figli”.
E sugli incentivi dichiara “in Europa sono molti gli esempi di politiche demografiche. In Francia c’è una detrazione fiscale proporzionale al numero dei figli; in Finlandia ogni bebè riceve alla nascita un box-culla pieno di prodotti per l’infanzia, e così via”, dice il ministro. “Si potrebbe pensare a un aumento degli assegni familiari o alla riduzione dell’Iva sui prodotti per i neonati. Oppure, visto che vogliamo la flat tax, applichiamola subito ai nuclei con almeno tre figli”. Sulle risorse, “essendo un ministro senza portafogli darò molto fastidio al ministro dell’Economia. Vanno spese le risorse che servono, altrimenti il Paese è destinato al declino”.
E sui disabili?
Foto vendingnews.it |
Bhè, sui disabili, queste le dichiarazioni di Fontana: “La questione economica è fondamentale. Gli assegni, specie quelli per i disabili gravi, sono troppo bassi, quasi derisori. Sono problemi che lo Stato ha sempre affrontato con superficialità. Adesso si cambia. Sono certo che le risorse si troveranno”...
E su questo, ma solo su questo, ministro Fontana, siamo perfettamente d'accordo.
Viva le donne, Viva le famiglie!!...tutte le famiglie!!!
MduL
Fonti:
* Articolo "Aborto, gay e famiglia: per Lorenzo Fontana la Russia è un modello" di Samuele Cafasso per lettera43.it del 1/06/2018
* Articolo "Fontana: «Le famiglie gay non esistono». Ed è polemica" su lettera43.it
* Articolo "Lorenzo Fontana: “Famiglie gay non esistono. Più figli, meno aborti”. Salvini: “Le sue idee non sono nel contratto di governo”" di F.Q. per ilfattoquotidiano.it del 2/06/2018
* Articolo "Fontana: «Le famiglie gay non esistono». Ed è polemica" su lettera43.it
* Articolo "Lorenzo Fontana: “Famiglie gay non esistono. Più figli, meno aborti”. Salvini: “Le sue idee non sono nel contratto di governo”" di F.Q. per ilfattoquotidiano.it del 2/06/2018
* Articolo "Chi è Lorenzo Fontana, il ministro della "Vera" famiglia (e dei feretri)" di Gianfrancesco Turano per espresso.repubblica.it
* Articolo "Chi è Lorenzo Fontana, neo ministro per la famiglia e le disabilità?" di Di Francesca per chedonna.it del 5/06/2018
* Articolo "Chi è Lorenzo Fontana, neo ministro per la famiglia e le disabilità?" di Di Francesca per chedonna.it del 5/06/2018
Nessun commento:
Posta un commento