Sabrina Ferilli conduttrice del programma "Storie del genere" (Foto dal sito raiplay) |
Ha avuto inizio Giovedì 26 aprile 2018 il programma di Rai Tre "Storie del genere", un documentario prodotto da Kimera, con la regia di Giampaolo Marconato e la conduzione di Sabrina Ferilli, che per la volta, in Rai, affronta un tema di grande
attualità e delicatezza: la disforia di genere ("Con il termine disforia di genere – come riportato in una nota
dell’Ufficio Stampa Rai –si definisce dal punto di vista scientifico il
transessualismo, la condizione, cioè, in cui si trova chi ha una forte
identificazione nel sesso opposto a quello biologico").
Difatti, i protagonisti del programma stanno intraprendendo il percorso
per il cambio sesso con il sostegno psicologico e medico del SAIFIP, il
Servizio di Adeguamento tra Identità Fisica e Identità Psichica,
realizzato dal San Camillo - Forlanini di Roma. Il racconto viene
fornito agli spettatori anche dal punto di vista degli stessi
professionisti dell’Azienda ospedaliera.
Protagonisti della prima puntata, quella andata in onda il 26/04/2018 scorso, sono stati: Daniela, 62 anni, marito e padre che per 60 anni ha vissuto in un corpo che non gli apparteneva e che solo da poco ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto; Elisa, romana di 27 anni, appena arrivata al SAIFIP e alle prese con la sua nuova femminilità; Francesco, 29 anni, nata Luna, che dopo anni di sofferenza cercando disperatamente di vivere da donna, ha iniziato il percorso di adeguamento al SAIFIP per rinascere finalmente maschio.
Nel documentario, i protagonisti di ogni puntata si
racconteranno a Sabrina Ferilli, che tiene le fila del programma
prendendo per mano ognuno di loro attraverso interviste intime e
analitiche, profonde e mai banali, interrogando i protagonisti nel “suo” salotto e, prendendo spunto dalle loro testimonianze raccolte nell’anteprima del programma, cerca di dare voce indirettamente alle domande dei telespettatori.
Protagonisti della seconda puntata, andata in onda Giovedì 3 maggio sono stati: Alessandro, Francesco e Daniela. Alessandro, 26 anni, è una bella ragazza che però non si è mai sentita a suo agio nel corpo femminile e che ora, dopo essere approdata al Saifip (Servizio per l’adeguamento identità fisica e identità psichica dell’Azienda ospedaliera San Camillo – Forlanini di Roma) sta transitando da femmina a maschio.
Francesco, 29 anni, proprio durante il percorso di transizione ha trovato in Elena la donna della sua vita.
Daniela, 62 anni, sta vivendo uno dei giorni più importanti della sua vita, l’udienza in tribunale per il riconoscimento giuridico della sua nuova identità.
Protagonisti della seconda puntata, andata in onda Giovedì 3 maggio sono stati: Alessandro, Francesco e Daniela. Alessandro, 26 anni, è una bella ragazza che però non si è mai sentita a suo agio nel corpo femminile e che ora, dopo essere approdata al Saifip (Servizio per l’adeguamento identità fisica e identità psichica dell’Azienda ospedaliera San Camillo – Forlanini di Roma) sta transitando da femmina a maschio.
Francesco, 29 anni, proprio durante il percorso di transizione ha trovato in Elena la donna della sua vita.
Daniela, 62 anni, sta vivendo uno dei giorni più importanti della sua vita, l’udienza in tribunale per il riconoscimento giuridico della sua nuova identità.
Potete trovare le due puntate già andate in onda sul raiplay, QUI, alla pagina dedicata al Programma. Se volete, invece, vedere le prossime puntate, basta sintonizzarsi su Rai Tre il giovedi in seconda serata. Dovrebbero esserci ancora altre sei puntate.
Diciamo 'dovrebbero' perché le reazioni a tale programma, come era evidente in questo periodo storico, non si sono certo fatte attendere. Ultima, in ordine di tempo, la reazione dell'Avvenire, nelle parole del suo giornalista Andrea Fagioli che ha scritto l'articolo "Il gender su Rai 3 sembra un reality" (articolo che potete trovare QUI, non è nostra intenzione riportare in questo post le sue parole).
Ci teniamo, invece, a riportarvi parte dell'articolo "'Storie del genere': il nuovo programma di Rai 3 sul transessualismo" di Francesca Fattorini e Simona Ruffini per it.blastingnews.com, che fa una disamina molto accurata sul transessualismo in tv. Ecco qui di seguito lo stralcio dell'articolo:
<<Il tema del transessualismo non è nuovo sui teleschermi italiani, difatti volgendo il nostro sguardo all’indietro possiamo citare Pif, autore e conduttore televisivo, che nel suo “Il Testimone” su MTV aveva indagato il percorso della transizione non solo dal punto di vista fisico, ma anche sul piano psicologico e sull’iter giuridico (il cambio dei documenti etc.) in due puntate, intitolate “Persone transessuali - F to M” (quinta stagione) e “Persone transessuali - M to F” (sesta stagione), andate in onda rispettivamente nel 2013 e nel 2014.
Un altro esempio è il docu-reality “Vite Divergenti: storie di un altro genere”, in onda nel 2015 su Real Time all’interno di una serata completamente dedicata al racconto della quotidianità delle vite #transgender. Si tratta di una produzione italiana originale che ha posto attenzione sul MIT, Movimento Identità Transessuale che si trova a Bologna, attraverso un racconto corale fatto da quattordici persone che mettono in luce le diverse sfumature dell’identità di genere.
Non mancano tuttavia tracce del passaggio delle persone transessuali nella TV generalista, i quali hanno fornito ai telespettatori una micro conoscenza di nuove forme di sessualità, oltre il classico binomio uomo-donna.
Prima su tutti Vladimir Luxuria (vincitrice dell’ottava edizione de “L’isola dei famosi” e nel 2015 giurata del concorso di bellezza “Miss Italia”), successivamente Angelina concorrente della terza edizione dell’adventure game “Pechino Express”, per la quale Rai 2 decise di accogliere la richiesta di non parlare nel programma della sua identità di genere (cercando di far spettacolo soltanto con la personalità dei partecipanti), ed infine Rebecca, nata Sabatino con un passato da Don Mauro, una delle concorrenti della quattordicesima edizione del Grande Fratello, che piacque al pubblico per il suo essere “tradizionale”, baluardo del focolare domestico e insolita portavoce di conformismo e di moralismo.>>
A questi programmi, aggiungiamo noi il reality "Da qui a un anno" che va in onda dal 30 marzo scorso, e per 10 puntate, sul canale Real Time. Il programma, condotto da Serena Rossi, tratto da un format britannico, racconta le storie di persone che vogliono cambiare alcuni aspetti del loro fisico e della loro natura. Per farlo, hanno un anno di tempo. Il pubblico, in ogni puntata, vede/ascolta i proponimenti fatti da ognuno dei protagonisti e poi, il raggiungimento o meno di tali obiettivi, decorso l'anno. Tra queste storie, anche quelle di alcuni transessuali. La trasmissione va in onda tutti i venerdi, fino al 1 giugno 2018. E' in programmazione, comunque, anche la versione inglese.
Che altro dire? Niente. Ricordate solo che, se volete, “Storie del genere” andrà in onda stasera con il consueto appuntamento in seconda serata, alle 23:05 su Rai Tre.
Complimenti alla Rai e Complimenti alla Ferilli.
MduL
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