Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Parliamo di Soko, di Loïe Fullere del film "Io danzerò"

Alcune righe per parlarvi  di Stéphanie Sokolinski (Bordeaux, 26 ottobre 1985), in arte Soko, cantante ed attrice francese di origine polacca, nonché ex fidanzata, presto mollata, di Kristen Stewart.
Soko (foto MYMag)
Soko, seppur ancora giovane, pur avendo recitato in alcuni film francesi, per il cinema e per la televisione, tra cui "Mes Copines" per la regia di Sylvie Ayme e "Augustine" di Alice Winocour, in proiezione speciale alla Settimana Internazionale della Critica, nell'ambito del Festival di Cannes 2012, non ha fatto molto e non è ancora molto famosa.
Per quanto riguarda, invece, la sua carriera come cantante, possiamo dire solo che ha già avuto almeno un'impennata. Nel novembre del 2006, infatti, ha messo su MySpace una sua canzone, registrata con il cellulare in camera da letto, intitolata "I'll kill her", il cui video ha ottenuto oltre tre milioni di contatti. Pubblicata in seguito da Believe Digital e disponibile su iTunes e su altri portali europei di musica, ha venduto oltre ottantamila copie e ha scalato le classifiche digitali in diversi paesi europei ed extraeuropei, oltre ad essere stata utilizzata da Stella McCartney come tema musicale per la sfilata parigina dell'ottobre 2007.
Ed ecco qui, con queste poche notizie abbiamo già finito di riepilogare la sua vita artistica, ma non è per questo che stiamo scrivendo questo post. Vogliamo infatti parlarvi non di lei, ma del nuovo film che ha interpretato e che uscirà nelle sale italiane il prossimo 15 giugno, dal titolo (italiano) "Io danzerò", con la regia di Stephanie Di Giusto.
E' il film, infatti, che più di tutto ci interessa portare alla vostra attenzione perché "Io danzerò" è un film sulla vita di Loïe Fuller, la danzatrice farfalla, pioniera, con Isadora Duncan, del balletto moderno americano, combinando giochi di sete e tessuti (usava un'imbragatura collegata a due lunghi bastoni che le prolungavano le braccia) con le luci e diventando una delle icone del periodo della Belle époque.
E Loïe Fuller era lesbica. Da qui, il nostro inevitabile interesse per lei e per il film, interpretato dalla lesbica Soko, che la celebra.
Vero è che la pellicola, haimé, racconta - falsamente - di una sua storia d'amore con il conte Louis d'Orsay (Gaspard Ulliel) e fa soltanto intuire la realtà e cioè che la Fuller viveva con la sua assistente, Gabrielle, ma almeno ha il merito di portare all'attenzione delle nostre generazioni una donna lesbica del periodo della belle epoque che ha segnato un epoca.
Ma vediamo, più in dettaglio e grazie al sito wikipedia, chi è Loïe Fuller.
Loïe Fuller, nome d'arte di Mary-Louise Fuller (Fullersburg, 15 gennaio 1862 – Parigi, 1º gennaio 1928), è stata una danzatrice e attrice teatrale statunitense.
Pur non avendo mai studiato danza fu, con Isadora Duncan e Ruth St. Denis, una delle pioniere del balletto moderno statunitense, artefice di una nuova idea di balletto, basata sugli effetti combinati del movimento del corpo con stoffe e luci colorate.
Scritturata dal 1892 alle Folies Bergère, riscosse enorme successo e fu immediatamente ricercata e ritratta dagli artisti dell'epoca, tra i quali Henri de Toulouse-Lautrec. Il suo nome venne spesso ricordato come Loïe Fuller o, più semplicemente, La Loïe: in origine il suo nome d'arte fu Louie, gioco di parole fra l'abbreviazione del suo nome e il termine "l'ouïe", espressione che in francese indica l'udito, ma in seguito acquisì il suo soprannome più famoso per corruzione dell'espressione medievale francese "l'oïe", precorritrice di "l'ouïe", che indicava ricettività e comprensione.
Fisicamente non molto alta, ma aggraziata e di bell'aspetto, fortemente miope, Loïe Fuller non si definì mai una danzatrice nel senso stretto della parola: non aveva mai studiato danza, ma riteneva il movimento corporeo una necessità imperativa per l'espressione teatrale.
Le innovazioni della Fuller, ballerina dilettante, sono quindi da ricercarsi soprattutto nella cura illuminotecnica degli allestimenti più che per veri e propri meriti legati alla disciplina. Precorse e influenzò, rimanendone influenzata a sua volta, il liberty, con continui richiami al floreale ed al virtuosismo cromatico, sempre presente nelle sue performance. Alla sua formazione contribuì anche il teatro simbolista, nonostante la Fuller non avesse mai avuto contatti diretti con esso.
Morì di cancro a Parigi, città a lei molto cara, il 1º gennaio 1928, quasi certamente per le forti dosi da radiazioni ionizzanti dovute all'utilizzo di ali di farfalla al radium, che rendevano fluorescenti (e non solo) gli spettacoli parigini. È sepolta nel cimitero di Père Lachaise.
Ed arrivamo al punto. La Fuller era apertamente omosessuale e, pur non avendo mai fatto del suo orientamento sessuale uno scandalo, non lo nascose alle sue allieve, con le quali sovente ebbe rapporti che andavano al di là di quello professionale. 
Loïe Fuller, comunque, come abbiamo già accennato in precedenza, pur avendo avuto diverse storie con le sue allieve, ha diviso tutta la sua vita con la sua compagna ed assistente, Gabrielle (interpretata nel film da Mélanie Thierry) e pare che avesse un'adorazione per la  stessa Isadora Duncan, per lei inarrivabile.
Ecco fatto, il film ora ve lo abbiamo segnalato ed anche i motivi di interesse per noi. Non resta che riportarvi qui di seguito il link alla scheda del film ed al suo trailer.
Come detto, dovrebbe uscire nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 15 giugno 2017.
Buona visione.
MduL


Fonti:
Articolo "Soko o tutto o niente" di Ilaria Solari, pubblicato sul settimanale "Gioia!" n.23 del 17/06/2017 
Pagina wikipedia su Soko
Pagina wikipedia su Loïe Fuller

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