Ma che strana questa fiction!. Stiamo parlando della serie di Rai Uno "Di padre in figlia", con la regia di Riccardo Milani (già regista delle serie "Tutti pazzi per amore" e "È arrivata la felicità"), andata in onda in queste settimane e conclusasi martedi scorso.
Strana perché Cristina Comencini (autrice del soggetto della fiction, coadiuvata nella sceneggiatura da altre tre bravissime donne: Giulia Calenda, Valia Santella e Francesca Marciano), con questa serie si è assunta un grande ed oneroso compito: parlare di donne e per le donne, ma coinvolgendo anche l'altra parte del mondo, quella maschile. Non una rivendicazione femminista tout court (che ci sarà di male, poi, nelle rivendicazioni femministe...ma questa è un'altra storia..), quindi, ma un ritratto storico che, per mezzo delle vicende delle protagoniste della storia, porta a comprendere il lungo e faticoso percorso che in questi decenni ha portato, e cerca ancora di portare, nella emancipazione femminile.
La trama
Da sinistra: Antonio e Sofia da piccoli, Maria Teresa, Elena, Filippo, Franca e Giuseppe (da repubblica.it) |
La storia, infatti, ambientata in Veneto, a Bassano, si dipana in un arco di tempo che va dal 1958 ai primi anni ottanta e narra le vicende della famiglia Franza, composta dal padre-padrone Giovanni (interpretato da Alessio Boni), dalla moglie Franca (Stefania Rocca) ed i loro quattro figli: la maggiore, Maria Teresa (Cristiana Capotondi), la secondogenita Elena (la bella Maltilde Gioli) ed i due gemelli (maschio e femmina) Antonio (Roberto Gudese) e Sofia (Demetra Bellina).
Più in dettaglio. Giovanni Franza (Alessio Boni) è tornato dal Brasile con Franca (Stefania Rocca), la moglie giovanissima. La loro è una fuga. Li tiene uniti un segreto, non l’amore.
Appena arrivato in Italia, a Bassano del Grappa, Giovanni apre una distilleria. E’ un uomo duro, abituato alla fatica nei campi di tabacco. E’ lui a prendere tutte le decisioni; Franca non ha voce in capitolo su nulla.
Siamo nel 1958. I coniugi hanno due figlie, ma Giovanni non si dà pace perché desidera più di ogni altra cosa il maschio (Gudese), che arriva insperato insieme alla sorella gemella (Bellina).
La primogenita Maria Teresa (Capotondi) capisce subito che con la nascita del fratello Antonio il ramo femminile della famiglia vivrà nell’ombra. E crescendo ne ha la prova: per iscriversi alla facoltà di chimica deve contrapporsi al padre e in seguito, per svolgere il lavoro per cui si è laureata, è costretta a farsi assumere dai Sartori, la distilleria concorrente dell’ex socio di suo padre, Enrico, e di suo figlio Riccardo, di cui Maria Teresa è da sempre innamorata.
La secondogenita Elena (Matilde Gioli) rimane incinta all’età di 16 anni. E’ fidanzata con Filippo, il figlio del sindaco di Bassano. Rinuncia quindi al sogno di diventare ballerina e accetta un matrimonio riparatore.
La primogenita Maria Teresa (Capotondi) capisce subito che con la nascita del fratello Antonio il ramo femminile della famiglia vivrà nell’ombra. E crescendo ne ha la prova: per iscriversi alla facoltà di chimica deve contrapporsi al padre e in seguito, per svolgere il lavoro per cui si è laureata, è costretta a farsi assumere dai Sartori, la distilleria concorrente dell’ex socio di suo padre, Enrico, e di suo figlio Riccardo, di cui Maria Teresa è da sempre innamorata.
La secondogenita Elena (Matilde Gioli) rimane incinta all’età di 16 anni. E’ fidanzata con Filippo, il figlio del sindaco di Bassano. Rinuncia quindi al sogno di diventare ballerina e accetta un matrimonio riparatore.
Sofia, la gemella di Antonio, è la più istintiva e ribelle tanto da rischiare la stessa vita. Antonio è invece il più fragile, non riesce infatti a reggere il peso del progetto che il padre ha su di lui, unico discendente maschio della famiglia Franza.
Nessuno è in grado di aprirsi e di aiutare l’altro. Anche Franca, di cui cominciamo a intuire il passato quando in paese arriva Jorge, un brasiliano in visita a Bassano. Franca lo ha amato da ragazza e per le settimane in cui lui rimane in Italia vive di nascosto una passione fugace e intensa.
Nessuno è in grado di aprirsi e di aiutare l’altro. Anche Franca, di cui cominciamo a intuire il passato quando in paese arriva Jorge, un brasiliano in visita a Bassano. Franca lo ha amato da ragazza e per le settimane in cui lui rimane in Italia vive di nascosto una passione fugace e intensa.
Giovanni, col suo carattere ruvido e i suoi modi dispotici, è riuscito ad allontanare tutti. L’unico che gli resta accanto è Antonio il quale sente di non avere altra scelta e fa di tutto per essere all’altezza del suo ruolo nella distilleria “Franza & Figlio”, ma è diverso dal padre e distante dal suo mondo.
In un drammatico evolversi di eventi, la famiglia Franza si trova ad attraversare il dolore più profondo. Tutto alla fine viene condiviso e chiarito, anche il segreto che unisce Franca a Giovanni. Un segreto che racconta di violenza e salvezza insieme. Siamo arrivati così agli anni 80, quando sull’entrata della distilleria paterna campeggia una nuova insegna: “Sorelle Franza”.
E’ la testimonianza del cambiamento dei tempi e soprattutto della battaglia portata avanti dalle donne della famiglia.
La trama vista da noi
Questa la trama, così come è stata scritta da Paolo Perazzolo per il sito famigliacristiana.it, ma, come abbiamo detto, questa è una fiction strana e, dunque, anche sulla trama, così come riportata da un uomo (e scusate per la generalizzazione) non ci troviamo d'accordo.
Senza stare a dilungarsi troppo, per noi la serie "Di padre in figlia", parla del difficile e faticoso percorso di emancipazione femminile che fanno Franca Franza e le sue tre figlie: Teresa, che trova la forza di contrapporsi al padre, andando a laurearsi in chimica a Padova e riuscendo ad eliminare i pregiudizi e perconcetti che le erano stati inculcati, tipo quello sulla verginità ecc...; Elena che, diventata madre suo malgrado, cerca, anche sbagliando, la sua strada, facendo cose impensabili per un personaggio di una fiction di rai uno, di soli pochi anni addietro: lascia la famiglia, le figlie, va a Milano, fa sesso con chiunque ecc...per poi tornare, finalmente consapevole di ciò che è e di cosa vuole realmente dalla vita; la piccola Sofia, gemella di Antonio, che, separata da suo fratello, faticherà a trovare la sua strada, arrivando a drogarsi e perdersi, fino all'inevitabile presa di coscenza di sé e della sua situazione...
In particolare, Franca Franza e "la" Pina
Pina (Francesca Cavallin) e Franca (Stefania Rocca) (da terninrete.it) |
Emancipazione femminile, dunque, questo il primo piano di lettura che abbiamo trovato nella fiction. Ma non solo! A noi, infatti, interessa molto l'altro personaggio femminile di cui si parlava all'inizio e cioè Franca Franza (interpretata da Stefania Rocca).
Ebbene, proprio il personaggio di Franca, secondo noi, è quello che meglio di ogni altro descrive il percorso di crescita ed emancipazione femminile. Franca, venuta in Italia da giovanissima, senza parlare una parola di italiano (viveva in Brasile) e soggetta in tutto e per tutto al marito, Giovanni. Franca che, diventa amica, sempre più "amica" della Pina (la bellissima Francesca Cavallin), la prostituta che andava regolaremente a letto con suo marito Giovanni e che lo stesso manteneva, dandole i soldi per farle aprire, una volta entrata in vigore la legge Merlin che ha abolito le case chiuse, la sua sartoria (soldi che restituirà appena possibile direttamente a Franca, senza che Giovanni ne sappia nulla). La donna che, meglio di tutte le altre, incarna l'emancipazione e la bravura femminile, infatti, dopo aver aperto la sartoria, parteciperà ad un quiz televisivo di Mike Bongiorno, vincendo tanti soldi con i quali, finalmente, potrà affrancarsi definitivamente da tutto e tutti. Franca che, grazie proprio alla Pina, imparerà a leggere e scrivere e, ciò che più conta, grazie a lei, al suo sostegno ed alla sua amicizia, riuscirà a trovare la forza e la voglia di emanciparsi e di cambiare, per se e per le sue figlie...
Ma soprattutto, Franca che, alla fine, non solo non resterà con il marito Giovanni, ma neanche (e questa è stata un sorpresa vera) partirà per raggiungere finalmente il suo amore brasiliano. Andrà invece a Milano, a lavorare e vivere con la Pina!!!
Da sinistra: Elena, la Pina, Maria Teresa, Franca e Sofia (optimaitalia.com) |
E le ultime scene della fiction questo ci restituiscono, una Franca finalmente felice e realizzata che arriva insieme alla "sua" Pina all'inaugurazione del primo prodotto della distilleria delle "Sorelle Franza". Bello!!
Insomma, un'evoluzione del personaggio che neanche noi ci aspettavamo. Si pensava, come tutte, che il personaggio di Franca Franza aveva due scelte: o decidere di restare con il marito Giovanni, malgrado tutto, o prendere e partire per andare in Brasile dal suo unico amore/amante. Ed invece no, parte si, ma per andare a Milano da Pina....
Fantastico!!
A questo, si aggiunga il bellissimo gioco di sguardi e di gesti che le due attrici riescono a portare sullo schermo ed avrete così chiaro il motivo per il quale questa strana fiction, alla fine, ci è proprio piaciuta.
Il doppio piano di lettura del loro rapporto, appare di tutta evidenza: chi vuole ci vede un rapporto di amicizia forte, come tanti ce ne sono tra donne; altre, come noi, ci vedono invece proprio un rapporto di amore e di coppia.
Ecco fatto. Speriamo di avervi reso partecipi di questa storia...
MduL
* * * * *
Per quante di voi fossero interessate, ora, a vedere la fiction, qui di seguito ecco il link alla prima puntata della fiction (sono 4 in tutto), dal sito raiplay.it: Di padre in figlia - puntata n.1
Colonna sonora Merita qui essere riportata anche la colonna sonora della serie perché, oltre ad Andrea Guerra, ci presenta una playlist di tutto rispetto (playlist che abbiamo trovato in un articolo di Paolo Perazzolo per famigliacristiana.it):
Puntata n. 1: La bambola di Patty Pravo; Che colpa abbiamo noi di The Rokes; Nel sole di Albano; Homage to Mozart di F. Bocchino (rai trade); Canzone del maggio di Fabrizio De André; Giselle
Puntata n. 2: Stop! In the name of love di The Supremes; Se perdo te di Patty Pravo; Inno di Mia Martini; Piccola città di Francesco Guccini; Marry Christmas di P. Mosele S. Torossi (rai trade); Impressioni di settembre di PFM; Le tue mani su di me di Antonello Venditti
Puntata n. 3: Voglio ridere dei Nomadi; Musica anni 80' di E.Levantesi (rai trade); Reach out, i'll be there di Gloria Gaynor; Milano di Lucio Dalla; Un giorno dopo l'altro di Luigi Tenco
Puntata n. 4: Anima fragile di Vasco Rossi, Abbi cura di te dei Nomadi; Homage to Mozart di F. Bocchino (rai trade); Le cose della vita di Antonello Venditti; Polka futura di Lucio Dalla
Infine, per quante di voi avessero voglia di approfondire, ecco alcuni link a:
- l'intervista a Francesca Cavallin (Pina) di Beatrice Pagan per movieplayer.it;
- l'intervista a Stefania Rocca (Franca Franza) di pianetadonna.it
- l'ntervista a Maltilde Gioli (Elena) del sito famigliacristiana.it
- ad articolo dal quale è stata estratta la trama per questo post: "Di padre in figlia: tutte le cose da sapere sulla fiction Rai" di Paolo Perazzolo per famigliacristiana.it
- ad articolo dal quale è stata estratta la trama per questo post: "Di padre in figlia: tutte le cose da sapere sulla fiction Rai" di Paolo Perazzolo per famigliacristiana.it
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