Ultimo aggiornamento il 4 maggio 2024

Omofobia: omicidio/suicidio a Padova. Il padre non riusciva ad accettare l'omosessualità della figlia

Tiziano ed Alessia Gallo (foto tratta dall'articolo "Padova: Padre omofobo uccide la figlia perché lesbica" di Bitchy F.

Ecco, queste sono le notizie che non vorremmo mai e poi mai dover dare. E' di questi giorni la notizia che a Padova (nella civilissima Padova, laboriosa città del nord), il sig. Tiziano Gallo (63 anni), non sapendo come gestire la sua omofobia, ha deciso di risolvere la cosa con un omicidio-suicidio, uccidendo, sua figlia Alessia (33 anni) nel sonno e poi sparandosi.
Il Sig. Gallo, infatti, vedovo sessantenne, pensionato ex operaio e collaboratore di una assicurazione, che viveva da 'solo', con sua figlia Alessia, a San Giorgio delle Pertiche, paesino in provincia di Padova, non è mai riuscito ad accettare l'omosessualità della figlia, vieppiù, da quando lei cercava di fargli conoscere (ed 'accettare') la sua nuova compagna.
Come raccontato e ribadito anche dagli amici di Alessia, i litigi tra lei e suo padre erano frequenti, al punto che le era stato consigliato, visto che aveva uno stipendio autonomo, di andare a vivere da sola, lontano da quell'uomo che, pur essendo suo padre, non riusciva ad accettarla.
Tutto inutile. Alessia, forse proprio per non lasciare da solo suo padre, vedovo da circa 13 anni, non ne ha mai voluto sapere di trasferirsi in un'altra casa; ha preferito litigare ed umiliarsi sperando di riuscire a cambiare quel suo padre omofobo che tanta prova del suo odio per gli omosessuali aveva dato in più occasioni.
Racconta, per esempio, un altro amico di Alessia, Mirko, anche lui omosessuale, che Tiziano Gallo lo ha insultato e minacciato solamente perché gay. Dichiara il ragazzo "Mi ha incrociato al bar Centrale di San Giorgio delle Pertiche e mi ha detto: 'Vai via frocio di m… spero che un’auto ti tiri sotto'. In un’altra occasione mi ha scansato malamente per aprirsi il passaggio”.
L'epilogo nella giornata di giovedi, allorquando Gallo, nella notte, ha impugnato la pistola 7,65 ed è andato nella stanza di sua figlia Alessia per ucciderla nel sonno, dopodiché si è sparato, non prima, però, di aver lasciato un biglietto, mezzo foglio strappato da un block-notes, con le sue ultime volontà: “Bruciateci e metteteci insieme ad Annamaria (la moglie_ndr)”. 
Ha trovato i corpi riversi nell'appartamento il cugino di Gallo che ha subito allertato le forze dell'ordine. A ritrovare il biglietto, invece, i carabinieri per i quali il caso è praticamente chiuso. Per archiviare la tragedia si attende solo l’esito dell’autopsia sui due corpi disposta dal sostituto procuratore di Padova Roberto Piccione che, dopo il sopralluogo di rito nella casa dei Gallo di via Magarise, sotto sequestro, una volta eseguito l’esame autoptico, potrà concedere il nulla osta per i funerali.

Tutto ciò, a riprova del fatto, semmai ve ne fosse bisogno, che l'omofobia istiga ed è istigata dall'odio e l'odio porta a questa tristi ed inaccettabili conseguenze!!.
Ogni altro commento appare inutile.
MduL



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