Ultimo aggiornamento il 4 maggio 2024

No Omofobia: le vittorie GLBT di questa settimana...


In risposta all'avanzata omofoba della quale, haimè, nostro malgrado siamo costrette a parlare, ecco le meravigliose conquiste del mondo Glbt di questa settimana.

1. ANCHE LA SLOVENIA HA RICONOSCIUTO I MATRIMONI GAY.

Cartina e bandiera della Slovenia (da bbc.com)
La prima notizia viene dalla Slovenia. La Slovenia, infatti, è diventata l’undicesimo paese europeo, e il ventunesimo nel mondo, ad aver approvato una legge che permette i matrimoni tra persone dello stesso sesso!!!.
L'epilogo si è avuto lo scorso 3 marzo, allorquando il parlamento sloveno ha adottato un emendamento, proposto dal partito d’opposizione Sinistra unita e sostenuto dal partito centrista e da quello socialdemocratico, con 51 voti a favore e 28 contrari. Certo, come è di tutta evidenza, i partiti di opposizione di centrodestra si sono dichiarati contrari alla misura, perché temono che possa portare alla legalizzazione dell’adozione per le coppie omosessuali e durante il voto circa duemila persone hanno manifestato fuori del parlamento e promettono di raccogliere le quarantamila firme necessarie per l’approvazione di un referendum per cancellare la norma, ma la legge è stata approvata e secondo i sondaggi effettuati il 60 per cento della popolazione slovena è a favore della legge!.

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2. LA SICILIA HA RICONOSCIUTO E NORMATO LE "UNIONI CIVILI"

La sede dell'Ars a Palermo (da theapricity.com)

La seconda notizia arriva invece dalla Sicilia, dove l'Ars (L'Assemblea Regionale Siciliana) ha approvato, unica regione italiana a farlo dopo la Liguria, le "Unioni Civili"!!.
La norma, fortemente voluta dal Partito democratico e dal Governatore della Regione, Rosario Crocetta, omosessuale dichiarato, pur essendo stata osteggiata anche da pezzi della sua stessa maggioranza, a partire dall'Udc, è passata con 50 voti favorevoli, 5 contrari e 15 astenuti. Un successo incredibile!.

Questo comporta che, a partire da questo mese, occorre aspettare che venga effettivamente istituito un "registro regionale delle unioni civili", al quale poi potranno iscriversi tutte le coppie di fatto che lo vorranno, anche quelle dello stesso sesso!!. 
E questa, badate bene, non è solo una questione di forma. L'iscrizione al costituendo registro regionale permetterà alle coppie di accedere a tutti i benefici in ambito socio-sanitario di competenza regionale: dalle graduatorie per le case popolari, al bonus di povertà ed a qualsiasi altra norma presente e/o futura inserita in questo campo.
Ma c'è di più: le coppie potranno avere accesso paritario alle cartelle cliniche del compagno o della compagna in caso di ricoveri negli ospedali siciliani. Infatti, riporta il testo: "Chiunque  abbia  raggiunto la  maggiore  età  può designare  una  persona che abbia accesso alle  strutture di  ricovero  e  cura per ogni esigenza  assistenziale e psicologica  del  designante e a cui gli operatori  delle strutture pubbliche e private socio-assistenziali  devono riferirsi  per  tutte le comunicazioni  relative  al  suo  stato di salute - si legge nel testo della norma -  La  persona  designata acquisisce il diritto ad accedere alle strutture di ricovero  e  cura  per  ogni esigenza  di  assistenza  e  sostegno  psicologico  della persona  designante, nel rispetto delle modalità definite dai regolamenti delle strutture di ricovero e cura". E possiamo renderci conto tutte quante noi dell'importanza di tale norma!.
Certo, anche in questo caso, in aula non sono mancati momenti di tensione. Il disegno di legge sulle unioni civili oggi approvato, infatti, è stato portato avanti prima in commissione, ascoltando associazioni e rappresentanze di diverse categorie, in modo da arrivare nel miglior modo possibile all'aula. Aula dove, per fortuna, è prevalso il buonsenso. In ogni caso, hanno votato no Udc, Lista Musumeci e Ncd (quello di Angelino Alfano!), che aveva annunciato l'abbandono dell'Aula.
Ma il Governatore Crocetta è soddisfatto (e ne ha davvero motivo!): "La decisione del parlamento siciliano è importante. Il legislatore non legifera per far e in modo che la società sia regolamentata sulla base delle proprie scelte di vita, ma affinché a tutti i cittadini vengano garantite opportunità pari per tutti." (Sante parole Governatore!!)
E poi, continua Crocetta, "Questo è il tema. Il ddl riconosce il diritto di accedere ad una casa popolare anche ad una coppia di fatto con figli, come alle famiglie tradizionali, è una scelta di civiltà". Del resto, con le parole sempre del Governatore, "Anche sul piano della carità cristiana ci viene chiesto l'esercizio cristiano del perdono, e chi siamo noi per giudicare delle persone che hanno scelto di vivere nell'amore pubblicamente? Dobbiamo solo vivere nei diritti, cercando di non imporre agli altri scelte che non condividiamo".
E possiamo concludere la notizia con le altrettanto belle parole del capogruppo del Pd Baldo Guicciardi:  è "un reale avanzamento in senso politico e democratico. Una legge che finalmente da attuazione all'articolo 3 della Carta costituzionale. La Regione contribuisce a rimuovere gli ostacoli per il pieno svolgersi della personalità dell'uomo. Una bella pagina della storia della Sicilia". 

Con gioia.
MduL


Articoli utilizzati per scrivere questo Post:
- Articolo "In Slovenia il parlamento approva i matrimoni gay" di Afp per sito Internazionale.it;
- Articolo "Unioni civili, via libera dell'Ars alla legge per la Sicilia" di Antonio Franschilla per la Repubblica/Palermo

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