Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Anche Film a tematica lesbica al Sundance Film Festival 2015

Una delle locandine del Sundance Festival (da sito jeannesakata.com)

Leggendo sul sito cinemagay.it le News, mi sono imbattuta nella seguente notizia "Tutti i Film con i riferimenti Lgbt al Sundance 2015" (link in fondo al Post) che, vista la validità delle pellicole presentate solitamente a questo festival mi ha spinto subito a leggere per vedere se, per caso, potevano esserci anche Film prettamente lesbici. Ebbene, ci sono e sono pure più d'uno. Ma andiamo con ordine e riportiamo, prima di tutto, alcune delle notizie relative al Sundance Festival riportate nell'articolo citato. 
Il Sundance Film Festival (il nome del Festival fa riferimento al personaggio di 'Sundance Kid', bandito gentiluomo interpretato da Redford nel film 'Butch Cassidy' di George Roy Hill del 1969) è oggi uno dei uno dei principali Festival internazionali del Cinema, fondato da Robert Redford (si lui, l'attore!) nel lontano 1978 con lo scopo dichiarato di aiutare il cinema, tutto il cinema, indipendente e che si tiene in America, nello Stato dello Utah, nella località sciistica di Park City, poco lontano da Sal lake City in questo periodo.
Da questo Festival sono transitati alcuni dei film più interessanti degli ultimi anni e, ciò che conta in questa sede, anche a spiccata tematica Lgbt.
In questa 31ma edizione, sono state presentati ben 118 lungometraggi, con 103 prime mondiali, selezionati tra oltre 12.100 film visionati. Il vincitore del Festival è il film "Me & Earl & the Dying Girl" di Gomez-Rejon, che ha ricevuto i due premi più importanti: quello della giuria e del pubblico, ma ci sono poi tantissimi altri vincitori per le varie categorie (qui l'elenco completo oppure anche qui, sul sito dell'Internazionale).

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Ecco, dopo questa introduzione d'obbligo, passiamo ora ai film a tematica lesbica presenti in questa trentunesima edizione del Sundance Festival. 

(da letterboxd.com)
Primo film da citare, assolutamente, è il film "GRANDMA" di Paul Weitz e con la bravissima Lilly Tomlin (Anno: 2014; Sezione: Premieres; Nazione: USA; Durata: 82 min.) Nel cast, tra le interpreti femminili, anche Julia Garner, Marcia Gay Harden e Judy Greer.
Trama [Presa integralmente dall'articolo del sito cinemagay citato]: 
Elle, un tempo una poetessa di successo, rompe bruscamente con Olive, la sua compagna da quattro mesi e questo non fa che accentuare la sua misantropia, il suo carattere chiuso, e il suo caustico senso dell umorismo. Inaspettatamente le si presenta sua nipote Sade, con una emergenza che richiede aiuto e molto denaro. Questo costringe Elle a mettersi in viaggio con la nipote e ad uscire dall invisibile guscio protettivo che la circondava emotivamente. Con le ore contate, le due donne salgono su di una vecchia macchina e fanno una serie di soste presso vecchie fiamme e amiche di Elle, chiedendo aiuto e ottenendo invece come risultato quello di riaprire vecchi armadi e rispolverare scheletri e segreti.
Mentre una tempesta si abbatte sulla città, scopriamo che dietro la sua dura facciata, Elle ancora non ha superato la perdita di una sua compagna, Vi, recentemente scomparsa, con la quale aveva avuto una relazione di 38 anni, ma che non aveva mai sposato perché il matrimonio non era ancora legale. Durante il viaggio, lungo un solo giorno, Elle impara a venire a patti con il suo passato e Sage ad affrontare il suo futuro.
Il famoso tempismo impeccabile di Lily Tomlin ed il suo pungente umorismo sono qui deliziosamente al top della forma, e si aggiungono ad un ottimo ingranaggio narrativo ed a dialoghi super arguti. La giovane star nascente Julia Garner sta al passo con la Tomlin, mentre Marcia Gay Harden recita deliziosamente il ruolo della madre, l'unica persona che riesce a tener testa alla lingua lunga della Tomlin. Questa nuova esuberante commedia del versatile scrittore/regista Paul Weitz è una appassionata e tagliente storia intergenerazionale caratterizzata da un perfetto trio di star al femminile. 
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(da nientepopcorn.it)
Secondo Film da segnalare, "THE SUMMER OF SANGAILE" di Alanté Kavaïté (Anno 2015; Sezione: World Cinema Dramatic Competition; Nazione: Lithuania/France/The Netherlands; Durata: 90 min). Attrici protagoniste: Julija Steponaityte, Aiste DirziuteTrama [Presa integralmente dall'articolo del sito cinemagay citato]: 
La diciassettenne Sangaile è affascinata dalle acrobazie aeree e sogna di diventare pilota, ma avendo paura dell'altezza, non ha mai avuto neanche il coraggio di entrare in una cabina di pilotaggio. Durante una manifestazione estiva di aeronautica, vicino alla villa sul lago dei suoi genitori, Sangaile incontra Auste, una ragazza locale che a differenza di Sangaile vive la sua vita al massimo con creatività e coraggio. Quando le due ragazze entrano in sintonia, Sangaile permette a Auste di conoscere il suo più intimo segreto e trova nel suo amore adolescenziale l'unica persona che veramente la incoraggia a volare.
The Summer of Sangaile è un film raro che ci sorprende per l'onestà delle sue interpretazioni, la poesia della sua storia e la freschezza della sua fotografia, che riesce a catturare in egual modo la bellezza delle ragazze e l'unicità dei paesaggi lituani.
La scrittrice e regista lituana, ma residente in Francia, Alante Kavaite usa il suo vivido linguaggio figurativo, insieme ad una squisita scelta degli attori, per dare vita ad una sua storia che parla di un giovane amore, di grandi sogni e della possibilità di realizzare se stessi decidendo di scegliere quello che si vuole essere. Il risultato finale è un esperienza cinematografica emozionante.

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(da sundance.org)
Terzo Film è "TIG" di  Kristina Goolsby, Ashley York (Anno 2015; Sezione: Doc Premieres; Nazione: USA; Durata: 90 min.).
 
Trama [Presa integralmente dall'articolo del sito cinemagay citato]: 
"Buona sera, ho il cancro" così ha esordito l'attrice comica, dichiaratamente lesbica, Tig Notaro, davanti ad un pubblico sbalordito nel 2012.
"Va tutto bene? Io ho un cancro". In soli 30 minuti, la Notaro ha rivelato non solo la sua infausta prognosi, ma ha dato la notizia con un misto di umorismo e di disarmante vulnerabilità . Il set è diventato da un momento all'altro un evento mediatico e, come questo documentario di Kristina Goolsby e Ashley York rivela, ha aiutato la popolare attrice comica a passare attraverso una serie di devastanti battute d'arresto. Appena ripresasi da una pericolosa infezione e ancora in lutto per l improvvisa scomparsa della madre, la successiva scoperta della Notaro di un cancro bilaterale al seno non le ha lasciato altra scelta che trasformare il suo profondo dolore in una continua serie di battute, sia dentro che fuori il palcoscenico. Il risultato è una finestra, ora struggente, ora giocosa sul processo di trasformazione delle peggiori paure ed ansiet dell attrice comica, in pura comicità .

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(da twitter.com)
Quarto Film è "THE AMINA PROFILE" di Sophie Deraspe (Anno 2014; Sezione: World Cinema Documentary Competition; Nazione: Canada; Durata: 84 min).

Trama [Presa integralmente dall'articolo del sito cinemagay citato]: 
Per mesi, Sandra Bagaria a Montreal e Amina Arraf, bella blogger lesbica rivoluzionaria in Siria, legano romanticamente e intellettualmente su di un social network. Niente farebbe pensare che questo tipico flirt nato online tra due estranee, possa trasformarsi in un scioccante caso di intrigo internazionale che coinvolge i servizi segreti americani, alcuni dei media più grandi e innumerevoli sostenitori della rivoluzione siriana. Incoraggiata da Sandra, Amina crea un blog chiamato "A Gay Girl in Damascus", che rappresenta una solitaria voce in Medio Oriente sulla politica, la religione, e la sessualità , ottenendo rapidamente attenzione mondiale. Amina diventa in poco tempo una blogger superstar. Ma quando la Siria viene travolta dall'onda delle rivolte arabe del 2011, Sandra viene a sapere che Amina è stata rapita, e presto la ricerca di Amina diventa un problema di interesse internazionale e un mistero ancora più grande da risolvere. La regista Sophie Desraspe segue Sandra in un viaggio intorno al mondo,   da Montreal a Istanbul, a Tel Aviv, a Chicago per ricostruire e svelare una intrigante storia d'amore e un thriller politico. La storia di Amina è un racconto del nostro tempo, che parte e si risolve in rete, mettendo in luce gli eccessi dei media e la sottile linea tra verità e menzogna su Internet.>>

Ecco fatto, ora siamo aggiornate. Buona visione.
MduL
Articoli e Link utilizzati per la redazione di questo Post:
- News redazionale del sito cinemagay.it "Tutti i Film con i riferimenti Lgbt al Sundace 2015";
- Sito ufficiale del Sundance Film Festival

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