Ma cosa si può dire? Incredibile! Ecco, si, questa è l'unica parola che viene in mente in questo momento storico, in Italia. Ci sono, infatti, in programmazione, nei nostri cinema non uno, non due, ma ben tre film a tematica lesbica e nemmeno solo accennata ma, anzi, apertamente dichiarata!, che meritano assolutamente di essere visti.
Si è già detto del film di Emma Dante, "Via Castellana Bandiera", presentato a Cannes; si è detto anche del film di Daniele Luchetti, "Anni Felici", presentato al Festival di Toronto; non resta ora che parlare di quest'altro film, di Graziano Salvadori, pronto da circa un anno ed uscito nelle sale italiane proprio in questi giorni, "Sarebbe stato facile".
La storia è presto detta (anche perchè si riporta qui il testo della scheda del film del sito cinemagay): ci sono due coppie. "Una ragazza determinata alla Lilli Salander, un giovane
deciso con l'aria da macho, un' imprenditrice raffinata, cattolica e di
buona famiglia, un giovane dolce, sensibile, intelligente, anche lui di
buona famiglia e soprattutto carico di dubbi esistenziali. Quattro
persone normalissime che condividono un segreto: agli occhi di tutti
sono due belle coppie eterosessuali, ma nella realtà sono tutti e
quattro omosessuali e innamorati tra di loro. Di fare outing non se ne
parla assolutamente e nel tempo, grazie ad una profonda amicizia
reciproca, si crea un'alleanza per "sopravvivere" al giudizio altrui.
L'esistenza quasi fosse un banalissimo mazzo di carte da gioco finisce
per essere "mescolata": ne escono così due finte coppie etero.
Necessità che si fa più forte allorché il desiderio di avere una
famiglia con figli adottivi non è più arginabile.
Ci sono adesso due matrimoni "finti" da organizzare e bisogna imparare a
muoversi in una fitta rete sotterranea in grado di aiutare le due
coppie gay: medici, avvocati, addirittura un alto prelato che diventa
il vero Deus ex machina ed una delle figure centrali ed emblematiche del
film. Saranno queste le persone che aiuteranno i quattro a realizzare
il proprio sogno.
Matrimonio civile prima, poi il matrimonio religioso di coscienza (i
parenti ci tengono e anche due di loro sono credenti), due case
comunicanti, le pratiche per l'adozione, arrivano finalmente i figli.
Quello che appare come un inganno e un monumento all'ipocrisia diventa
in realtà un'impresa pionieristica e rivoluzionaria: la costruzione di
un nuovo modello di famiglia.
Il film si apre e si conclude con il pranzo di Natale in un futuro
indeterminato, con i figli ormai grandi e sposati. In un contesto
apparentemente normale e borghese si affacciano sulla scena uno alla
volta i personaggi il cui ruolo inizialmente per lo spettatore rimane
vago. Due mariti e due mogli, normali battibecchi, la comparsa di un
foglio di giornale che suscita emozione e turbamento in una delle
donne. Un flashback che ripercorre tutte le tappe della vicenda fino a
tornare ai giorni nostri.
Il giornale? Il giornale datato 24 Dicembre 2041 dà la notizia della
benedizione da parte della Chiesa delle unioni gay e relative adozioni
ma loro ormai sono già oltre con la loro famiglia allargata.
Paradossalmente le due figure di rottura e rivoluzionarie per il quieto
vivere sono costrette ad accettare il "perbenismo" degli altri due, che
alla fine si rivela più dirompente ed innovativo, tale da portare ad un
modello di famiglia diverso dai canoni ai quali siamo abituati.
Insomma, una commedia all'italiana vecchio stile, comica ma anche con
dei risvolti drammatici, dove il "bene", quello che adesso è bloccato da
restrizioni e ghettizzazioni, in un futuro prossimo forse... riuscirà a
vincere. (Cinemaitaliano.info)"
Due parole sugli attori protagonisti della pellicola, che sono, oltre a Niki Giustini ed Alessandro Paci, che, in questa sede, interessano meno, Katia Beni e Cristina De Pin.
Katia Beni, nata a Scandicci nel 1961 è nota per la sua interpretazione del personaggio di Tina nella serie televisiva "Carabinieri" e recita anche, nel 2012, nella web-serie "Bagnini". A parte queste "debolezze" però, Katia Beni è un'attrice notevole che lavora per lo più a teatro (il Trio Le Galline) e che ha recitato in diversi film di Benvenuti e Parenti, oltre che di Panarello..
Di Cristina De Pin (si chiama Cristina e non Cristiana, avevo sbagliato: scusate), invece, non ha trascorsi da attrice ma ha lavorato in Tv, principalmente nei programmi Mediaset. Su internet, di lei non si trova niente sul suo passato da attrice ma molto sulla sua vita privata. Si scopre così, semmai a qualcuna interessa, che è (era, non seguo molto questo tipo di gossip) la compagna di Riccardo Monteolivo, il calciatore del Milan e che è stata la vincitrice di Playmate nel 2009....
Il film, opera prima del comico toscano Graziano Salvadori, è stato presentato per la prima volta al pubblico lo scorso 25 settembre, debuttando al cinema Eden di Viareggio. Il Film, girato in italia con maestranze solo italiane, è stato proiettato nel cinema tutto esaurito, dove ha avuto una fantastica accoglienza, con tanto di applausi scroscianti e standing ovation finale per il regista. Da li in poi, ha proseguito la presentazione in Toscana per arrivare, infine, in tutta italia. Ecco qui di seguito il link alla pagina facebook ufficiale del Film dove poter trovare le date di uscita nei cinema: https://www.facebook.com/pages/Sarebbe-stato-Facile/169073379778094
Insomma, pare sia una commediola senza tante pretese, che dovrebbe scorrere piacevolmente e spensieratamente: una comicità toscana alla mordi e fuggi. Di seguito altri link utili:
Scheda Film: http://www.cinemagay.it/schede.asp?IDFilm=5273
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=dCIl1giAhak
Buona visione.
MduL