_MduL, 16 gennaio 2021_
Apprendiamo dall'articolo di Alessandra Ziniti per repubblica.it (link in calce al post) la notizia che nei giorni scorsi la Ministra dell'Interno, Dott.ssa Luciana Lamorgese, ha annunciato, durante il question time alla Camera dei Deputati, il superamento della modifica voluta nel 2019 dal predecessore, On. Matteo Salvini, in merito alla dizione da dover/poter utilizzare al rilascio della carta di identità per i figli con età minore di 14 anni, alla voce relativa ai genitori.
Se ricordate, la conquista di civiltà raggiunta anni addietro (per l'esattezza nel 2015, dal Governo Renzi), in base alla quale, in rispetto delle coppie omogenitoriali e delle famiglie arcobaleno (e, soprattutto, nel rispetto dei figli di quest'ultime), nella carta d'identità dei figli minorenni non si doveva più indicare i genitori con le dizioni "madre" e "padre", ma "genitore 1" e "genitore 2", era stata cancellata in un sol colpo, nel 2019, dall'allora ministro degli interni Matteo Salvini, il quale pretese di tornare alla vecchia dizione, con queste motivazioni "Difenderemo la famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una
donna” e spiegando il suo come un "decreto
che ripristina i suoli biologici" a suo dire aboliti con la riforma del 2015.
Così facendo, nelle sue intenzioni e nelle intenzioni della parte politica dallo stesso rappresentata, le coppie che, in Italia, avrebbero potuto avere figli minorenni riconosciuti erano solo quelle eterosessuali, formate da un uomo ed una donna.
Ebbene, oggi, a quanto apprendiamo, non sarà più così, ritorniamo al presente e ritorniamo al rispetto delle persone Lgbtqi+.
Con il riconoscimento e la conferma della modifica in "genitore 1" e "genitore 2", senza indicazione di genere, si da atto dell'inclusione nel nostro ordinamento anche delle coppie omogenitoriali e delle famiglie arcobaleno, ma, soprattutto, come già detto dei figli in tali famiglie amati e cresciuti.
Questi bambini, finalmente, non saranno più degli esclusi ed emarginati, ma potranno fieramente girare per il paese ed all'estero con i propri "genitori 1" e "genitore 2", come tutti gli altri bambini, al pari di tutti gli altri bambini, con una carta d'identità che ricomprenda tutti.
Da notare, che tale importante modifica e tale ritorno alla tutela dei diritti, non avrà riflessi solo all'anagrafe, per la carta d'identità, ma anche nelle scuole. I moduli di iscrizione nelle scuole, infatti, riportano nuovamente la dizione "genitore 1" e "genitore 2" e non più "madre" e "padre" ed è bellissimo!!.
Queste, le parole della Ministra Lamorgese "E' prevista la reintroduzione della dicitura 'genitore 1' e 'genitore 2' per garantire conformità al quadro normativo introdotto dal regolamento Ue e per superare le problematiche applicative segnalate dal Garante della privacy" sul decreto del 2019".
Ciò, in quanto, come dichiarato sempre dalla Ministra "Il garante della privacy ha rilevato che la dicitura padre e madre
nella carta d'identità digitale ha comportato forti criticità, dal punto
di vista della di protezione dei dati e della tutela dei minori, nei
casi in cui i soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale non
siano riconducibili alla figura materna o paterna".
Per ciò che concerne l'iter di approvazione di tale, importante, provvedimento, crisi di governo permettendo, la Ministra ha annunciato che "Il nuovo schema di decreto ha già ottenuto il concerto dei ministri di Economia e della pubblica amministrazione ed è in attesa del parere del Garante, a seguito del quale sarà sottoposto alla Conferenza Stato-Città".
Non ci resta che attendere e sperare per il meglio.
Resta, intanto, da segnalare questo meraviglioso punto a favore di tutte/i noi Lgbtqi+.
MduL
Fonte:
Articolo "Via "madre" e "padre". Sulla carta d'identità degli under 14 torna "genitore 1" e "genitore 2"" di Alessandra Ziniti per repubblica.it del 13/01/2021
Nessun commento:
Posta un commento