La foto di gruppo, con i protagonisti della vicenda di Louise e Soléne (foto repubblica.it) |
_MduL, 14 dicembre 2019_
Vi riportiamo la notizia di cronaca che ha tenuto banco questa settimana in alcune testate giornalistiche online e che ci riguarda da vicino.
Parliamo della storia delle due ragazzine adolescenti Louise e Soléne, 14 anni appena, che sono nate e vivono in un piccolo paesino a pochi chilometri da Nizza, Vence, in Francia.
Ebbene, Louise e Soléne si amano, con tutta la forza dirompente che l'amore da adolescenti riesce a portarsi dietro, però i genitori di entrambe non accettano tale storia d'amore ed ostacolano il loro amore.
Ecco dunque che, come nelle migliori trame di film a tema, le due, malgrado la giovanissima età, decidono di andare contro tutto e tutti per far vincere il loro amore e così, dopo aver fatto i bagagli, preso i pochi soldi che avevano da parte ed aver lasciato ognuna una letterina d'addio nella propria cameretta, prendono la macchina della nonna di una di loro e con questa partono dal paesino di Vence, alla volta dell'Italia.
Alternandosi alla guida (vi ricordiamo che hanno soltanto 14 anni!), arrivano a Roma dove, in un paio di giorni, hanno speso quasi tutti i risparmi che avevano a disposizione (si sa, Roma è cara, soprattutto per gli stranieri. Figuriamoci, poi, per due ragazzine così piccole...), quindi decidono di continuare alla volta del sud Italia, terminando il loro viaggio in Calabria, nel paesino di Bianchi, un piccolo borgo di poco più di 1200 anime della Sila, in provincia di Cosenza.
Paesino che, essendo molto piccolo, ha consentito subito a tutti i 1200 abitanti, neonati compresi, di accorgersi di queste due ragazzine forestiere e, effettivamente, molto piccole. A notarle per prime, ovviamente, le forze dell'ordine, e cioè i carabinieri della locale stazione che, avendo notato un’auto con targa straniera in un parcheggio pubblico del paese si sono allertati.
Una volta avvicinatisi al mezzo, la sorpresa: hanno trovato, infatti, Louise e Soléne addormentate sui sedili, infreddolite ed abbracciate ad un gattino...
E da qui, inizia l'iter per il ricongiungimento delle ragazze alle loro famiglie, grazie alle istituzioni ed alle persone di Bianchi. Questi i fatti.
I carabinieri che si erano avvicinati alla vettura, non immaginando che fossero due ragazzine così piccole, ma pensando fossero due turiste qualsiasi, hanno chiesto loro se era tutto a posto e se stavano bene. A questo punto le ragazzine hanno risposto, facendosi intendere perché parlavano solo francese, che si, andava tutto benissimo ed hanno cercato di allontanare i carabinieri, ma non ci sono riuscite visto che ai militi è bastata un'occhiata più accurata per capire che erano due ragazzine sperdute.
A questo punto, Louise e Soléne vengono portate in caserma e qui, interviene il sindaco del paesino, Pasquale Taverna e, soprattutto, la di lui moglie, che, essendo un'interprete, riesce a parlare con le ragazze nella loro lingua madre.
E così, dopo un bel pasto caldo offerto dai carabinieri stessi, le due ragazzine si sono finalmente aperte ed hanno raccontato tutto alla moglie del sindaco.
In questo modo, si scoprono i dettagli di questo viaggio avventuroso delle due ragazzine, durato 11 giorni, da Vence a Bianchi, passando per Roma (sono arrivate a Bianchi, come detto, paese sperduto della Calabria perché hanno sbagliato uscita agli svincoli per la Salerno-Reggio Calabria...volevano, infatti, arrivare ancora più a sud) e delle loro vicissitudini.
A questo punto, sempre la moglie del sindaco (della quale, haimé, non è riportato il nome), le convince a contattare i rispettivi genitori, prestandosi a fare da filtro per le prime comunicazioni con loro (potete immaginare come erano in ansia) e così i genitori si mettono subito in viaggio per venirle a recuperare.
In attesa dei loro parenti, secondo la migliore tradizione italiana - e del sud in particolare - le due ragazzine sono state ospitate per la notte a casa del sindaco, con il gattino ovviamente...
All'alba del giorno dopo - i genitori hanno viaggiato in macchina per tutta la notte - hanno finalmente potuto riabbracciare le due ragazze, tra pianti, baci e scuse reciproche per poi tornare, dopo la foto ricordo tutti a casa, a Vence....gattino compreso!.
Che dire, Auguri ragazze!.
MduL
Fonti:
Articolo "Da Nizza alla Calabria: la fuga d'amore di due 14enni francesi finisce sulla Sila" di Alessia Candito per repubblica.it del 12/12/2019;
Articolo "Le famiglie ostacolano il loro amore, ragazze 14enni fuggono dalla Francia alla Calabria in auto" su huffingtonpost.it del 12/12/2019
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