Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Gianna Nannini si racconta a Vanity Fair in modo assolutamente sincero: dall'abuso di cocaina, alla schizzofrenia, per arrivare infine al suo amore 'libero'

Gianna Nannini (foto dal sito repubblica.it)
_MduL, 5 ottobre 2019_

Oh, finalmente un'intervista davvero a cuore aperto di Gianna Nannini, dove ci racconta e ci parla di sè, senza veli ed in modo spietatamente sincero. L'intervista di cui parliamo è quella rilasciata dalla cantante al giornalista Malcom Pagani, per la testata "Vanity Fair", così come ripresa e sintetizzata dall'articolo del ilfattoquotidiano.it (cfr link in calce al presente post).
E' un fatto, infatti, che tutte quelle di noi che hanno conosciuto la Nannini già dai primi successi, avevano ben chiaro il motivo per il quale questa cantante piaceva così tanto...magari, vista la tenera età, non capivamo fino in fondo cos'è che ci piaceva così tanto, ma lo intuivamo...
Negli anni, in omaggio ad una più che sacrosanta e condivisibile riservatezza, la Nannini non ha mai esplicitato, per ciò che in questa sede interessa, la sua omosessualità (bisessualità, non importano questi distinguo); certo, non ha mai espressamente negato, ma nemmono mai raccontato di qualche sua storia e/o amore gay, perlomeno, non in modo così esplicito, seppur generico, come ha fatto in questa intervista a "Vanity Fair". Forse è l'età che, finalmente, le ha consentito di aprirsi con il giornalista e, quindi, con tutte noi e la ringraziamo per questo. Come abbiamo sempre detto, non è importante che un personaggio famoso faccia coming out per il puro gusto di condividere tale aspetto dell'esistenza con la star, ma è importante che il personaggio famoso che abbia voglia di condividere sinceramente il suo modo di essere lo faccia e lo possa fare, in modo da poter far capire alle ragazzine giovani e giovanissime, che non sono loro ad essere l'eccezione, non sono loro sbagliate, al contrario, ci sono tante altre persone con i loro stessi sentimenti...
Ma non divaghiamo e veniamo a noi. Ecco cosa ha raccontato di sè Gianna Nannini a di Malcom Pagani, nell'intervista per vanityfair.it dal titolo <<Gianna Nannini: «Quando mi facevo rubare le autoradio (per incassare i soldi dell'assicurazione)»>>.
Tranne l’eroina, le ho provate tutte. Dalla cocaina, per un po’ di tempo, quasi quarant’anni fa, sono stata dipendente. Ero a Londra e ce la portavano in studio con la stessa semplicità con cui oggi ti consegnerebbero un panino”. 
E, ancora "Il momento in cui ha deciso di smettere? “Non stavo mai senza cocaina, ci viaggiavo, ero del tutto incosciente. Un giorno vado in bagno e mentre scarto il sasso rosa, quello mi cade nel cesso. Lo vedo sparire nell’acqua e, mentre si scioglie lentamente e sto per metterci le mani dentro, mi dico: ‘Non posso fare questa cosa, non posso ridurmi così’. Ho smesso lì. Il giorno dopo. Poi ho avuto una ricaduta, ma dopo aver fatto un tiro e aver bevuto una tequila prima di un concerto, collassai e dissi definitivamente basta”.
Dunque, come è facilmente intuibile, una vita ai limiti, quella della Nannini, che precisa: “Tutti mi dicono che so’ pazza, ma credo semplicemente che quando uno è sé stesso sembra matto. La follia è un’altra cosa. Io l’ho sperimentata e ho sperimentato anche la schizofrenia. So cosa sono. Mi è capitato di morire e poi rinascere. All’inizio degli anni ’80 sono stata molto male. Ero piena di paranoie, vivevo una crisi profonda, avevo un io diviso, uno stato mentale alterato e paura di ogni cosa, come una bambina”.
Ed arrivaimo così, alla sua omosessualità. Questa la sua dichiarazione: “Ami gli uomini? Ami le donne? Sempre le stesse domande, davanti alle quali uno vorrebbe dire soltanto: ‘Ma te li fai i cazzi tuoi?’ Eppure sarebbe semplice: a me le divisioni, a partire da quelle di genere, non mi hanno mai interessato granché. Ho sempre amato uomini e donne e soprattutto non ho mai avuto freni nel sentire e seguire quello che volevo. Le ho sempre rifiutate, le definizioni. Al termine “coming out”, che ghettizza, ho sempre preferito la parola libertà. Alla parola gay, che ti pretenderebbe felice e ormai non usano più neanche in America quando indicono un pride, preferisco frocio. Chi è libero nel linguaggio è libero dentro”. 


Ecco fatto. Grande Gianna Nannini!.
MduL



Fonte:
Articolo <<Gianna Nannini: “Sono stata dipendente dalla cocaina: me la portavano come fosse un panino. L’amore? Non amo le definizioni: alla parola “gay” preferisco “frocio””>> si F.Q. per ilfattoquotidiano.it dell'1/10/2019
Articolo originale <<Gianna Nannini: «Quando mi facevo rubare le autoradio (per incassare i soldi dell'assicurazione)»>> di Malcom Pagani per vanityfair.it del 1/10/2019

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