Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Elezioni amministrative a Cagliari: al candidato sindaco per il movimento 5 Stelle viene ritirato il simbolo del movimento a casua delle sue posizioni antiabortiste e contro le unioni omosessuali

Una delle frasi 'incriminate' postate da Alessandro Murenu su facebook, che hanno portato al ritiro della candidatura a sindaco di Cagliari per il Movimento 5 Stelle (Foto CiSiamo.info)
_ MduL, 18 maggio 2019 _

Questa volta vi riportiamo una notizia positiva. Il movimento 5 Stelle ha revocato il simbolo ad Alessandro Murenu, cardiochirurgo dell’ospedale Brotzu e candidato sindaco del movimento per la città di Cagliari, dopo le frasi antiabortiste e contro unioni gay dallo stesso rilasciate su Facebook. Dunque, Alessandro Murenu non è più candidato alla poltrona di primo cittadino del capoluogo sardo per i 5 Stelle.

Ma vediamo i fatti.
L’ufficialità della candidatura a sindaco di Cagliari di Alessandro Murenu era arrivata solo pochi giorni fa, il 14 maggio, sennonchè, a distanza di neanche 48 ore, il suo nome e la lista a lui collegata sono scomparsi dagli elenchi pubblicati sul sito del M5s per le elezioni amministrative del 2019.
Già dalla mattinata, del resto, il fatto non era passato inosservato il fatto che nella pagina web si parlava di “Sardegna – tot liste 4″, e nella griglia sotto il link erano indicati in ordine alfabetico i Comuni con più di 15mila abitanti dove si voterà per le amministrative del prossimo 16 giugno con relativo candidato sindaco a fianco. Ebbene, in tale elenco vi erano tutti i sindaci, tranne quello di Cagliari che, invece, era presente insieme agli altri fino alle 17.30 del giorno precedente. Sparito, completamente!. 

A questo punto, stante il mistero, le prime indagini dei giornalisti curiosi. Giornalisti che hanno presto scoperto, anche grazie al comunicato stampa ufficiale del movimento 5 Stelle, rilasciato nel pomeriggio, che la revoca del simbolo del movimento è stata sancito a livello centrale poiché Alessandro Morenu aveva postato sulla sua pagina facebook frasi e posizioni, peraltro tolte dal diretto interessato subito dopo il pandemonio scoppiato, contro le unioni civili e contro l'aborto. Questi, i post incriminati.
Il primo è un post pubblico, condiviso il 9 aprile, dove si legge «Chiamare l’aborto un diritto della donna è come chiamare la lapidazione femminile un diritto dell’uomo»
L'altro post incriminato, invece, è stato da Murenu pubblicato il 5 gennaio scorso e condiviso solo con la cerchia di amici e riportava: «Tutti coloro che prendono il Vangelo in mano per criticare le politiche sull’immigrazione, tutti coloro che lo prendono in mano per criticare il lusso della Chiesa sono invitati a prenderlo in mano anche quando si parla di aborto, eutanasia, matrimonio ecc».  
Infine, in un altro post ancora, aveva scritto che le unioni civili «non possono essere ritenute omogenee al matrimonio».

Queste le parole del Movimento 5 Stelle.
“Ci sono valori che fanno parte del Dna del MoVimento, come l’idea di una donna che ha diritti e doveri identici a quelli dell’uomo. Nel lavoro, in famiglia, in amore. Ribadiamo che siamo lontani anni luce dalle posizioni espresse al congresso di Verona e oggi prendiamo le distanze da quanto affermato dal candidato a sindaco di Cagliari Alessandro Murenu. Chi vuole associare rivendicazioni come quelle espresse a Verona contro la donna al simbolo del MoVimento, si sbaglia di grosso ed è fuori dal nostro progetto”
E, ancora, “Ci vuole rispetto per la donna, ma soprattutto coerenza. La lista non era stata ancora depositata. Al candidato sindaco è stata revocata la certificazione e inibito l’uso del simbolo. Non ci saranno candidati sindaci a Cagliari“.

A poco sono valse le giustificazioni dell'ex-candidato sindaco, il quale ha dichiarato: "La legge 194 non si tocca, così come non si torna indietro sui diritti delle persone omosessuali. La mia vita professionale e familiare testimonia questi valori, anche a difesa dei diritti dei migranti, ma prendo atto che con l’apertura della campagna elettorale si è messa in moto anche la macchina del fango".
Ed ha aggiunto, "La mia vita, la mia professione, i miei rapporti lavorativi e personali parlano chiaramente a favore della massima tolleranza e rispetto delle persone, senza alcun pregiudizio. Sono state prese a caso alcune frasi e totalmente decontestualizzate. Ma non è la prima volta che contro i candidati del Movimento la realtà viene stravolta, e questa ne è l’ennesima riprova".

MduL



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