Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

A Torino il primo corso universitario sulla Storia dell'omosessualità

Il Dams di Torino (foto da Gazzetta Torino)
Apprendiamo con gioia, grazie all'articolo dedicato all'argomento da Claudia Arletti, giornalista del quotidiano "La Repubblica" dell'istituzione, presso l'Università di Torino, del primo corso di studi sull'omosessualità.
Il corso, denominato, per l'esattezza, "Corso di Storia dell'omosessualità", consta di 36 ore in tutto e prevede il conseguimento di 6 crediti.
Interessante notare, come ci dice la Arletti, che già il solo annuncio di tale corso ha fatto scalpore al punto che il giorno della prima lezione è stato necessario cambiare l'aula, per prenderne una più grande, a causa del grande afflusso di studenti.
Inoltre si è subito scoperto che gli studenti iscritti al Dams, la facoltà alla quale appartiene il corso, erano la minoranza e che i banchi erano occupati da ragazzi e ragazze provenienti da altri corsi di laurea.
In merito all'istituzione del corso, poi, racconta Giulia Carluccio, presidente del corso di laurea in Dams, alla giornalista Arletti, al momento della decisione sull'istituzione o meno del corso, vi è stata una sola voce dissonante tra i docenti, che proponeva al suo posto un più generico corso di Storia della tolleranza, ma tale proposta è stata messa in minoranza e non se ne è parlato più. Poteva partire, quindi, il corso sull'omosessualità.
Ma, direte voi, di cosa parla il corso?
 Maya De Leo (foto dal sito gaypost.it)
Ebbene, le lezioni, tenute da Maya De Leo, la docente arrivata da Pisa, vertono su diversi aspetti della storia dell'omosessualità e su alcuni significativi eventi che hanno sviluppato, nel tempo la diversa concezione dell'omosessualità.
Si va dalla storia del medico Galeno di Pergamo, secondo la lettura dello storico americano Thomas Laqueur, autore nel 1990 di 'Making Sex', all'esplicazione del concetto espresso nell'antichità classica, che indicava come di 'minor grado' di perfezione le donne ed i ragazzi omosessuali, alla differenza tra i concetti di 'sesso' e 'genere' o, ancora, dalla storia di una povera contadina francese mandata al rogo nel 1536 solo perché aveva assunto un nome maschile e sposato una donna o, ancora, all'Inghilterra del 1720 dove è nata, haimè, la prima persecuzione di un intero gruppo di persone (gli omosessuali, appunto) e non più dei singoli individui. In quegli anni, infatti, in inghilterra vi erano le cd 'molly house', quasi una catena di locali gay dove si cantava, si ballava, ci si incontrava e, perché no, si faceva sesso. Queste molly house andavano più che bene e nessuno si era mai lamentato, fino all'arrivo di una campagna scandalistica, la rogue literature, che riuscì ad allarmare l'opinione pubblica ed infiammando così i cd 'puritani' che iniziarono le loro retate contro, appunto, non più singoli individui, ma contro l'intero gruppo di omosessuali che lì si riunivano. A Londra, quindi, ci furono centinaia di arresti ed impiccagioni e la proprietaria di una di queste molly house venne condannata alla gogna ed a due anni di prigione.
E, ancora, passando al solo suolo italico, si racconta di quando, nel 1432, Firenze istituì gli Ufficiali di Notte, un corpo speciale che organizzava ronde per stanare i 'sodomiti', oppure di quando a Venezia venne istituito il collegium sodomitorum ed a Lucca l'uffizio sopra l'onestà
E via discorrendo, in una storia lunga dal XII secolo alla fine dell'ottocento...e fino ad arrivare ai nostri giorni tra conquiste e successive perdite di diritti da parte del mondo Lgbtq.
E Torino, come risponde? Capperi, bene!
Per ora non vi è stata alcuna azione contraria da parte dei 'conservatori', anzi, la città pare aver accolto più che bene tale innovativo corso di studi, al punto che le sue istituzioni (che noi sappiamo essere, con l'amministrazione Appendino, per fortuna, molto attente alle istanze del mondo Lgbtq), in persona dell'assessore alla  Cultura della Giunta comunale, Francesca Leon, il giorno della prima lezione del corso si è addirittura presentata in aula!!
Non male come inizio!. E, ancora una volta, un Grazie alla fantastica città di Torino ed alle sue istituzioni!.

Con Gioia.
MduL




Fonte:
Articolo "I Gay dai Greci alla gogna. La differenza fa la storia" di Claudia Arletti per il settimanale "Il Venerdì" del 18.05.2018 in supplemento al quotidiano la Repubblica

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