Ultimo aggiornamento il 24 marzo 2024

Segnaliamo il Film "La Battaglia dei Sessi", con Emma Stone, sulla storica partita di tennis vinta dalla campionessa lesbica Billie Jean King contro Bobby Riggs


Vi segnaliamo il film "La Battaglia dei Sessi", con Emma Stone che veste i panni della campionessa di tennis lesbica, Billie Jean King, che nel 1973 sconfisse Bobby Rings, ex numero uno del ranking maschile, in una partita memorabile. Ma andiamo con ordine. 

Il Film:

I "veri" Riggs e King negli anni '70 (foto newsmax)
il film di cui vi vogliamo parlare si intitola, come detto, "La battaglia dei sessi" (titolo originale: "Battle of the Sexes") ed è un film USA del 2017, diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris.
La pellicola è l'adattamento cinematografico della celebre partita di tennis, nota come la battaglia dei sessi, avvenuta il 20 settembre 1973 tra Bobby Riggs e Billie Jean King e vinta da quest'ultima con il punteggio di «6-4, 6-3, 6-3».
Quindi una donna (campionessa indiscussa del tennis femminile dei tempi), finalmente!, non solo aveva potuto giocare, ma aveva anche vinto contro un uomo (lui ex campione assoluto dei tempi!) nel tennis.
Ora, dell'importanza di tale partita, è rimasta anche per le generazioni future una indelebile traccia, tanto che, appunto, tale partita venne definita "La battaglia dei sessi"
Del resto, erano i primi degli anni settanta e la parità tra uomo e donna era ben lungi dall'essere raggiunta (e sorvoliamo sul fatto che, ancora oggi, non solo non sia stata raggiunta se non formalmente, ma che addirittura sta regredendo...). Vi era, però, finalmente!, un fermento nuovo e rivoluzionario in tutto il mondo, fermento che ha portato anche la 'questione femminile' alla ribalta (sono di quegli anni i movimenti femministi). Ed ecco che, come riportato dalla pagina wikipedia relativa al film in questione "Sulla scia della rivoluzione sessuale e all'ascesa del movimento femminista, la partita di tennis del 1973 tra la campionessa mondiale femminile Billie Jean King e l'ex campione maschile, nonché baro di professione, Bobby Riggs fu etichettata come La battaglia dei sessi, diventando uno degli eventi sportivi televisivi più visti di tutti i tempi, raggiungendo 90 milioni di spettatori in tutto il mondo". 
Film, quindi, indubbiamente interessante per noi donne. Ma non è tanto per questo che ci interessa, in questa sede, ma per un altro aspetto che, si suppone, il film non ha potuto far a meno di indagare e cioè il fatto che, sempre con le parole di wikipedia "La riservatissima King non solo gareggiava per l'uguaglianza, ma lottava anche per venire a patti con la propria sessualità mentre la sua amicizia con Marilyn Barnett - la sua segretaria - andava approfondendosi". 
Perché è di questo che si tratta, la campionessa di tennis Billie Jean King è stata la prima lesbica, quasi ufficiale (ma sul punto, vedi infra), del mondo del tennis, anni prima di Martina Navratilova.

Billie Jean King. Ecco chi è e cosa ha fatto la King anche per tutte noi.

Billie Jean King (foto Bitch Media)
E' vero, di Billie Jean King, per ovvie ragioni, ne abbiamo parlato in più occasioni ed in più sezioni del nostro sito, ma qui ricapitoliamo volentieri almeno le notizie principali tratte da wikipedia.
Nata come Billie Jean Moffitt, crebbe in una famiglia tradizionalista, figlia di un vigile del fuoco e di una casalinga. Imparò a giocare a tennis nei campi da tennis pubblici di Long Beach, in California. Dopo aver frequentato la Long Beach Polytechnic High School ed essere diventata membro del Zayn Welfare Sorority, ottenne le luci della ribalta nel 1961 quando, all'età di 17 anni, vinse il titolo del doppio femminile a Wimbledon alla sua prima apparizione (con la partner Karen Hantze Susman). Sempre a Wimbledon nel 1962, sconfisse la numero uno al mondo e prima testa di serie Margaret Court in una sbalorditiva partita di primo round dopo che la Court stava conducendo 5-2 nel terzo set.
E via discorrendo, avendo vinto, tra il 1966 ed il 1975, tantissimi tornei, sia in singolo che in doppio.
Billie Jean King & Marilyn Barnett oggi (foto zimbio)
A noi, infatti, interessa di più parlare della sua vita privata. La sua biografia, infatti, ci dice che, dopo essersi sposata nel 1965 con lo studente di giurisprudenza Lawrence King (da qui, il cognome King), nel 1971, iniziò una relazione intima con la sua segretaria Marilyn Barnett. Relazione che, però, riconobbe solo dieci anni più tardi e solo perché questa emerse pubblicamente durante una causa. 
La King, dunque, divenne, suo malgrado, la prima atleta statunitense a riconoscere apertamente di aver intrattenuto una relazione omosessuale.
Si, è vero, le è costata tanta fatica - e la possiamo capire - ma tant'è... Pensate che in un programma della PBS, trasmesso il 20 marzo 2005, dichiarò che l'affermazione del proprio orientamento sessuale è stata la lotta più grande della sua vita, precisando di esser cresciuta in una famiglia tradizionalista, che le ha impedito di esprimere apertamente il suo orientamento, in contrasto a giocatrici meno inibite quali Martina Navrátilová che, però, ripetiamo, è arrivata nel mondo del tennis dopo la King.
Certo è che, una volta riuscita a fare il coming out, si è prodigata per la tutela dei diritti Lgbt e non solo. Nel 2001 ha anche ricevuto il riconoscimento dal Gay And Lesbian Alliance Against Defamation (un'organizzazione nata per ridurre la discriminazione contro le persone gay, lesbiche e bisessuali), per "aver dato visibilità e importanza alla comunità nel proprio lavoro" e nel 2013 è stata scelta come rappresentante statunitense della delegazione in missione ai Giochi olimpici di Sochi 2014, assieme ad altri atleti omosessuali, come chiaro messaggio politico da parte dell'amministrazione Obama alla Russia ed alle sue leggi molto restrittive nei confronti delle persone omosessuali.

Due parole anche su Emma Stone che interpreta  Billie Jean King.

Emma Stone è Billie Jean King (cinema fanpage)
Solo una nota al riguardo perché ci fa sorridere l'idea di come una donna minuta come Emma Stone sia riuscita ad interpretare una donna come la King, tanto diversa fisicamente da lei.
Abbiamo scoperto così, leggendo l'articolo di Marisa Labanca per repubblica.it che "c'è voluto molto più del trucco di scena per trasformare Emma Stone, minuta e agile protagonista di La La Land, nella celebre tennista Billie Jean King. Per il ruolo da protagonista in La Battaglia dei Sessi, l'attrice si è sottoposta a un rigido programma alimentare e sportivo che in tre mesi l'ha portata a guadagnare ben 7 chili di muscoli". Sappiamo anche che "per acquisire maggior resistenza fisica si è allenata trainando una slitta del doppio del suo peso e sollevando pesi fino a 136 chili. Raggiunto il fisico adatto per il film, l'attrice ha iniziato un programma di mantenimento: ha ridotto il sollevamento pesi per dedicarsi ad allenamenti cardio due volte a settimana". 
Stupidaggini da sapere, certo, ma è carina la dichiarazione fatta da Emma Stone stessa al riguardo. Ha dichiarato, infatti che "Giocare come un'atleta, così Billie ha potuto cambiare il mondo. Rendere la fisicità incredibilmente importante era l'unico modo per far sentire la sua voce".
Per l'attrice premio Oscar modellare il proprio corpo, senza il timore di rinunciare a un fisico esile e longilineo, dunque, era necessario per rendere giustizia alla tennista che, con la sua forza e la sua tenacia, ha segnato la storia dello sport e dei diritti delle donne.

E, per finire, ecco il Trailer del film:

 

Se non riuscite a vederlo, qui il link.

Ecco fatto.

MduL




Per approfondimenti: 
Pagina wikipedia sul film "La battaglia dei sessi";
Pagina wikipedia su Billie Jean King;
Articolo «La battaglia dei sessi», Emma Stone in versione tennista di Nicola Bambini per vanityfair.it

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