La locandina del Corto sulla vita di Joani Hannan |
Un Post per segnalare un personaggio forse poco noto ma molto importante ed influente, una di quelle donne che sono riuscite a cambiare il mondo. Parliamo di Georgia Joan, in arte Joani Hannan. A tal fine, useremo estratti dall'articolo che su di lei ha scritto Stefano Crippa per il Manifesto.
Della sua vita sappiamo poche notizie, estrapolate dagli articoli utilizzati come fonte, e cioè che nasce da una famiglia di origini italiane, con ben sei fratelli e con la figura della madre
fortissima, che la supporta e non giudica le scelte sessuali sue e del
fratello, anch’esso gay. Di lei dirà infatti: «È stata il mio mentore, mi ha dato sostegno,
quasi più amiche che madre e figlia».
Sappiamo poi che Joani inizia a suonare la batteria nel 1935, a soli otto anni, e poi brucia le tappe nello spazio di poche stagioni:, divenendo l’apripista per tutte le donne che cercano di inserirsi nel pianeta musica degli anni ’50.
Sappiamo poi che Joani inizia a suonare la batteria nel 1935, a soli otto anni, e poi brucia le tappe nello spazio di poche stagioni:, divenendo l’apripista per tutte le donne che cercano di inserirsi nel pianeta musica degli anni ’50.
Nei ’60 e ’70 apre "Joani Presents", un locale gay situato al
6413 di Lankershim Boulevard a Los Angeles, meta di donne provenienti
dalle più disparate classi sociali, chiuso quando Joan Hannan e la sua
compagna Marion Cain si trasferirono ad Humboldt County.
Joani dopo la
seconda guerra mondiale, parte in tour con le forze armate insieme a un
gruppo di musicisti, spostandosi in decine di paesi, dall’Islanda al
Giappone: «Era divertente – spiega – ma estremamente faticoso. Un giorno
ci esibivamo davanti a una ventina di persone e poi eravamo a Tokyo di
fronte a una platea di 500 soldati».
Poi arrivano gli ingaggi nei locali jazz di New York, Los Angeles insieme a gruppi di sole ragazze o con star del calibro di Anita O’Day.
Poi arrivano gli ingaggi nei locali jazz di New York, Los Angeles insieme a gruppi di sole ragazze o con star del calibro di Anita O’Day.
Anche a Hollywood ha avuto il suo quarto d’ora di
popolarità, era al fianco di Marilyn Monroe in "A qualcuno piace caldo"
(1959), immortalata nella celebre scena al fianco la diva, con Jack
Lemmon e Tony Curtis en travesti.
(da Bernal Heights Outdoor Cinema) |
Ma non è per la sua carriera che la vogliamo commemorare, o, almeno, non solo per la sua carriera, ribadiamo infatti che è stata
un’incredibile batterista jazz e, per quel che è dato vedere (chi di noi non ha visto "A qualcuno piace caldo") anche una brava attrice, ma per il suo modo di essere ed esistere. Ella infatti, sfidando stereotipi e restrizioni, ha mostrato la forza, l’energia e il coraggio di essere se stessa: donna e lesbica!.
A questo proposito, dice la Hannan, «Le ragazze di oggi non sanno
quanto sono fortunate a poter camminare mano nella mano con la propria
partner, per noi non era possibile. Potevamo mostrarci ’diverse’ sul
palco, ma una volta scese da lì ci si chiedeva di mostrarci femmine, al
cento per cento…».
E continua poi, «Dovevo fingere di essere eterosessuale, dovevo essere sempre
perfettamente truccata, vestita in maniera sensuale. Dovevo essere
un’altra persona, flirtare con gli avventori dei locali. Non era affatto
semplice essere lesbica per una donna in quegli anni».
Georgia Joan, in arte Joani Hannan, morirà all'età di 77 o 83 anni (un articolo riporta un'età e l'altro un'altra. Fonti di confronto poi non se ne trovano...), nel 2012 (e le fonti, in questo caso, sono concordi).
In ogni caso, per avere meglio contezza di chi era e che cosa ha donato al mondo Georgia Joan, in arte Joani Hannan, basta far riferimento al dovuto omaggio che finalmente ha visto la luce grazie alla regista Tina Gordon che ha fatto su di lei il Corto dal titolo "Presenting Joani: The Queen of the Paradiddle", presentato all'ultimo Festival Mix di Milano, lo scorso 16 giugno 2017 (link alla scheda del corto del sito festivalmixmilano.com in calce).
Corto fatto con amore e rispetto, come si può facilmente evincere dalle parole della stessa Tina Gordon, ricordando il loro primo incontro, «È stato nel 2006, aveva 77 anni e una
salute fragile. Era seduta su una poltrona con una bombola d’ossigeno e
dei tubicini nel naso, ma sapeva ancora come affascinare, ben pettinata,
un rosso acceso sulle labbra e le unghie smaltate. Sono bastati venti
minuti perché l’atmosfera si scaldasse, Joan si è seduta dietro la
batteria mentre io e la sua compagna Marion abbiamo iniziato a suonare
su qualsiasi cosa trovassimo, botticelle di birra, bicchieri, tavoli,
muri e finestre. È stato un pomeriggio indimenticabile».
Non resta ora che proporvi il trailer del corto "Presetnting Joani: The Queen of the Paradiddle" di Tina Gordon.
Omaggiarla, allora, ci è parso il minimo...
MduL
Fonti:
- Scheda del Cortometraggio "Presetnting Joani: The Queen of the Paradiddle" di Tina Gordon, presentato al Festival Mix di Milano, lo scorso 16 giugno 2017;
- Articolo "Joani Hannan, la ragazza dietro ai tamburi" di Stefano Crippa per il Manifesto
- Articolo "Joani Hannan, la ragazza dietro ai tamburi" di Stefano Crippa per il Manifesto
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