Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Il concetto di omosessualità per la Chiesa, nelle parole di Papa Francesco. Sussite una dicotomia tra le lesbiche per natura e quelle "cattive", vittime della conversione per la "Teoria gender"

Papa Francesco (foto dal sito ilpost.it)
Ed eccoci costrette a parlare nuovamente della inesistente "Teoria Gender" (1), tanto proclamata e cara alla Chiesa, da spingere anche il Papa in persona ad occuparsene.
Questi i fatti. Solo qualche giorno fa, Papa Francesco, prima con il discorso tenuto in Georgia, davanti a religiosi e seminaristi eppoi sul volo di rientro da Tiblisi, parlando con la stampa, ha espresso il suo pensiero, dunque il pensiero della Chiesa Cattolica tutta, a proposito dell'omosessualità.
Ebbene, sulla base di ciò che ha dichiarato il Pontefice, appare evidente che egli ritiene sussistere una dicotomia tra le persone omosessuali: da un lato i gay e le lesbiche che potremmo definire "naturali" (scusate il termine!), cioè tutti coloro che sono e si sentono gay fin dalla nascita, a prescindere da tutto e da tutti, e dall'altro i gay e le lesbiche divenuti tali “per conversione” o “per scelta”, con ciò intendendo tutte quelle persone che pur essendo "naturalmente" eterosessuali, si professano e si sentono invece omosessuali perché traviati e sfuorviati, soprattutto in tenera età, dalla “colonizzazione ideologica” operata dalla famigerata “teoria del gender”, che li avrebbe trasformati in gay, deformandone la naturale inclinazione sessuale.
Ora, da tali premesse, discendono importanti conseguenze, anche per la stessa Chiesa Cattolica. Infatti, mentre per i gay e le lesbiche del primo tipo (quelli cd "Naturali" - e scusate di nuovo il termine!), l'approccio della Chiesa, incoraggiato ed incentivato anche dallo stesso Papa Francesco, è - o dovrebbe essere - plasmato sull'accoglienza, per i gay e le lesbiche del secondo tipo (quelli "fuorviati" dalla colonizzazione ideologica della teoria gender) è previsto un netto rifiuto!.
Ciò, in quanto, con le parole di Marco Marzano, autore dell'articolo in calce riportato, <<gli omosessuali “naturali” sono, per così dire, delle vittime di una condizione strutturalmente anomala, secondo il catechismo cattolico e secondo il papa “contraria alla legge naturale” e tale, se vissuta in modo attivo, da “precludere all’atto sessuale il dono della vita”, senza mai poter essere “il frutto di una vera complementarietà affettiva e sessuale”.
Verso costoro, il catechismo e papa Francesco, al pari dei suoi predecessori, consiglia di offrire accoglienza e insieme “rispetto, compassione e delicatezza”, evitando, recitano il catechismo e i discorsi di Francesco, qualunque marchio di ingiusta discriminazione, dato che tali persone “sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione”.  
“Le persone omosessuali  sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana”.>> Insomma, nei loro confronti <<la Chiesa e i preti debbono avere un atteggiamento di misericordia e di benevola comprensione, dal momento che si tratta di individui che non hanno affatto scelto di finire in una condizione che il catechismo della Chiesa Cattolica definisce “intrinsecamente disordinata”>>.
Per i gay e le lesbiche del secondo tipo, quelli "cattivi" (vittime dei condizionamenti della 'teoria gender'), invece, sempre secondo Papa Francesco, non si può usare la misericordia valida per i primi (quelli che si presentano, dinanzi ai sacerdoti cattolici, a capo chino, consapevoli della profonda infelicità della loro condizione anormale e ben disposti a mantenersi casti e puri) perché questo secondo tipo di gay e lesbiche, "cattivi", lo sono per "scelta" e, dunque, non può essere loro il regno dei cieli, ma, al contrario, meritano di essere respinti, emarginati ed esclusi, nonché, possibilmente, sconfitti. Ciò, per impedire loro, con tutte le risorse disponibili, di far proseliti, di riprodursi, di crescere nella considerazione collettiva e nell’autorevolezza pubblica, al punto da arrivare a minare le fondamenta della famiglia e del matrimonio.  Da qui, ovviamente, il plauso ed il sostegno delle varie intransigenti associazioni catto-conservatrici che si riconoscono nei Family Day e simili...
Insomma, care sorelle lesbiche. Se siete e vi sentite intrinsecamente lesbiche fin dalla nascita, se lottate con tutte le vostre forze contro la vostra natura, desiderando di essere eterosessuali; se vi astenete comunque dal commettere atti impuri, facendo magari l'amore con una vostra simile, non potendo procreare, allora, ecco per voi l'accettazione ed il perdono della Chiesa. 
Se, invece, siete lesbiche solo perché fuorviate da qualcuno o qualcosa che vi ha detto che potete amare chi vi pare ed essere come vi pare è un diritto ed una cosa bella, oppure se, come alcune di noi, amate sia donne che uomini, dando così esempio di una totale mancanza di giudizio e di pentimento, bhé, allora per voi la Chiesa non solo resterà chiusa e sorda ai vostri richiami, ma vi darà contro per tentare di sconfiggervi ed annientarvi (in senso metaforico, ovviamente!) in nome della tutela della famiglia 'tradizionale' e del matrimonio 'tradizionale' (quelle istituzioni, per intenderci, dove un marito può tranquillamente picchiare la moglie e/o i figli, dove si cornificano fino a farsi male, dove si umiliano, battono ecc..in continuazione, basta che non si sappia in giro...insomma, la famiglia ed il matrimonio tradizionale).
Scritto da noi, donne assolutamente lesbiche ed orgogliose di esserlo!!

MduL


(1)  Ma come quale "Teoria Gender"? La Teoria che la Chiesa ha creato ad hoc, dal nulla, solo per combatterla...Dai, quella secondo la quale le persone possono essere come vogliono e possono amare chiunque ritengano meritevole del loro amore, non importa il colore, il tipo, la nazionalità ecc... Quella, insomma, che non 'rispetta' i ruoli tradizionali attribuiti alla nascita: sei maschio? Ti comporti ed agisci da maschio, innamorandoti solo ed esclusivamente di donne. Sei femmina? A te il ruolo subalterno di donna, che agisce e si comporta da donna, amando solo ed esclusivamente il suo uomo padrone e, nel caso, i suoi figli. 
Le scuole, l'Europa tutta e tanti, troppi Stati, secondo la Chiesa cattolica, incentivano la perdita dei ruoli tradizionali, favorendo con leggi ed iniziative varie l'egemonia dei gay e delle lesbiche "cattivi" che con il loro agire sconsiderato (amare persone dello stesso sesso senza problemi e tantomeno sensi di colpa) produrranno la distruzione della famiglia e del matrimonio tradizionali.
In Italia, per esempio, l'abominio è stata l'approvazione della legge sulle Unioni Civili....


Bibliografia:
Articolo del fattoquotidiano.it/Diritti di Marco Marzano,del 7 ottobre 2016, dal titolo "Papa Francesco, l’interessante teoria sui gay buoni e quelli cattivi"

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