Beppe Grillo (loschifo.it) |
Avremmo voluto evitare di scrivere un post su quest'ultimo brutto episodio della nostra povera Repubblica Italiana ma tant'è...
E' notizia dell'altro ieri: Beppe Grillo, comunque e sempre leader del movimento politico Cinque Stelle, ha inopinatamente deciso di lasciare libertà di coscienza ai parlamentari del suo movimento in materia di unioni civili e, in particolare, in materia di stepchild adoption (l'adozione del figlio del partner).
Ma si, avete letto bene. Il Beppe Grillo che fino a qualche giorno fa andava ribadendo che il movimento cinque stelle, dopo il referndum interno dello scorso ottobre 2014, dava la più ferma e convinta adesione all'approvazione del disegno di legge Cirinnà sulle Unioni Civili e che, anzi, non avrebbe votato tale ddl Cirinnà se non fosse stato mantenuto nel suo impianto generale (dunque, con la stepchild adoption).
Aula parlamentare (massimobrugnone.it) |
Tutte quante noi, dunque, forti di tale "inamovibile" posizione, oltre che del Pd e della Sinistra italiana anche del movimento di Grillo, che in parlamento conta diversi deputati e senatori, pur rimanendo in apprensione (conosciamo i nostri politici) riponevamo in marginale quanto ingenua fiducia in un moto di orgoglio del paese (dei loro rappresentanti): il Presidente della Camera, il Presidente del Senato ed i parlamentari degli schieramenti sopra indicati sono sempre stati a favore dell'adozione di tale legge, ce la possiamo fare...
Già avremmo potuto farcela!!... Avremmo, prima di questa terribile, quanto infelice, incongrua ed oscena "uscita" di Beppe Grillo che, rimettendo alla coscienza dei singoli deputati del movimento il voto, fa saltare il già molto precario equilibrio che si era creato e lascia spazio ai sostenitori della restaurazione medievale. E' del nostro ministro degli interni, Angelino Alfano la seguente affermazione (su twitter): "Su #cirinnà grillo non assicura più i voti M5s, si riapre la partita. Potrebbe saltare l'intera legge. Bene, scenario molto interessante".
La scusa di Grillo per l'inspiegabile dietrofront? Il referendum bandito nell'ottobre 2014 per consultare la base non prevedeva margini di scelta per quel che concerne specificatamente la stepchild adoption: era stato chiesto se si doveva votare per la legge sulle Unioni Civili oppure no, in generale.
(cronachedellacampania.it) |
Ecco, infatti, l'annuncio di Grillo sul suo Blog, così come riportato dal sito della repubblica.it: "La prossima settimana - scrive il leader M5s - si voterà al Senato per il ddl Cirinnà sulle unioni civili. Nel disegno di legge è prevista la stepchild adoption, letteralmente 'adozione del figliastro', per le coppie omosessuali. Questo è il punto in cui le sensibilità degli elettori, degli iscritti e dei portavoce Movimento 5 stelle sono varie per questioni di coscienza. Nella votazione online che si è svolta a ottobre 2014 non era presente alcun accenno alle adozioni e gli iscritti del M5s non hanno potuto dibattere su questo argomento specifico. In seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5s su questo tema etico si lascia pertanto libertà di coscienza ai portavoce M5s al Senato sulle votazioni agli emendamenti della legge Cirinnà e alla legge nel suo complesso anche se modificata dagli emendamenti. Non si fa ricorso a un'ulteriore votazione online perché su un tema etico di questa portata i portavoce M5s a Palazzo Madama possono comunque, in base ai dettami della loro coscienza, votare in maniera difforme dal gruppo qualunque sia il risultato delle votazioni".
Certo, ad onor del vero, e per fortuna, tanti dei parlamentari ed iscritti al movimento dei cinque stelle si sono e si stanno ribellando a tale assurda apertura di Grillo al mondo catto-conservatore, ma ormai il dado è tratto e mancano davvero pochi giorni alla votazione. Vedremo.
Particolare di una manifestazione pro Unioni Civili (nostrofiglio.it) |
Ciò detto, ogni altro commento appare inutile e superfluo ma si rende necessaria una notazione a margine: lasciare libertà di coscienza nelle votazioni che occupano grandi ed importanti temi sociali, come in questo caso, è un non senso istituzionale: ruolo dei partiti politici dovrebbe essere quello di migliorare questo paese e di farlo evolvere. Nel caso specifico di questo disegno di legge Cirinnà si tratterebbe di estendere dei diritti acquisiti per gran parte della popolazione alla restante parte, con ciò senza nulla togliere o ledere ad alcuno. La libertà di coscienza, dunque, non c'entra niente. Il partito detta la linea ed il parlamentare che lo rappresenta vota in coerenza con tale orientamento. Non può essere una questione di coscienza del singolo individuo, come nel caso dei temi etici, tipo la fine vita.
Senza più parole e speranze...
MduL