Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

La conoscenza serve alla difesa: ecco chi sono i "Custodi dell'Ortodossia Cattolica" - (1) Mario Adinolfi

(da sito tralaltro.it)

Con profondo sconcerto e rinnovato rammarico mi trovo costretta a scrivere questo Post. L'argomento dovrebbe essere subito chiaro: chi sono e cosa fanno i così tanto zelanti ed acclamati esponenti dell'Ortodossia Cattolica della quale in più occasioni si è dovuto parlare e che, in questa fase tristissima del nostro paese, sta avendo così tanta eco nell'informazione pubblica italiana.
Per farvi un quadro chiaro e conciso, per quanto possibile, della situazione mi avvarrò dell'articolo "Tra vecchi ciellini e nuovi crociati ecco spuntar salvini" di Matteo Pucciarelli per il settimanale "Il Venerdì" di Repubblica del 6 febbraio 2015 che, già nel sottotitolo, può farvi perfettamente capire di cosa stiamo parlando: "Fondano giornali o fanno le sentinelle in piedi. In comune hanno l'avversione per i gay, l'aborto, la contraccezione. Adesso i custodi dell'ortodossia cattolica hanno trovato una sponda nella Lega".
Già, la Lega. Non so se ricordate i precedenti Post di questo Blog, su tutti, quello relativo al Convegno (omofobo) "Difendere la famiglia per difendere la comunità" organizzato in quei di Milano lo scorso 17 gennaio da varie organizzazioni 'catto-destrorse' (Associazione "Obiettivo Chaire" in collaborazione con il gruppo "Alleanza Cattolica", la "Fondazione Tempi" e "Nonni 2.0.") che tanti fiumi di parole ha fatto scrivere. Ebbene, in tale contesto, il Governatore della Regione Lombardia, il leghista Roberto Maroni, non solo partecipò all'evento, non solo tenne - in veste ufficiale di Governatore - il discorso conclusivo ma si fece beffe di tutti quanti noi che con forza ci siamo opposti ed abbiamo in più modi e contesti (vi era anche una manifestazione contro tale convegno proprio fuori dal palazzo dove si teneva) fatto presente quanto inappropriato e contra legem fosse partecipare in veste pubblica ad un tale Convegno. Disse, infatti, che tutti coloro che lo contestavano ed esortavano a non partecipare erano semplicemente "4 pirla"...e che la Lega avrebbe in ogni modo appoggiato e sostenuto la famiglia tradizionale contro questa 'deriva glbt!'.
Ora, volutamente sorvolando su tale 'epiteto', è un dato di fatto che ormai la Lega ha deciso di posizionarsi nello scacchiere social/politico come la forza di destra ultraconservatrice ed ortodossa che possa avere non solo tutti i voti dei transfughi di Forza Italia ma anche tutti i voti della destra più o meno estrema come parte degli ex di Alleanza Nazionale, Forza Nuova ma anche Casa Pound.
Certo gli ultracattolici ortodossi fanno gola non solo alla Lega di Maroni e Salvini ma anche, e soprattutto, al NCD (Nuovo Centro Destra), il partito guidato da Angelino Alfano, nato dalla scissione con Forza Italia, che pur non avendo avuto alcun voto popolare e pur essendo dato dalle previsioni allo "0,2 periodico", riesce a fare un immenso danno al Paese visto che sono diversi i suoi esponenti al Governo!!.
Se, quindi, un Maroni può e fa danno nella sua Regione, secondo noi inopinatamente utilizzando la sua carica istituzionale per ingraziarsi tale elettorato, un Alfano (sempre secondo noi) lo fa a livello Nazionale usufruendo dei suoi poteri di Ministro degli Interni (Inutile qui ripetersi su tutta la diatriba tra il Ministero ed i Prefetti da un lato ed i Sindaci dei Comuni dall'altro per il riconoscimento o meno dei matrimoni gay regolarmente contratti all'estero nel nostro paese che ci occupa da mesi).
Ma non è dei politici che in questo Post vogliamo parlare, questa volta parliamo degli altri esponenti di punta di tale movimento ultraortodosso, in modo da consentirvi/ci di aver ben presente con chi abbiamo a che fare e di chi stiamo parlando in tutte le occasioni, haimè tante, in cui i mass media danno risalto alle loro parole....
Insomma, con le parole di Matteo Pucciarelli, vediamo chi sono questi "nuovi custodi dell'ortodossia che si stanno imponendo come punto di riferimento del tradizionalismo cattolico, i "vendeani" del XXI secolo che riempiono auditorium, scrivono libri, fondano giornali, lanciano invettive sui social network e sguazzano nelle polemiche". 
Ebbene, sono principalmente cinque: Mario Adinolfi, Costanza Mariano e Mario Scicchitano, Massimo Introvigne e padre Maurizio Botta
Ricordate questi nomi, segnateveli perché, ripeto, purtroppo ne sentiremo parlare ancora. Noi, in questo Blog, abbiamo deciso di parlare di ognuno di loro in un post a settimana. Questa settimana parliamo subito di Mario Adinolfi.

(1) MARIO ADINOLFI

Mario Adinolfi è nato a Roma il 15 agosto 1971 (deve fare 44 anni). E' un giornalista, politico, giocatore di poker e blogger italiano. Si sposa all'età di 20 anni e si separa dalla moglie 10 anni dopo. Quindi, nel luglio 2013 sposa, a Las Vegas, Silvia Pardolesi. 
Sempre su wikipedia, si scopre che  è stato il primo italiano ad arrivare al tavolo finale del World Poker Tour, piazzandosi al sesto posto (Casinò di Venezia, maggio 2009). Nel marzo 2011 ha centrato un altro tavolo finale WPT, chiudendo al quarto posto la tappa di Vienna.
Dalla fine degli anni ottanta, firma articoli e servizi per i quotidiani Avvenire, Europa, Il Popolo, e La Discussione, e per la Radio Vaticana. Approda pure in RAI, al TG1 ed è autore e conduttore di svariati programmi radiofonici e televisivi per l'emittente pubblica e per varie emittenti private. Infine, ha scritto saggi e romanzi sui temi generazionali e sul ruolo del web nell'emancipazione dei nati negli anni settanta e ottanta.
Politicamente ha militato prima nella Democrazia Cristiana, poi passa al PPI e, dopo una parentesi in cui fonda il movimento Democrazia Diretta, passa al Partito Democratico (in questo contesto fonda anche l'associazione Generazione U, animata da alcuni blogger under 40 di centrosinistra). 
Quindi, il 21 ottobre 2014 fonda anche un nuovo quotidiano, "La Croce", di cui è direttore responsabile e che esce in edicola dal 13 gennaio 2015.
Infine, per quel che concerne la sua vita, ma solo per completezza espositiva, vi si riporta anche la notizia su Mario Adinolfi, sempre trovata su wikipedia, relativa ad un suo presunto ed ancora in alcun modo dimostrato coinvolgimento negli affari del cd "Madoff dei Parioli".
Il nome di Mario Adinolfi, accanto all'importo di 338.878,23 euro versati e 363.341,20 euro incassati, compare infatti nella lista (resa nota il 19 aprile) dei 1.600 clienti romani di Gianfranco Lande (il cosiddetto "Madoff dei Parioli"). Adinolfi smentisce: "La mia posizione è stata usata per coprire qualcun altro, versai solo cinquanta milioni di lire a metà degli Anni Novanta e ne ritirai settanta nel 2000 quando sentii puzza di bruciato". [Per intenderci: Gianfranco Lande è un broker finanziario che pare abbia investito tantissimi soldi di Vip all'estero, non scudandoli nel nostro paese. Per maggiori info, link in fondo al Post].
Ma non è per la sua vita privata, per il suo talento nel gioco del poker o per la sua lunga ed articolata carriera politica e/o i suoi fondi all'estero che ci interessa Mario Adinolfi, quanto piuttosto per le sue esternazioni pubbliche ed il suo posizionarsi a pieno titolo tra i più 'valorosi custodi' dell'ortodossia cattolica. Vediamo alcune sue azioni ed esternazioni:
> Nel 2011 ha manifestato su Twitter il suo essere a favore della pregiudiziale di costituzionalità sollevata in Parlamento contro la proposta di legge di introdurre l'omofobia come aggravante per i crimini d'odio, commentando ironicamente di voler aggiungere inoltre una norma contro la "ciccionofobia"
> Il 5 ottobre del 2013 Adinolfi è stato al centro di polemiche per un suo tweet inerente gli abitanti del territorio campano Terra dei fuochi: "Si sono fatti devastare tacendo dalla camorra che ha interrato per anni rifiuti tossici, ora fanno le manifestazioni. Che popolo di merda".
> Nel marzo 2014 Adinolfi pubblica il libro "Voglio la mamma", in cui contesta i "falsi miti di progresso" (aborto, eutanasia, matrimonio omosessuale, utero in affitto), invitando la sinistra a stare dalla parte dei più deboli: il bambino non ancora nato, l'anziano e il malato grave, la mamma.
> Sulla sua pagina di Facebook ha scritto di Alfonso Signorini rivolgendogli il termine "frocetto", scatenando polemiche da parte degli esponenti del movimento LGBT italiano. 
> Commentando poi l'intervista dell'ex presidente del Lazio Piero Marrazzo fatta da Concita De Gregorio per la Repubblica, in cui si dice che «i transessuali sono donne all'ennesima potenza», Adinolfi scrive su Facebook che le persone transessuali non sono donne all'ennesima potenza bensì «moderni ircocervi, uomini con finte tette di silicone che fanno solo tristezza».
> Nel gennaio 2015 in un'intervista alla trasmissione radiofonica La Zanzara dichiara che nel matrimonio la donna deve essere sottomessa al marito, chiarendo tuttavia che «sottomessa non significa che non c’è la parità, sono due cose diverse». Secondo Adinolfi infatti, che dichiara in realtà di avere preso spunto dalla giornalista Costanza Miriano, la sottomissione della donna deve essere intesa nel senso di pietra fondante della famiglia, cioè di ruolo centrale e perno di essa. Ciò sempre a rinsaldare i concetti di falsi miti di progresso che vedrebbero la donna emancipata anche dal suo ruolo primario di madre e appunto centro della famiglia.
Di Costanza Miriano ne  parleremo la prossima settimana, in questa sede, a chiusura del Post, preme segnalarvi che vi sono altre esternazioni del 'prode' Mario Adinolfi, anche molto recenti, non potendo qui riportarle tutte vi si rimanda agli articoli richiamati in fondo al post. 
Comunque, il punto non è chi è o cosa fa Mario Adinolfi, ma cosa dice e, soprattutto, perché tutto 'quello' che dice (le virgolette sul termine 'quello' intendono rappresentare tutta la mia più profonda disapprovazione ed avversione per le parole di quest'uomo...) trova sempre più risalto nei mass media!!.
Difendiamoci!!


Articoli di approfondimento su Mario Adinolfi:
- Articolo (solo in cartaceo) "Tra vecchi ciellini e nuovi crociati ecco spuntar salvini" di Matteo Pucciarelli per il settimanale "Il Venerdì" di Repubblica del 6 febbraio 2015
- Infine, per saperne di più su Gianfranco Lande, si veda articolo "Dalla sorella di Verdone a Mario Adinolfi i clienti eccellenti con i conti all'estero" di Maria Elena Vincenzi e Francesco Viviano per repubblica.it/roma.

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