Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Alcune notazioni sul Film Tulpa

Una segnalazione sul Film TULPA di Federico Zampaglione, il cantante dei Tiromancino, qui alla sua seconda prova da regista e con la sua compagna, Claudia Gerini.
Pare, infatti, che questo film sia poco o niente piaciuto. Almeno, alle amiche che ho sentito io non è piaciuto per niente, quindi riporto di seguito i punti che dicono essere "dolenti" in questo film.
Dunque, prima di tutto la regia che, a detta di un altro mio conoscente, sembra essere molto scarsa: sussistono incongruenze anche proprio nel montaggio del film stesso.
Segue, la forte violenza di cui è intriso il film. Si narra di persone che sono addirittura uscite dal Cinema solo dopo pochi minuti dalla messa in onda del Film, tanto è "truculento".
A ciò, si aggiunga anche che molti sostengono che gli attori abbiano dato prova di una pessima quanto dimenticabile interpretazione (ma se la regia non funziona, come pretendere performance degli attori da oscar?).
E, allora, direte voi, perché scriverne su un Blog lesbico? Ma perchè pare che tra le scene di sesso estremo vi siano anche quelle con altre donne (non ho capito però se vi sia solo sesso a tre oppure anche sesso solo tra donne).
La trama, infatti, riporta di una donna in carriera, la Gerini, che di giorno lavora indefessamente ed è ineccepibile sotto ogni punto di vista, ma la notte si trasforma e diventa un'altra persona (chissà perchè, poi, noi donne non possiamo essere contestualmente mogli, madri, lavoratrici e, se e quando abbiamo voglia, anche puttane!), frequentando locali per scambisti e facendo sesso estremo con chiunque (quindi anche con donne). Tutto qui. Ecco l'elemento lesbico della storia!.
Sennonché, ed è questo il motivo della segnalazione in questo Blog, ne sentirete parlare, a maggior ragione se, come appare ormai evidente, il Film dovesse essere un Flop al Cinema: cercheranno di dare nuova vita alla pellicola facendola diventare una storia di una lesbica che fa l'amore con altre donne...
E' risaputo, infatti, che in Italia questo è uno dei mezzi che usano le case produttrici quando hanno avuto un film disastroso nelle sale: fallo diventare magicamente un film per gay e/o lesbiche, sperando che almeno questo "target" di pubblico abbocchi al richiamo pubblicitario.
Dispiace, comunque, perchè la produttrice del Film è la coraggiosa Maria Grazia Cucinotta che, con la sua IDF, da sempre, investe e cerca di portare avanti progetti inediti e, appunto, coraggiosi. E di questo, almeno e sicuramente, occorre darle atto anche in questo caso.
MduL