Ultimo aggiornamento il 10 novembre 2024

Gay by gay (come è andata al Gay pride di Palermo)


 Ma allora, come è andata al primo gay pride nazionale tenutosi in Sicilia?
Ebbene, con immensa soddisfazione e gaudio, vi riporto il resoconto letto nell'articolo "Gay by gay" del settimanale Gioia n. 26 del 6/7/2013, nella rubrica "seneparla", fatti, commenti e obiettivi della settimana. Eccolo:
 "Il family day più o meno deserto e un corteo colorato e festoso, lungo un chilometro, di una ventina di carri e 100.000 persone, che festeggiavano il primo Gay pride nazionale. E' successo tutto a Palermo, nelle stesse ore, sabato scorso. 
Presenti Maria Grazia Cucinotta, che ha aperto la sfilata, Nichi Vendola, Luxuria.
Da Palermo...
La manifestazione per i diritti lgbt (lesbiche, gay, bisex, transgeder) è stata annunciata in conferenza stampa con il sindaco Leoluca Orlando avvolto in un boa di struzzo. Altro che sicilia maschilista e conservatrice...Come avevamo anticipato (Gioia n. 8), la regione è gay friendly - il presidente Rosario Crocetta è omosessuale dichiarato - e all'ospedale civico è stato aparto il primo ambulatorio pubblico nazionale per "l'equità di genere".
...a Milano
in Lombardia si "allunga" e, fino al 30 giugno va in scena la prima edizione della Gay week con il Day pride fissato per il 29. In programma presentazioni in libreria, speed date per gay e lesbiche, party con dj set, spettacoli (www.milanopride.it) S.R."
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Nota:
 
La gioia più grande, comunque, questo gay pride nazionale a Palermo l'ha regalata la visita congiunta del Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, e dell'ex-ministro delle pari opportunità, Josefa Idem che hanno dato, con la loro presenza, il senso di vicinanza delle istituzioni di questo povero stato italiano. 
Appare opportuno specificarlo e rimarcarlo perchè un tale atto (garantire la presenza in questo evento) da parte della Boldrini e della Idem  può tristemente definirsi rivoluzionario, stante le accuse e gli insulti che sono arrivati loro da - haimè - gran parte dei "rappresentanti" di quella parte della nazione che ancora oggi (e di questi giorni la notizia che, in America, è stata sancita dalla Corte Suprema, l'equiparazione dei matrimoni gay a quelli etero) non riesce a concepire anche i diritti delle persone diverse da loro stessi. 
Attacco mediatico contro il quale nulla ha potuto l'ex Ministro. La Idem, infatti, è stata oggetto di un massacro mediatico, poi spostatosi su argomenti più sensibili per l'opinione pubblica, quali l'evasione del fisco, che è riuscito nell'intento di farla dimettere. 
Certo, alla sua nomina si poteva pensare che non fosse poi la persona più adatta a ricoprire tale ruolo, ma andare al Gay pride in veste di ministro delle pari opportunità andando con coraggio contro la Chiesa e la parte politica che la stessa rappresenta è stato atto encomiabile.
La cosa ancora più triste, però, è un'altra e cioè che il governo non senta il bisogno di nominare subito un nuovo ministro in tale importante dicastero, dimostrando così, semmai ve ne fosse bisogno, che le pari opportunità, i diritti, e non solo dei glbt ma di tutti, non rivestono alcuna importanza per le istituzioni. Che tristezza.
MduL