Un Post per segnalare questo Film di Emma Dante sul mondo delle donne, eccezione nel desolante panorama del cinema italiano, che non da mai spazio al mondo femminile e meno che mai lesbico.
La storia è presto detta/scritta. Palermo, domenica pomeriggio, scirocco dal mare, su per il monte Pellegrino. Rosa e Clara sono nell'abitacolo della loro auto. Vicine. Una carezza sul collo, i capelli nei capelli. La notte sta schiarendo. La crisi tra loro, passeggera, è passata: si stavano per lasciare. Rosa (Emma Dante) troppo cupa sempre, che «non si stacca mai da pc e cellulare». Clara (Alba Rohrwacher) che non smettendo di schizzare disegni sul suo taccuino voleva «solo portarla al matrimonio del suo migliore amico» e adesso invece si ritrova qui, in quella Via Castellana Bandiera che tra le case baracca dà il titolo al film, per ostinazione di quella sua compagna che, muso a muso con un'altra auto, e un'altra donna più anziana, Samira (Elena Cotta), si è impuntata, non si decide a cedere il passo, a fare retromarcia e andare...[Brano estratto dall'articolo di Lavinia Farnese: "Festival di Venezia 2013, Emma Dante: «Così possono amarsi (e ostinarsi) le donne» - Via Castellana Bandiera, in concorso al Lido, e la storia di un duello (tutto femminile) su una strada di Palermo. La regista e Alba Rohrwacher: «Sul set? Per preparare il corpo, ballavano la tarantella. Baciarci sulle labbra? È naturale, per noi»]
"Acme del racconto, il duello made in Italy tra una Punto e una Multipla
non risolve le tensioni create dalla narrazione ma le provoca definendo
geometrie che si dispongono nella profondità delle protagoniste e da lì
ripartono contaminando parenti, vicini, curiosi, avventori. Disagio e
inesorabilità si distribuiscono frontalmente e si incarnano in donne
incapaci di qualsiasi ricognizione, di qualsiasi compassione, di
qualsiasi ripresa. Interpretato dalle efficacissime Elena Cotta e Emma
Dante, 'affiancata' dalla Clara di Alba Rohrwacher, Via Castellana Bandiera
è un film a imbuto che trascina idealmente e concretamente in un gorgo
di smarrimento infinito i suoi personaggi. Confronto tragico e lontano
da qualsiasi purezza eroica, l'opera prima di Emma Dante ci lascia
testimoni muti e agghiacciati. Impossibilitati a intervenire inserendo
la retromarcia per evitare la deriva e liberare la strada a un 'paese'
bloccato e incapace di ripartire. Se non in direzione della collisione e
del suo esito sciagurato".
[Brano estratto dalla recensione "Confronto tragico e lontano da qualsiasi purezza eroica, l'opera prima di Emma Dante ci lascia testimoni muti e agghiacciati" di Marzia Gandolfi]
Ecco, tutto qui. A conferma del genio di questa donna, Emma Dante, che
da un evento assolutamente insignificante, quanto inusuale, come
rimanere imbottigliati in una stradina, ci costruisce sopra un Film
intero.
Emma Dante |
Ma chi è Emma Dante? Emma, nata a Palermo, il 6 aprile 1967, è un'attrice teatrale, regista teatrale e drammaturga italiana. Dopo aver vissuto a Catania la prima parte della sua vita, a 19 anni torna a Palermo, la sua città, dove vive ancora oggi, con una parentesi di vita a Roma, allorquando ha frequentato l'Accademia d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico” ed a Torino, dopo il periodo di “riflessione” sul ruolo del teatro nella sua vita, torna a Palermo per assistere la madre morente e decide
di fondare la sua compagnia. Nasce così, nel 1999, la “Sud Costa
Occidentale”:
Tante le opere treatrali che la vedono regista, tra cui: Trilogia della Famiglia, mPalermu (2001), Carnezzeria (2002), Medea (2003), Vita Mia (2004), La scimmia (2004), Mishelle di Sant'Oliva (2006), Cani di Bancata (2006), Il Festino (2007), Eva e la bambola (2007), Carmen di Bizet (2009), Le Pulle (2010), Trilogia degli occhiali (2011). E, ancora, Acquasanta, Ballarini, Il castello di Zisa...
Ma Emma Dante non è solo una regista teatrale, suoi infatti i seguenti libri: Via Castellana Bandiera (Rizzoli, 2008), vincitore anche del Premio Vittorini nel 2009; Anastasia, Genoveffa e Cenerentola (La tartaruga edizioni, 2011); La favola del pesce cambiato (L'arboreto edizioni, Mondaino 2007) - fonte Wikipedia.it -
Ma Emma Dante non è solo una regista teatrale, suoi infatti i seguenti libri: Via Castellana Bandiera (Rizzoli, 2008), vincitore anche del Premio Vittorini nel 2009; Anastasia, Genoveffa e Cenerentola (La tartaruga edizioni, 2011); La favola del pesce cambiato (L'arboreto edizioni, Mondaino 2007) - fonte Wikipedia.it -
Insomma, il Film potrà piacere o meno. Emma Dante stessa potrà piacere o meno (il suo è definito da sempre un teatro d'avanguardia), ma ciò che indubbio è il fatto che, almeno lei, è una donna a tutto tondo: che ha il coraggio di sperimentare e di mettersi in gioco, sempre.
Ben venga, dunque, Emma Dante e tante altre come lei che diano una scossa a questo povero paese...Love you Emma!.
MduL
AGGIORNAMENTO:
Non so se avete sentito, ma al Festival di Venezia, la bravissima Elena Cotta (Samira nel film) ha vinto il premio come migliore attrice (la prestigiosa Coppa Volpi) soffiandolo alla altrettanto strepitosa e meravigliosa Judi Dench che con il film "Philomena" dicono tutti concorrerà all'Oscar come miglior attrice protagonista. Ah, per la cronaca, il Leone d'Oro è andato a Gianfranco Rosi con il film italo-francese "Sacro GRA".
E, comunque, BRAVA ad Elena Cotta!!!.
MduL
MduL
AGGIORNAMENTO:
Non so se avete sentito, ma al Festival di Venezia, la bravissima Elena Cotta (Samira nel film) ha vinto il premio come migliore attrice (la prestigiosa Coppa Volpi) soffiandolo alla altrettanto strepitosa e meravigliosa Judi Dench che con il film "Philomena" dicono tutti concorrerà all'Oscar come miglior attrice protagonista. Ah, per la cronaca, il Leone d'Oro è andato a Gianfranco Rosi con il film italo-francese "Sacro GRA".
E, comunque, BRAVA ad Elena Cotta!!!.
MduL